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Maggiori informazioni battaglione verona 58 compagnia

26/04/2015 11:53 #1 da Simone
Salve a tutti.
Mio pro zio Menini Leonello apparteneva al 6 reggimento alpini, battaglione Verona, 58 compagnia. Dalla lettera ricevuta dal ministero della difesa il 5 marzo 1994 risulta che è stato catturato dalle ff.aa. Russe il 30-1-43 (data che da quel che ho capito è abbastanza generica per tutti) a Rossosc e internato nel campo 62 nekrilovo ove è deceduto il 18-3-43.
Dalle lettere ricevute dai famigliari si comprende che mio zio era un conducente ed era collocato nelle retrovie e ospite di una famiglia composta da una donna e i suoi bambini, con il marito anch'esso sul fronte a combattere. L'ultima lettera ricevuta è datata 5-1-43 nella quale rassicurava i famigliari.
Ecco, vorrei sapere se è possibile avere un "itinerario" delle operazioni militari e dei movimenti del battaglione verona , in modo particolare della 58 compagnia, sul fronte russo, prima e dopo la data 5-1-43.
Per adesso intanto vi ringrazio!

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26/04/2015 17:41 #2 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Maggiori informazioni battaglione verona 58 compagnia
Salve, Simone.

Benvenuto nel nostro forum.
Inizio subito sottolineando che la data di scomparsa assegnata d'ufficio dal Ministero della Difesa a tantissimi del Corpo d'Armata alpino che non fecero ritorno è il 31 gennaio 1943, e non il 30.

Per quanto riguarda il Battaglione Verona, la rimando ad altra recentissima discussione in questo forum, relativa alla sorte di Attilio Boscaini , in cui troverà alcune notizie.

Dal volume di Giorgio Corbia - già menzionato nella discussione suddetta - ricavo il nome di alcuni ufficiali della 58ª Compagnia (agli ordini del capitano Bernardo Venier, che verrà ferito gravemente negli scontri sostenuti dal Verona a Postojalyj, il 19 gennaio 1943): tenenti Emilio Burloni e Adriano Zanettin, sottotenenti Lino Bossi, Eugenio Pedrazzi, Ermate Bellingeri, Domenico Beata Brun, Ezio Nones, Franco Paccagnini ed Ezio Fronza, sottotenenti medici Torello Franchi Levantini e Roberto Pederzoli.

Il racconto del tenente Vittorio Cristofoletti, aiutante maggiore del Battaglione (racconto presente in Fronte Russo: c'ero anch'io, Vol. 2°, citato nella discussione relativa ad Attilio Boscaini) fornisce pochi accenni sul periodo pre-ripiegamento: il Battaglione, giunto al Fronte Orientale, dopo le prime marce fu dislocato a inizio settembre in linea, nella zona di Kotovskij, dove già era schierato il Battaglione Vestone che aveva dovuto sostenere, il 1° settembre 1942, scontri durissimi; la 58ª del Verona era - in quei giorni - Compagnia di rincalzo.
Poi, come sappiamo, la Tridentina al completo raggiunse la zona di Rossoš' e il Verona si posizionò a sud di Karabut.
Prima di arretrare, il 17 gennaio 1943, il Corpo d'Armata alpino non aveva dovuto sostenere scontri particolari, eccetto azioni di pattuglia da ambo le parti e di diversa consistenza... non ho trovato nulla di specifico sulla 58ª Compagnia.

Durante il ripiegamento, dopo il durissimo scontro di Postojalyj, i sopravvissuti del Verona seguirono di certo il medesimo percorso della colonna della Tridentina.
Come ho scritto alla signora Paola, nipote di Attilio Boscaini, nel volume Nikolajevka: c'ero anch'io, a cura di Giulio Bedeschi, vi sono alcune testimonianze relative al Battaglione Verona... Poche furono rilasciate da reduci della 58ª Compagnia, ma trattano soprattutto il combattimento sostenuto a Nikolaevka.

Consiglio, se non l'avesse già fatto, di dare un'occhiata alla bibliografia U.N.I.R.R. a disposizione in questo sito: fra i volumi che riguardano la Divisione Tridentina, ve ne sono alcuni specifici sul Verona (uno di essi è proprio di Vittorio Cristofoletti, l'aiutante maggiore del Battaglione).

Saluti.

