Salve, Michela.
Mi perdoni se l'ho fatta attendere...
Le uniche info che ho trovato sul Comando Tappa Speciale n. 309 sono nel volume
I Servizi Logisitici delle Unità italiane al Fronte Russo (1941-1943), a cura dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.
Libro non molto facile a reperirsi... temo, inoltre, che se ne trovasse una copia tramite siti come quello di Maremagnum l'acquisto risulterebbe abbastanza costoso.
In questi casi suggerisco spesso di fare un tentativo presso la propria biblioteca, chiedendo di usufruire eventualmente del prestito inter-bibliotecario.
Da una verifica tramite il sistema di ricerca del Servizio Bibliotecario Nazionale ho scoperto che il libro è disponibile in diverse biblioteche.
Clicchi
qui
e dovrebbe visualizzare la schermata che mostra l'elenco delle biblioteche suddette.
Nel volume il capitolo X è dedicato al Servizio delle Tappe.
In relazione al C.S.I.R. (luglio '41 - luglio '42) è spiegato che tale Servizio "non era previsto per le Grandi Unità inferiori alle Armate e pertanto, avendo il Corpo di Spedizione la costituzione organica di un Corpo d'Armata, pur essendo esso stato rinforzato dall'assegnazione di una Intendenza Speciale, nella formazione di questa non fu compreso alcun organo direttivo del Servizio delle Tappe." [Pag. 167]
Nell'estate '42, causa l'invio di truppe ulteriori, il nostro contingente assunse la consistenza di un'Armata (che andò a includere il
vecchio C.S.I.R., al fronte già da un anno; esso assunse la denominazione di XXXV Corpo d'Armata).
"La costituzione dell'Armata e la trasformazione dell'Intendenza Speciale C.S.I.R. in una normale Intendenza di Armata fecero sì che i compiti affidati alla Direzione delle Tappe fossero considerevolmente accresciuti. Il numero totale delle Tappe fu portato a 24, di cui dieci Comandi di Tappa Speciale (13 ufficiali e 60 sottufficiali e soldati ciascuna), atti a svolgere compiti estesi e complessi. [...] [Pag. 173]
Con la ripresa delle operazioni offensive germaniche, nella quali fu inquadrata dapprima la partecipazione del XXXV Corpo d'Armata - C.S.I.R. nel bacino del Mius e poi quella dell'8ª Armata per il raggiungimento del Donez e lo schieramento sul Don, il Servizio delle Tappe dovette modificare il proprio schieramento per adeguarlo a quello delle Grandi Unità. Fu tutta una serie di scavalcamenti, durante i quali anche le Tappe prendevano parte all'avanzata: la Tappa Speciale 309 a Voroscilovgrad [e altre] giunsero per prime nelle località tra i reparti italiani, mentre ancora ardevano gli incendi e brillavano le mine a scoppio ritardato lasciati dai Sovietici in ritirata.
Esse provvidero alla ripresa della vita organizzata, non soltanto nell'interesse militare delle operazioni, ma anche a vantaggio della non poca popolazione civile, composta in prevalenza di vecchi, donne e fanciulli, rimasta priva di ogni risorsa. [...]" [Pagine 174 e 175]
"L'attività prevalente dell'apparato delle Tappe, soprattutto nella zona più avanzata, fu dedicata all'assistenza (di vitto e alloggio, e sanitaria) dei militari in transito, specialmente isolati o a piccoli drappelli. [...] Le [Tappe] più attive furono: la Tappa n. 309 a Voroscilovgrad, dove quasi tutte le Unità facevano capo; la Tappa n. 306 a Rykovo [nota di Patrizia: a seguire, breve elenco di Tappe]." [Pag. 175]
Seguono poi alcune pagine su quelle che furono le attività dei Servizi delle Tappe e dei Comandi Tappa...
