Buonasera, Pierangela...
Mi scuso per averla fatta attendere qualche giorno...
Nel frattempo ho cercato notizie sui miei libri...
Come prima cosa allego una cartina per rendere chiaro dove si trovasse schierata la Divisione al 10 dicembre 1942, cioè alla vigilia dell'attacco sovietico.
La Torino era parte - in quel momento - del XXIX Corpo d'Armata tedesco... immediatamente alla sua sinistra aveva la Divisione Pasubio (XXXV Corpo d'Armata italiano), mentre alla sua destra era dislocata la Divisione Celere.
Quella che per l'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito è conosciuta come
Seconda Battaglia Difensiva del Don ebbe inizio con una
fase di logoramento che, a partire dall'11 dicembre 1942, investì soprattutto il II Corpo d'Armata italiano.
Anche la Pasubio, sulla sinistra dell'81° Reggimento, in quei giorni fu attaccata... ma l'impatto più devastante in quel settore di fronte si ebbe a partire dal 16 dicembre 1942.
Per quanto riguarda la Torino - secondo la relazione del generale Lerici (comandante la Divisione stessa) - sembrava non essere avvenuto nulla di significativo sino al 18 dicembre, quando la situazione venutasi a creare sul fronte della Pasubio fece sì che l'ala sinistra della Torino si trovasse minacciata di aggiramento da parte delle forze sovietiche.
Ma - nonostante tale relazione - l'81° Reggimento era in allarme e già il 16 dicembre elementi del Reggimento (I Battaglione) vennero coinvolti in scontri che causarono perdite e parecchi dispersi, come emerge da alcuni testi di memorialistica e da stralci del Diario Storico della Divisione.
In quanto all'11 dicembre 1942 - giorno indicato dal Ministero della Difesa come quello della scomparsa di Dino Magni - sembra che proprio a partire da tale data fosse stato costituito un
Gruppo Tattico - a scopo precauzionale - per meglio difendere il fianco sinistro della Torino.
Tale
Gruppo Tattico - agli ordini del generale Rossi - era formato da elementi del CIX Battaglione Mitraglieri, da parte (o da tutta) la 171ª Compagnia Cannoni, forse da aliquote del XXVI Battaglione Mortai e da parte dei I Battaglione dell'81° Reggimento.
Per questi ultimi dettagli mi sono basata su un mini-testo a cura di Riccardo Bulgarelli, che in un Gruppo FB ha memorizzato alcuni file relativi alla situazione sul fronte della Divisione Torino nei giorni immediatamente precedenti il ripiegamento (cominciato, per quanto riguarda la Torino e il XXIX Corpo d'Armata germanico, il 19.12.1942).
Può essere che Dino facesse parte del
Gruppo Tattico suddetto e fosse stato coinvolto in qualche azione, prima che la Torino iniziasse ad arretrare.
Può essere che l'11 dicembre sia stato indicato da Mindifesa in quanto è l'ultimo giorno in cui il suo prozio risultava ancora vivo.
Siamo nel campo delle ipotesi, naturalmente.
Per caso lei è in possesso di lettere o cartoline spedite da Dino mentre era al Fronte Russo, da cui si possa ricavare il reparto preciso dell'81° Reggimento al quale era assegnato?
Se non avesse giù provveduto, suggerisco anche di procurarsi copia del
Foglio Matricolare, presso il Centro Documentale (ex Distretto Militare) o l'Archivio di Stato competenti per territorio.
Poiché Dino era nato a Bertinoro - e se al momento della chiamata per il servizio militare risiedeva ancora da quelle parti - deve rivolgersi al
Centro Documentale di Bologna
.
Oppure contatti l'
Archivio di Stato di Forlì
.
Verbale di Irreperibilità, presso l'Albo d'Oro, a Roma (
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Può anche fare un tentativo presso i Memoriali Militari Russi, scrivendo (anche in italiano) a
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., utilizzando - se possibile - un account gmail e limitandosi a frasi semplici e ai dati essenziali del suo congiunto (nome, cognome, luogo e data di nascita, reparto di appartenenza).
Se Dino fosse stato catturato - e registrato dalle autorità sovietiche prima del decesso in prigionia, questo è fondamentale - dovrebbe esistere una qualche documentazione su di lui presso gli archivi russi, della quale può richiedere copia.
Certo, se Dino fosse stato identificato con certezza come morto in prigionia, avreste dovuto ricevere una comunicazione da parte del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti (Ministero della Difesa), ma il personale di tale ente (l'unico ufficialmente preposto in materia) sta ancora procedendo alla traslitterazione di elenchi in cirillico... per questo le suggerisco un tentativo anche presso i Memoriali Russi...
Consiglio anche un'occhiata alla nostra
Guida per le ricerche
.
Infine... se lo desidera posso inserire una fotografia di Dino nella galleria-immagini del presente sito, dedicata ai caduti, agli scomparsi e ai morti in prigionia.
Rimango a sua disposizione e la saluto cordialmente.
Patrizia