Patrizia

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26/04/2015 19:08 #3 da Simone
Ciao Patrizia, grazie mille per i particolari che mi hai fornito, anche perché uno di questi mi ha fatto venire i brividi lungo la schiena. Mio nonno mi dice sempre che un reduce appartenente alla stessa compagnia di mio zio, gli ha raccontato che l'ultima volta che l'ha visto durante la ritirata, procedeva molto lentamente perché sul mulo aveva un superiore ferito, e nonostante i suoi compagni gli ripetessero più volte di abbandonare il mulo e di procedere quindi più velocemente con loro, lui non se l'è sentita di abbandonare il mulo e il ferito, rimanendo così indietro. Certo, adesso non so se si possa dire con certezza che il superiore ferito fosse proprio in capitano Venier, però questa coincidenza mi fa restare senza parole... Se solo avesse abbandonato quel mulo....
Comunque grazie ancora, provvederò al più presto di documentarmi con i libri che mi hai consigliato.

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26/04/2015 21:29 #4 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Maggiori informazioni battaglione verona 58 compagnia
Ciao, Simone.

Passiamo pure al "tu" :-)

Comprendo il tuo stato d'animo. Tuttavia, se hai dato un'occhiata al mio commento nella discussione su Attilio Boscaini, avrai letto che a seguito del combattimento a Postojalyj un terzo degli ufficiali del Battaglione Verona risultava deceduto o ferito.
Come tu stesso hai scritto, non possiamo avere certezza che l'ufficiale su quel mulo che il tuo prozio - con generosità encomiabile - non volle abbandonare fosse proprio il capitano comandante la Compagnia.

Bernardo Venier non risulta fra i caduti e gli scomparsi, né nella banca-dati del Ministero della Difesa, né in quella dell'U.N.I.R.R.; non compare neppure in una lista di ufficiali sopravvissuti ai lager sovietici e rientrati in Italia. La lista - seppure incompleta - è in calce al volume di Don Turla, cappellano militare, reduce di prigionia e autore di 7 rubli per il cappellano.

Quindi, seppure ferito, sembra che Venier fosse uscito dalla sacca...

Nella mia prima risposta per te non avevo affrontato il tema triste della morte accertata di Leonello, a Nekrilovo: hai avuto qualche notizia su quel campo dal Ministero della Difesa? Ti sei già rivolto ai Memoriali Militari Russi per richiedere copia del fascicolo di prigionia del tuo prozio?

Saluti.

Patrizia

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27/04/2015 05:06 #5 da Simone
Per ora le uniche notizie "ufficiali" che possiedo sono quelle che ricevette mio nonno dal ministero della difesa nel 1994 dopo l'apertura degli archivi russi, che riportano appunto la data di cattura, il luogo e la data di morte. Dici che rivolgendosi ai memoriali russi si possano avere altre informazioni a parte quelle di cui sono gia in possesso?

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27/04/2015 23:52 - 07/05/2015 15:39 #6 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Maggiori informazioni battaglione verona 58 compagnia
Ciao, Simone.

Per coloro che vennero registrati dalle autorità sovietiche prima del decesso in prigionia dovrebbe esistere un fascicolo nominativo, o almeno una scheda. Ovvio che tale documentazione è in cirillico.

E' in base a questa documentazione che il Governo dell'ex Unione Sovietica stilò degli elenchi e mise a disposizione del nostro Governo (solo negli anni '90) liste e tabulati che, mediante paziente traslitterazione, ha consentito al Ministero della Difesa di identificare come morti in prigionia molti nostri soldati di cui fino a quel momento non si conosceva la sorte.
Il lavoro di traslitterazione prosegue tuttora (proprio ieri l'altro ho pubblicato nel sito U.N.I.R.R. un elenco ulteriore di venti nomi di militari italiani deceduti nei lager sovietici, in merito ai quali il Ministero della Difesa ha informato la Presidenza Nazionale U.N.I.R.R..

Cosa potrai trovare nel fascicolo? A volte i campi compilati sono in effetti pochissimi... perché - purtroppo e con ogni probabilità - quel prigioniero italiano morì in brevissimo tempo e non fu possibile - per le autorità di quel determinato campo di prigionia - raccogliere altre informazioni su di lui...
Mi è capitato di vederne (poiché i parenti del militare me ne hanno mandato scansione) di maggiormente dettagliati...
In ogni caso credo costituirebbe documento significativo.
Posso dirti che chi - come me - non ha mai avuto notizia alcuna (sono nipote di uno scomparso), farebbe dei salti alti così di fronte alla prospettiva di avere copia di un documento del genere... l'ultima traccia, quasi di sicuro - dell'esistenza di quel soldato.

Cordiali saluti...

Patrizia

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