Eccomi, Francesco...
Ho visto che hai postato più o meno un messaggio simile in un gruppo Facebook...
Intanto ho iniziato a sfogliare alcune testimonianze presenti in
Fronte Russo: c'ero anch'io - Volume Secondo e
Nikolajevka: c'ero anch'io. Entrambi i libri sono a cura di Giulio Bedeschi.
Nessuno dei reduci del Battaglione Verona, fa accenno a scontri di rilievo dopo la battaglia di Nikolaevka (26 gennaio 1943).
Ho scorso anche la testimonianza del tenente colonnello Carlo Camin, aiutante maggiore del 6° Reggimento alpini: il 28 gennaio, come da ordini, ci si diresse verso Novyj Oskol.
Un motociclista tedesco, però, risalì la colonna per avvisare che la località suddetta era occupata dai Russi.
In un primo tempo il generale Reverberi (comandante la Divisione Tridentina) pensò di approntare un battaglione con elementi del 5° e 6° Reggimento alpini, più una Batteria del 2° Reggimento Artiglieria della Tridentina.
Il 6° Reggimento fornì la 53ª Compagnia del Battaglione Vestone.
L'attacco a Novyj Oskol sarebbe stato guidato dal maggiore Paroldo. Poi giunse un contrordine: attacco annullato.
Si decise di sfilare nell'oscurità senza impegnare l'avversario, dislocato a pochissima distanza. Andò bene. Non una raffica, non una fucilata.
Il 1° febbraio il tenente colonnello Camin racconta che era stata raggiunta Logovoje.
Allego, se ti può essere utile un file con il
Quadro di Battaglia del Battaglione Verona.
Come da accordi intercorsi via mail, nel corso della settimana ti invierò copia delle testimonianze relative al Btg. Verona, tratte dai volumi menzionati all'inizio di questo commento.
Saluti.
Patrizia