× Richieste di aiuto nelle ricerche

Cerco notizie su Boscaini Attilio - 6° Reggimento Alpini - Div. Tridentina

20/04/2015 19:11 #1 da Paola
Buonasera, mi sono appena iscritta a questo forum perché ho bisogno di aiuto. Mio padre è stato prigioniero sia in Russia che in Germania ma per fortuna è ritornato. Ora ha 95 anni e, stranamente, sta parlando di quanto ha vissuto in guerra, cosa che non ha mai fatto fino ad ora. Suo fratello Attilio di Giuseppe nato a Sant'Ambrogio di Valpolicella il 15 dicembre 1921 risulta disperso e mi ha detto che questo è accaduto durante la ritirata sul Don. Apparteneva al gruppo Alpini del 6 reggimento.
Da 18 mesi sono sindaco di Bussolengo e sarei felice di poter aiutare mio padre.
Vi ringrazioer quanto potrete fare
Cordiali saluti
Paola Boscaini
Tel. 3461047331

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22/04/2015 09:43 - 02/11/2017 16:26 #2 da Patrizia Marchesini
Buongiorno, Paola... e benvenuta nel forum.

Attilio Boscaini, fratello di suo padre, risulta scomparso il 31 gennaio 1943.
La data venne assegnata d'ufficio dal Ministero della Difesa a molti del Corpo d'Armata alpino che non fecero ritorno e corrisponde al giorno in cui i resti dei reparti alpini uscirono dall'accerchiamento sovietico e iniziò il tristissimo conteggio delle perdite.
Attilio, quindi, con ogni probabilità non morì il 31 gennaio... forse il suo decesso si verificò durante il ripiegamento (avvenuto, come di certo saprà, in condizioni drammatiche), o forse fu catturato dai Sovietici e morì in prigionia.

Il consiglio - se desidera intraprendere ricerche un pochino più approfondite - è di procurarsi copia del Foglio Matricolare (presso il Centro Documentale o l' Archivio di Stato di Verona) e del Verbale di Irreperibilità (presso l'Albo d'Oro, a Roma).
Tali documenti sono importanti perché consentono - o dovrebbero consentire - di comprendere a quale reparto del 6° Reggimento alpini era assegnato suo zio.
Il 6° Reggimento - agli ordini del colonnello Paolo Signorini, morto subito dopo essere uscito dalla sacca - includeva, infatti i Battaglioni Val Chiese, Verona e Vestone, più altri reparti, e conoscere questo dettaglio specifico permetterebbe di ricostruire in maniera più precisa il percorso seguito da Attilio durante il ripiegamento, e di formulare qualche ipotesi in più.

Può fare anche un tentativo presso i Memoriali Militari Russi: qualora Attilio fosse stato catturato dai Sovietici e registrato (questo è fondamentale) prima del decesso in uno dei tanti campi o campi-ospedale dell'U.R.S.S. per prigionieri di guerra, dovrebbe esistere una scheda o un fascicolo di prigionia a suo nome, del quale può richiedere copia all'ente russo suddetto.
A dire il vero, se il decesso in prigionia fosse stato accertato, la sua famiglia avrebbe dovuto ricevere - in anni piuttosto recenti (diciamo dai primi anni '90 in poi) - una comunicazione dal Ministero della Difesa... ma è meglio stare sul sicuro.
Pertanto può sincerarsi di questo importante dettaglio presso il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti (detto Onorcaduti), prima ancora di scrivere ai Memoriali... poi deciderà se contattare anche l'ente russo.

Ogni info utile a portare avanti le ricerche è disponibile nel file-guida a disposizione in questo sito, che le consiglio di leggere.
Nel file troverà anche i fac-simile di alcuni moduli di richiesta-documentazione da indirizzare ai vari uffici/enti.
Siccome il suo papà è ancora vivo ed è fratello di Attilio, può fargli firmare tali richieste, corredate da copia di un documento di identità.

Per il momento mi fermo, ricordandole che - se vuole - possiamo inserire una fotografia di Attilio nella galleria-immagini del sito U.N.I.R.R. dedicata ai caduti, ai dispersi e ai morti in prigionia (è sufficiente che lei mandi un file .jpg a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Cari saluti a lei e al suo papà...

