Buongiorno,
sono la nipote di Anacleto Tavazza, classe 1917.
Mio nonno, dopo aver preso parte ai combattimenti sul “fronte occidentale” e alla guerra “greco-balcanica”, in data 26/06/1942, con il 53° Reggimento fanteria “Sforzesca” – 5° compagnia, è partito per la Russia.
Il 1° luglio 1943 è stato dichiarato irreperibile; il verbale di irreperibilità, riporta: “…in occasione ai fatti d’armi avvenuti il 25 gennaio 1943 in Russia, sul fronte del Don, scomparve, e dopo tale fatto non venne riconosciuto tra i militari dei quali fu legalmente accertata la morte o la prigionia”.
Ho letto che la data del 25/01/1943 venne assegnata d’ufficio dal Ministero della Difesa a molti soldati della Divisione Sforzesca che non fecero ritorno… …mio nonno però, è tornato a casa.
Liberato dalla prigionia, il 28 settembre 1945 è stato rimpatriato e chiaramente il Verbale di Irreperibilità è stato poi annullato.
Tra i documenti che mi sono stati inviati dall’Archivio di Stato, unitamente al foglio matricolare, c’è un documento che ha come intestazione “4 A.M.G.D.P. CENTRE – Udine”, su cui vengono riportati, oltre ai dati anagrafici, alcuni dati relativi alla prigionia: internato prigioniero a Saratov – residente in Russia a Ivanova – matricola n. 41744 – data della cattura 22/12/1942 – data del rimpatrio 28/09/1945.
Mi piacerebbe riuscire a risalire in quale/quali campo/campi è stato internato mio nonno nei quasi 3 anni di prigionia; ho individuato sulla cartina il campo di concentramento di Saratov; invece, per quanto riguarda Ivanova, non ho avuto nessun riscontro, non riesco a capire se era un campo di concentramento, un paese/città, una regione… (sull’elenco presente nella pubblicazione del Ministero della Difesa “CSIR – ARMIR, campi di prigionia e fosse comuni” non esiste il campo “IVANOVA, ma solo “IVANOVO”).
Mi è stato inviato anche un documento scritto in cirillico, rilasciato, presumo, dall’ospedale in cui è stato ricoverato mio nonno a seguito del congelamento dei piedi (era allegato alla documentazione per l’invalidità); credo che riuscire a capire in quale ospedale è stato ricoverato, possa aiutarmi a comprendere, magari, in quale campo è stato internato…
Purtroppo mio nonno è mancato 4 anni prima che io nascessi, ed è anche perché non ho avuto la possibilità di ascoltare i suoi “racconti” sulla guerra che ho iniziato questa ricerca.
Volevo farvi i complimenti per il Vs. sito, ricchissimo di importanti notizie, e ringraziarvi per il lavoro che svolgete e l’aiuto che ci date.