Buongiorno, Maria Cristina...
Mi fa piacere che abbia già avuto modo di leggere il diario del tenente medico Balzani (è stata velocissima a procurarsi il volume edito dalla casa editrice riminese).
Come avevo scritto, avevo letto per filo e per segno gli scritti di Guido Balzani diversi anni orsono e - sebbene fosse evidente la sua partecipazione alla Campagna di Russia sin dall'estate 1941, con il C.S.I.R. - non rammentavo un accenno specifico all'O.C. 235.
Per il resto, sebbene la lettura possa essere fonte di dettagli importanti, credo che il maggior pregio del diario stia nel modo così asciutto e allo stesso tempo efficacissimo di raccontare dell'ufficiale, che propone un
lato B degli eventi a mio parere molto significativo.
Su una rielaborazione successiva del testo... non è da escludersi, naturalmente: di solito chi decide di scrivere qualcosa non si limita a una prima stesura... e questo può valere benissimo anche per un reduce di un qualsiasi fronte di guerra.
In merito al luogo di nascita di Balzani, non so se ciò che lei ha reperito sia lo stesso che avevo trovato io.
Qui
si può dare uno sguardo a una pagina dell'Archivio Storico dell'Università di Bologna... che non avevo preso in considerazione in quanto vi si menziona un Guido Balzani laureatosi in medicina veterinaria. Ne avevo dedotto - magari sbagliando - che non potesse trattarsi della stessa persona.
Un caro saluto.
Patrizia