Ma non mi sembra vi siano dettagli specifici sul Comando Tappa Speciale n. 309 che potrebbero aiutarci a capire cosa accadde a Matteo, deceduto il 12 novembre.
Per completezza di informazioni aggiungo qualche altra riga...
"Nella seconda decade di dicembre l'arretramento della linea di combattimento, conseguente all'andamento della Seconda Battaglia Difensiva del Don, ebbe sensibili ripercussioni anche sulla sorte delle Tappe. [...] [Pag. 184]
Le Tappe scaglionate lungo gli itinerari percorsi dalle colonne, tra loro distanti una giornata di marcia, si scavalcavano appena fossero state sorpassate dall'ultimo scaglione, per proseguire più avanti il loro servizio, che valse a ridurre grandemente le perdite di uomini assicurando vitto caldo, generi di conforto, alloggiamenti, cura e ricovero agli ammalati.
Risultarono particolarmente impegnate in quell'opera: [...] la Tappa Speciale n. 309 di Voroscilovgrad [nota di Patrizia: come intuibile, anche in questo caso vi è un breve elenco delle Tappe coinvolte in maggior misura durante il ripiegamento delle truppe] [...]." [Pag. 185]
Quanto precede è da riferirsi in modo particolare al momento in cui le colonne delle varie Grandi Unità in ripiegamento giunsero nelle retrovie dell'Armata e in posizioni più sicure.
Altro non c'è. Da alcuni disegni schematici si desume che il Comando Tappa Speciale n. 309 rimase a Vorošilovgrad sino al 28 gennaio 1943.
Dal 29 gennaio al 10 febbraio il suddetto Comando Tappa si spostò a Kremenčug (in lingua ucraina --> Kremenčuk), località situata a nord-ovest di Dnepropetrovsk.
Come lettura ulteriore, grazie al nostro elenco bibliografico, ho trovato un volume che si intitola
Bisturi e guerra: la storia fotografica del più efficiente ospedale militare italiano nella Campagna di Russia durante il secondo conflitto mondiale, di Gian Carlo Morando.
Secondo la descrizione, il libro dovrebbe parlare dell'ospedale di Vorošilovgrad.
Tramite la summenzionata schermata di ricerca del Servizio Bibliotecario Nazionale, ho scoperto che il libro è disponibile in
due biblioteche
(una delle quali, contrassegnata dal quadratino, dovrebbe acconsentire al prestito-interbibliotecario cui ho già accennato).
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Non ho, purtroppo, notizie sulla sorte del cimitero di Vorošilovgrad, e mi auguro che il Commissariato Generale possa avere qualche novità positiva al riguardo.
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In merito al Foglio Matricolare, provi a rivolgersi al
Centro Documentale di Salerno
; non so spiegarle la questione dell'appartenenza del suo congiunto a un reparto della Regia Marina (se così fosse stato, possiamo ipotizzare che ciò avvenne prima della sua partenza per il Fronte Orientale; cmq - in relazione alla Campagna di Russia - sembra risultare la sua assegnazione al Comando di Tappa Speciale n. 309).
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Ho pubblicato la foto di Matteo nella
galleria-immagini
dedicata ai deceduti al Fronte Russo. Utilizzi la funzione di ricerca (basta inserire cognome e nome) per visualizzare la foto in modo veloce e clicchi sull'icona rettangolare per ingrandire l'immagine stessa.
Ho pensato di ritagliare un mezzo busto dalla foto a figura intera, perché molto meno sfuocata-danneggiata.
Alla fine risulta simile a quella che lei ha scelto come icona per il nostro forum.
Infine, ho abbinato la medesima immagine inserita nella galleria suddetta alla scheda di dettaglio del suo prozio.
Per aprire la scheda occorre prima visualizzare il nominativo di Matteo nell'elenco caduti e dispersi di questo sito.
Poi basta un
clic sulla piccola lente di ingrandimento che noterà a sinistra del nominativo stesso.
Cari saluti.
Patrizia