Patrizia

P.S.
Molto interessante, in ogni caso, il particolare cui lei accenna nel suo commento: suo padre fu prigioniero sia in Germania, sia in Unione Sovietica?
Presumo sia stato catturato dai Tedeschi in seguito agli eventi dell'8 settembre 1943, e internato in uno dei lager nazisti.
Come accadde a molti altri nelle sue stesse condizioni, sembrerebbe che suo padre - una volta che l'Armata Rossa (avanzando verso ovest e verso Berlino) ebbe raggiunto il lager in cui si trovava il suo papà - invece di essere liberato e rimpatriato venne trattenuto e deportato ulteriormente dai Sovietici, a est.
Molti fra i militari italiani che ebbero questa sorte non rientrarono più in Italia...
Se il suo papà è disposto a raccontare qualcosa, perché non approfittarne e stendere una breve ma significativa testimonianza al riguardo?

Verificare la mia supposizione è cmq abbastanza facile: basta che lei si procuri copia del Foglio Matricolare del papà...
Ringraziano per il messaggio: Paola

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22/04/2015 16:32 #3 da Paola
Grazie di cuore! Ora mi attivo e spero di avere un po' di fortuna

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22/04/2015 20:12 #4 da Sara
Salve! anch'io mi sono attivata scrivendo intanto qualche mail. chiedo perciò gentilmente a chi ha già seguito lo stesso iter qualche indicazione sulla tempistica per le risposte. ho scritto
1 all'archivio della croce rossa
2 ad onorcaduti (ma rileggendo la guida credo di aver capito che vadano inviati dei moduli, quindi mi chiedo se risponderanno comunque alla mail, o se devo provvedere a inviare i oduli per posta ordnaria e al più presto)
3 ai memoriali russi da cui no ho nemmeno ricevuto la notifica di consegna e lettura della mail.immagino per la questione dell'account gmail che ho letto in seguito.
Grazie per l'attenzione
Sara

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23/04/2015 13:14 - 24/04/2015 09:51 #5 da Patrizia Marchesini
Buongiorno, Sara.

Difficile dare indicazioni sulla tempistica per le risposte. Ma le dirò qualcosa in base alla mia esperienza personale...

Alla Croce Rossa - finora - ho scritto non per fare ricerche specifiche, ma solo per sapere cosa sia conservato nel loro archivio e per avere dettagli logistici (verifica indirizzo, recapito e orari di apertura dell'archivio stesso), in modo da inserire nel file-guida ogni informazione utile al riguardo.

Se si scrive al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti , conosciuto brevemente anche come Onorcaduti, per avere risposta in merito a un eventuale decesso in prigionia, o comunque al luogo di decesso di un nostro militare, o al luogo relativo a una sepoltura, basta inviare una mail.

Il modulo compilato è invece fortemente raccomandato (unitamente a copia del proprio documento di identità) nel rivolgersi all'Albo d'Oro, che però di recente fa anch'esso capo al suddetto Commissariato Generale.

In quanto ai Memoriali Russi, molti suggeriscono l'utilizzo dell'account gmail, ma a dire il vero a me è capitato di scrivere con un account hotmail ricevendo ugualmente risposta.

Tempi di attesa previsti per Onorcaduti - Albo d'Oro - Memoriali Russi: circa un mese.

Mi scuso se la mail inviatale in data 20 aprile u.s. non risultava del tutto chiara.
La lettura della Guida per le ricerche di militari dovrebbe avere eliminato ogni dubbio, però.
Se così non fosse, siamo qui ;-)

Cordiali saluti.

Patrizia

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23/04/2015 18:30 #6 da Paola
Buonasera a tutti,
Ho avuto altre indicazioni da mio padre. Lo zio Attilio faceva parte del 6 Battaglione Verona Compagnia 57. Vedo se riesco a farmi dire altro perché purtroppo non ha mai voluto parlare della guerra. Solo da pochissimo tempo racconta qualcosa ed allora devo trovare il momento giusto per farlo parlare.
Grazie di cuore per quello che fate
Paola Boscaini

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