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Richieste di aiuto nelle ricerche
Ricerca disperso nella ritirata del Don - Beppino Razzoli - 6° Rgt. Alpini (Btg. Verona)
13/12/2014 00:55 #25
da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Ricerca disperso nella ritirata del Don - Beppino Razzoli - 6° Rgt. Alpini (Btg. Verona)
Ciao...
Innanzitutto pubblico il Foglio Matricolare di Beppino Razzoli, poiché Francesco ha incontrato qualche problema, essendo il file troppo ingombrante. Io ho provato a spezzarlo in quattro pagine distinte.
Innanzitutto pubblico il Foglio Matricolare di Beppino Razzoli, poiché Francesco ha incontrato qualche problema, essendo il file troppo ingombrante. Io ho provato a spezzarlo in quattro pagine distinte.
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13/12/2014 01:24 - 13/12/2014 01:30 #26
da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Ricerca disperso nella ritirata del Don - Beppino Razzoli - 6° Rgt. Alpini (Btg. Verona)
Aggiungo inoltre qualcosa a quanto ha scritto Maurizio.
Ieri avevo riferito a Francesco - via mail - che avrei cercato notizie su Logovoje o Logovoe, località che - come ha sottolineato Maurizio - si trova nei pressi di Sebekino.
Tutto questo fa pensare all'uscita dalla sacca e condivido le riflessioni conseguenti sulla data di morte/scomparsa assegnata dal Ministero della Difesa espresse da Maurizio.
O, almeno, il dubbio che si tratti di una data d'ufficio rimane molto forte.
Ho consultato alcuni testi: di solito la memorialistica cita il 26 gennaio 1943 e Nikolaevka come ultimo combattimento sostenuto dal Corpo d'Armata alpino, ma volevo essere sicura che a Logovoe non vi fossero stati attacchi - magari circoscritti - di forze sovietiche, all'inseguimento dei reparti alpini.
Però - come ha scritto Maurizio - non ho trovato accenni relativi a scontri a Logovoe, né nella memorialistica in mio possesso, né nel volume USSME sulle operazioni delle Unità italiane al Fronte Russo.
Quest'ultimo libro riferisce un attacco di mezzi corazzati nei confronti del Comando di Corpo d'Armata alpino in data 28 gennaio, mentre si stava procedendo per raggiungere Novyj Oskol. Tale località venne poi evitata in quanto - tramite i Tedeschi - giunse notizia che truppe avversarie la presidiavano.
Logovoe è comunque citata nel libro Policarpo Chierici - comandante alpino (a cura del figlio Arnaldo Chierici).
Riporto alcune righe, relative al 31 gennaio 1943.
Si inizia la marcia verso le ore cinque; tutti sono in piedi e la colonna si è formata automaticamente. Molti sono coloro che danno già segni di stanchezza; i congelati fanno sforzi eroici per trascinarsi avanti, ma se non troveremo presto dei mezzi per caricare i più gravi saranno molti quelli che avranno sofferto inutilmente. [...]
All'incrocio con la scorciatoia con la strada Avilovka-Scebekino è in sosta una colonna di automezzi per il caricamento dei feriti e congelati. Purtroppo non è stato stabilito un controllo e sugli automezzi salgono gli uomini meno gravi o addirittura i sani, mentre i congelati e i feriti che sono in ritardo sono poi costretti a proseguire a piedi fino a Logovoje.
Pochi chilometri prima di questa località la testa della colonna incontra il generale Gariboldi, che anima gli alpini a proseguire nello sforzo pressoché ormai ultimato. [...]
L'arrivo a Logovoje è stato il compimento di un grande sforzo con la speranza di un po' di riposo. Le condizioni di accantonamento sono buone. [...]
Il racconto poi prosegue con la descrizione della morte del colonnello Signorini, senza più nominare la località citata nel Foglio Matricolare di Beppino.
Grazie al sistema webgis disponibile nel sito www.plini-alpini.net ho ricavato una cartina che forse può dare un'idea.
Saluti.
Patrizia
Ieri avevo riferito a Francesco - via mail - che avrei cercato notizie su Logovoje o Logovoe, località che - come ha sottolineato Maurizio - si trova nei pressi di Sebekino.
Tutto questo fa pensare all'uscita dalla sacca e condivido le riflessioni conseguenti sulla data di morte/scomparsa assegnata dal Ministero della Difesa espresse da Maurizio.
O, almeno, il dubbio che si tratti di una data d'ufficio rimane molto forte.
Ho consultato alcuni testi: di solito la memorialistica cita il 26 gennaio 1943 e Nikolaevka come ultimo combattimento sostenuto dal Corpo d'Armata alpino, ma volevo essere sicura che a Logovoe non vi fossero stati attacchi - magari circoscritti - di forze sovietiche, all'inseguimento dei reparti alpini.
Però - come ha scritto Maurizio - non ho trovato accenni relativi a scontri a Logovoe, né nella memorialistica in mio possesso, né nel volume USSME sulle operazioni delle Unità italiane al Fronte Russo.
Quest'ultimo libro riferisce un attacco di mezzi corazzati nei confronti del Comando di Corpo d'Armata alpino in data 28 gennaio, mentre si stava procedendo per raggiungere Novyj Oskol. Tale località venne poi evitata in quanto - tramite i Tedeschi - giunse notizia che truppe avversarie la presidiavano.
Logovoe è comunque citata nel libro Policarpo Chierici - comandante alpino (a cura del figlio Arnaldo Chierici).
Riporto alcune righe, relative al 31 gennaio 1943.
Si inizia la marcia verso le ore cinque; tutti sono in piedi e la colonna si è formata automaticamente. Molti sono coloro che danno già segni di stanchezza; i congelati fanno sforzi eroici per trascinarsi avanti, ma se non troveremo presto dei mezzi per caricare i più gravi saranno molti quelli che avranno sofferto inutilmente. [...]
All'incrocio con la scorciatoia con la strada Avilovka-Scebekino è in sosta una colonna di automezzi per il caricamento dei feriti e congelati. Purtroppo non è stato stabilito un controllo e sugli automezzi salgono gli uomini meno gravi o addirittura i sani, mentre i congelati e i feriti che sono in ritardo sono poi costretti a proseguire a piedi fino a Logovoje.
Pochi chilometri prima di questa località la testa della colonna incontra il generale Gariboldi, che anima gli alpini a proseguire nello sforzo pressoché ormai ultimato. [...]
L'arrivo a Logovoje è stato il compimento di un grande sforzo con la speranza di un po' di riposo. Le condizioni di accantonamento sono buone. [...]
Il racconto poi prosegue con la descrizione della morte del colonnello Signorini, senza più nominare la località citata nel Foglio Matricolare di Beppino.
Grazie al sistema webgis disponibile nel sito www.plini-alpini.net ho ricavato una cartina che forse può dare un'idea.
Saluti.
Patrizia
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