Eccomi.
La ringrazio per avere dedicato tempo alla storia di Enrico Marcatili.
Le sue lettere, così semplici e schiette, mi hanno sempre intenerita...
In merito a Vorošilovgrad, quasi tutte le truppe italiane partite a inizio estate '42 transitarono per quella città che era cmq un centro abitato di grandi dimensioni, soprattutto per i parametri dell'epoca.
In bocca al lupo per il proseguimento delle sue ricerche.
Patrizia
P.S.
Stavo pensando... Matteo morì - secondo i dati ufficiali - il 12 novembre 1942.
La sua famiglia è al corrente della causa del decesso? Arrivò una comunicazione dall'allora Ministero della Guerra, visto che il 12 novembre le cose erano tutto sommato tranquille nel settore della nostra Armata?
Se così non fosse, ho pensato che forse potrebbe contattare
l'Ordinariato Militare
(riflettendo sul fatto che erano i cappellani militari ad allestire e predisporre i cimiteri campali al fronte).
I cappellani stilavano - ovvio - tutta la documentazione prevista e necessaria (di cui purtroppo non conosco l'iter --> a chi e a quanti veniva inoltrata?) e di certo gran parte di quei documenti pervenne poi al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, rendendo possibile - a partire dagli anni '90 - la localizzazione di un certo numero di nostri cimiteri (nonché, ove possibile, l'esumazione e il rimpatrio dei resti).
Ma al di là di ciò che è in mano al Commissariato Generale, chissà se l'Ordinariato ha un proprio archivio e se è in grado di fornirle consigli su come reperire informazioni sul cimitero campale di Vorošilovgrad (per quanto riguarda l'aspetto documentale dell'epoca)?
Non voglio illuderla, Michela, ma forse al suo posto un tentativo lo farei... soprattutto in virtù del fatto che a metà novembre, nelle retrovie dell'Armata, vi era - credo - il modo di dedicarsi alla stesura di tutto quanto richiedeva la burocrazia dell'epoca.