× Richieste di aiuto nelle ricerche

Serg. Magg. Bertoloni Giov. Battista 1° BTG ARTIERI 3°Comp. 4° Rgt.

26/01/2020 15:24 - 28/01/2020 16:54 #1 da davide
Buongiorno a tutti,
Da tempo sto cercando informazioni relative a mio prozio Serg.Magg. Bertoloni Giov. Battista nato a Lonato (BS) il 1/6/16 arruolato nella 3° Compagnia artieri 1° Battaglione 4° Reggimento genio come specificato nel foglio matricolare che vi ho allegato. Controllando nell'elenco ho trovato che il suo Reparto sarebbe presente nel quadro di battaglia dell' 8 Armata nel CdA Alpino ma dal foglio matricolare risulterebbe inviato nello C.S.I.R. Se qualcuno riuscisse a chiarirmi questa cosa potrei iniziare a cercare qualche informazione in più riguardo battaglie in cui potrebbe aver preso parte prima di essere catturato. Inoltre dato che non riesco a trovare molto riguardo il Genio artieri sarei grato se qualcuno mi riuscisse a chiarire quali fossero le mansioni di tale corpo nei combattimenti magari indicandomi documenti o libri nel quale recuperare queste informazioni. Sperando di essere stato chiaro nelle richieste ringrazio chiunque possa darmi informazioni o chiarimenti.
Allegati:

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28/01/2020 17:45 #2 da Maurizio Comunello
Allora.
Hanno sbagliato a scrivere nel Foglio Matricolare ma non è il primo caso.
NON era col CSIR ma col Corpo d'Armata Alpino (C.A.A.) è partito nel 1942 faceva parte dei servizi del CAA ed il Reparto era I° Battaglione Genio Artieri costituito su 3 Compagnie e Lui era nella 3^ Compagnia . Risulta Morto nel campo di Prigionia 56 a Uciostoje il 24 Marzo del 1943. Per le vicende vai su Bibliografia e scrivi Cronache del Genio alpino un libro stampato nel 1981,lì troverai raccontate le vicende del Reparto.Potresti chiedere ai Memoriali russi la copia del Fascicolo di Prigionia via mail . Inoltre chiedi la copia del Verbale di Irreperibilità (vai qui nel sito in Ricerche e poi in Guida per le ricerche di militari ).
Vedrai che , comunque , tuo Prozio sarà contento che ci sia ancora chi si ricorda di LUI (e sei tu ).
Ciao Davide ci risentiamo.
Maurizio Comunello

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28/01/2020 18:07 #3 da davide
Grazie mille Maurizio, per le documentazioni ho già fatto richiesta sia ai memoriali russi della scheda prigionia che il verbale di irreperibilità, mi hanno risposto che hanno preso in carico la richiesta e sto aspettando notizie. Vi aggiornerò non appena avrò qualche informazione in più.

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28/01/2020 22:58 - 28/01/2020 22:59 #4 da Patrizia Marchesini
Salve, Davide.

Come ha scritto Maurizio, ci è capitato più volte di riscontrare imprecisioni più o meno significative nei Fogli Matricolari dei nostri soldati inviati al Fronte Russo.
Credo che - presso i vari Distretti Militari - chi si occupava dell'aggiornamento di tale documentazione (oggi per noi fondamentale) non fosse sempre molto ferrato sulle varie Unità.
In questo caso specifico bisogna considerare che alle dirette dipendenze del C.S.I.R. vi era il IV Battaglione Artieri che - così come il I Battaglione Artieri nell'organico del Corpo d'Armata alpino - comprendeva tre Compagnie (1ª, 2ª e 3ª).

Il IV Battaglione Artieri sarebbe poi rimasto alle dipendenze del suddetto CdA anche dopo che quest'ultimo ebbe assunto la denominazione di XXXV Corpo d'Armata (ricordiamo che - con la costituzione dell'Armata italiana in Russia - il XXXV - C.S.I.R. venne inglobato nell'Armata medesima).

Segnalo che in questo sito è disponibile la testimonianza relativa al tenente Giorgio Vagnini (assegnato alla 1ª Compagnia del I Battaglione Artieri... Compagnia che era a supporto della Divisione Julia).

In merito al campo n. 56 di Uciostoje (oggi Hobotovo), secondo i dati in possesso del Ministero della Difesa vi morirono oltre 4.000 militari italiani tra il gennaio e l'aprile 1943. Alla fine dell'aprile '43 la struttura fu chiusa proprio per le inumane condizioni cui erano soggetti i prigionieri di guerra. Si stima che - nonostante sia rimasto attivo per soli quattro mesi - il campo detenga il triste primato della più alta percentuale di mortalità.

Oltre all'area cimiteriale vera e propria (costituita da fosse comuni), lungo i binari nei pressi di Uciostoje si trova un'ulteriore sepoltura comune che si pensa conservi i resti di circa mille prigionieri deceduti in treno (prima, cioè di accedere al campo).

Ulteriori informazioni in proposito possono essere richieste al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, cui suppongo si sia già rivolto per domandare copia del Verbale di Irreperibilità.

Riguardo ai Memoriali Militari di Mosca, con un po' di pazienza rispondono e inviano l'eventuale fascicolo o scheda di prigionia...
Ho letto, però, che dopo la chiusura del campo di Uciostoje il numero 56 passò a indicare il campo di Bobruisk in Bielorussia.
Questo potrebbe forse complicare la ricerca e magari al personale dei Memoriali occorrerà un tempo maggiore per reperire i documenti sul suo prozio.

Un saluto.


Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Maurizio Comunello

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01/02/2020 10:14 #5 da cati italo
confermo anche io quello espresso dagli amici Comunello e Marchesini
Esistevano anche delle altre " usanze" militari, come l'ammissione al rancio e l'aggregazione ad altri reparti.
In sintesi, la prassi amministrativa dava la possibilità di inviare un militare dal suo reparto dove era effettivo ad un altro per svolgere mansioni particolari.
Sintomatico, è l'episodio relativo a Nokolaievka narrato dal fante Giacomo Rossa, del 54^ Reggimento fanteria della 2^ Divisione di fanteria Sforzesca, aggregato al Comando del Corpo di Armata Alpino in quanto tipografo specializzato, e posto alle dipendenze del Tenente Colonnello Odasso
Rossa, in quei momenti topici, narra l'episodio, in quanto era nella colonna del Quartier Generale del Corpo d'Armata Alpino con il Tenente Bertetti,
durante la fase concitata dei combattimenti, afferrò il fucile mitragliatore ungherese che aveva trovato in ritirata, e seguì all'attaco al gesto di avanti del generale Martinat che cadde poco dopo

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10/02/2020 22:49 #6 da davide
Buonasera Maurizio Comunello,
ho preso il libro e sono rimasto stupefatto nel momento in cui leggendo le vicende del 1°btg artieri viene proprio nominato mio zio in una vicenda raccontata dal caporal maggiore Renzo Mazzoni tratta dal volume Zaino a terra. Con questa preziosa informazione ho avuto la conferma che facesse parte del 1°battaglione artieri carro officina come ho potuto certificare da una Lettera che ho recuperato e che, fino alla sera del 15 gennaio '43 era ancora operativo e non caduto in mani russe!! Se non chiedo troppo nessuno sà
dove si potrebbe recuperare il volume da cui é tratta la vicenda? Perché cercando sia sul sito che in internet non trovo informazioni né sul libro che sul caporal magg. Mazzoni.
La ringrazio infinitamente per le informazioni fornite. Non appena avrò ulteriore documentazione che ho richiesto vi informerò sicuramente

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