Buongiorno, Paola.
Se vi è certezza che Giovanni Biason fu in Russia con la Divisione Julia, allora il reparto giusto dovrebbe essere il Battaglione Tolmezzo.
D'altro canto ho avuto modo di leggere alcuni post in Facebook, in cui riferisci che il tuo familiare era proprio nel Battaglione Tolmezzo, 114ª Compagnia (Armi Accompagnamento).
Conosco un reduce, che era ufficiale di tale Compagnia. Non appena avrò parlato con lui, ti saprò dire.
Nel frattempo... alcune notizie.
Dopo avere lasciato la linea sul Don (la sera del 16 gennaio), la 114ª si diresse a Novaja Melniza. Il Tolmezzo affrontò, fin da subito, alcuni scontri per sganciarsi e la 114ª diede supporto, con le sue armi, alle altre Compagnie del Battaglione.
All'alba del 18 gennaio la 114ª mosse verso Popovka, punto di raccolta per l'8° Reggimento della Julia; vi giunse al tramonto. Il Tolmezzo si sistemò nella parte nord-ovest del paese.
La mattina del 19 gennaio 1943 la 114ª Compagnia lasciò Popovka, diretta a Kopanki, un villaggio situato tra Rossoš’ e Postojalyj.
Marciando in direzione nord-ovest, verso mezzogiorno la colonna (in cui, oltre alla 114ª Compagnia, si trovavano naturalmente altri reparti) giunse in vista di Kopanki (il cui abitato si scorgeva a sinistra) e di Novopostojalovka (che, invece, si intravvedeva a destra).
La colonna puntò verso quest'ultima località; fu sorvolata da un aereo sovietico che sganciò una bomba che cadde e rimbalzò sul terreno gelato, scoppiando circa cinquanta metri più in là. Alcuni alpini della colonna, in quella circostanza, si sbandarono.
Era già buio quando la 114ª Compagnia arrivò nei pressi di Novopostojalovka, dove si trovavano forze russe appoggiate da carri armati. I reparti in testa stavano già tentando di sfondare lo sbarramento sovietico... poi anche per la 114ª giunse l'ordine di prendere posizione.
La battaglia di Novopostojalovka fu probabilmente la più dura affrontata dal Corpo d'Armata alpino in marcia verso ovest dopo avere lasciato il Don, sebbene l'occhio di bue sia spesso puntato su Nikolaevka, per il valore simbolico che tale combattimento assunse.
A Novopostojalovka i battaglioni della Julia e della Cuneense si dissanguarono per trenta ore; nella notte tra il 20 e il 21 gennaio alcuni gruppetti riuscirono a sganciarsi. I superstiti della 114ª si defilarono prima verso nord e poi verso ovest, percorrendo vallette e calanchi, piste e boschetti...
I dettagli che ho riportato sono presi da
Cento lettere dalla Russia (1942-1943), di Guido Vettorazzo, il reduce cui ho accennato prima.
Se desideri procurarti questo libro, è disponibile presso il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto.
Qui
trovi la schermata con il catalogo e i riferimenti per contattarli.
Si può ipotizzare che Giovanni sia morto durante i combattimenti di Novopostojalovka, oppure che - ferito - non abbia potuto proseguire la marcia e sia morto in seguito. Forse è stato catturato ed è deceduto in prigionia.
Per questo è importante seguire il percorso di ricerca suggerito da Maurizio. Magari potresti provare a contattare anche i Memoriali Militari Russi: è un ente simile al nostro Onorcaduti (trovi ogni info per rivolgerti ai Memoriali nel file
Guida per le ricerche di militari
, cui ha accennato Maurizio.
Prima di tutto, però, procurati il Foglio Matricolare e contatta l'Albo d'Oro.
A presto.
Patrizia