Nosenzo_eugenio_remigioEstratto dalla pubblicazione

 di Nosenzo Eugenio Remigio, La mia Campagna sul Fronte Russo (1996)

 

 

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IX Battaglione Pontieri (dal 9 luglio al 15 dicembre 1942).

 

 Il 23 luglio 1942 il Comando del Genio dell'8ª Armata ordinò, come è stato detto, al IX Btg. Pontieri di inviare la 21ª Compa­gnia, con equipaggio da ponte n. 2, temporaneamente in rinforzo al I Battaglione Pontieri, incaricato di gittare i ponti sul Donetz, nella zona di Luganskaja.

 Il Comando del IX Battaglione, con le altre due Compagnie Pontieri 22ª e 23ª, per ordine dell'anzidetto Comando Genio, il 28 luglio 1942 si trasferì a Kriwoj Rog, nella zona del Dnjester, dove le dette Compagnie vennero subito impiegate in lavori stra­dali (costruzione di rampe di accesso, raccordi ecc.) e nella co­struzione di ponticelli di circostanza, in legno, sulla strada di Olkwoj Rog.

 Il 1° luglio 1942 il Tenente Fausto Monacelli cedette il co­mando della 21ª Compagnia Pontieri al Tenente Ubaldo Fonte Basso, in corso di promozione al grado superiore.

 Il giorno 5 agosto la 22ª Compagnia Pontieri gittò un ponte di equipaggio n. 2, lungo 35 metri, che ripiegò poi l'8 agosto, mentre la 23ª Compagnia Pontieri, il 5 agosto, gittò un ponte n. «1 R», lungo 40 metri, a Wesselaja Gora, che poi ripiegò il 10 agosto. Per questi ultimi due ponti venne impiegato il mate­riale di equipaggio n. «1 R» perché quello del n. 2 era stato temporaneamente messo a disposizione del I Battaglione Pon­tieri, unitamente alla 21ª Compagnia, come è stato sopra ac­cennato.

 Successivamente, le dette compagnie Pontieri 22ª e 23ª con­tinuarono, fino al 21 agosto, a costruire ponticelli e a eseguire lavori lungo l'itinerario di Olkwoj Rog.

 Il 21 agosto il Comando dell'8ª Armata ordinò al IX Batta­glione Pontieri di tenersi pronto a partire per l'eventuale im­piego in linea e alla 21ª Compagnia Pontieri di rientrare al proprio Battaglione

Il IX Battaglione Pontieri, accampato – così – con le sue Com­pagnie 21ª, 22ª, 23ª nei pressi di Olkwoj Rog, in conformità degli ordini ricevuti, svolse dal 22 agosto istruzioni ed esercitazioni di addestramento al combattimento.

 

 ll 25 agosto, tramite il Comando Genio dell'Armata, giun­se al IX Battaglione Pontieri l'ordine di passare alle dipendenze del XXXV Corpo d'Armata (ex C.S.I.R.) e di raggiungere la località Karjnowskaja, senza equipaggi da ponte. Questi si trovavano in parte a Luganskaja (quelli della 21ª Compagnia che aveva operato col I Battaglione) e parte a Wesselaja Gora (quelli della 22ª e della 23ª Compagnia).

 Il 26 agosto il IX Battaglione venne, dal Comando del XXXV Corpo d'Armata, posto a disposizione della Divisione Pasubio, che lo mise alla dipendenza del 79° Reggimento Fanteria.

 La 22ª Compagnia Pontieri fu subito impiegata in linea sul Don, nel settore del detto 79° Reggimento Fanteria e le altre due Compagnie vennero impiegate come rincalzo.

 Il 28 agosto anche le altre due Compagnie (21ª e 23ª) entrarono in linea.

 Il 30 agosto tutto il IX Battaglione Pontieri passò alle di­pendenze del Comandante la Fanteria della Divisione Pasubio, quale riserva divisionale, e venne dislocato in una boschina a ri­dosso della linea difensiva del Don.

 Il 4 settembre la 22ª Compagnia Pontieri sostituì, in linea, una compagnia del IV Battaglione Artieri. La 23ª Compagnia Pon­tieri, invece, fu assegnata nuovamente al 79° Reggimento Fanteria e impiegata in linea. La 21ª Compagnia, infine, venne impiegata come rincalzo del Reggimento stesso.

 Il 13 settembre la 22ª Compagnia Pontieri venne ritirata dalla linea per eseguire lavori di fortificazione campale nel settore del II Battaglione del 79° Reggimento Fanteria e la 21ª Compa­gnia Pontieri andò in linea in sostituzione della 23ª Compagnia.

 Il 18 settembre la situazione delle Compagnie del IX Batta­glione Pontieri era la seguente: la 21ª Compagnia in linea; la 22ª Compagnia eseguiva lavori di rafforzamento nel settore presidiato dal II Btg. del 79° Rgt. Fanteria; la 23ª era di rin­calzo e, contemporaneamente, eseguiva lavori vari nel settore in cui era dislocata.

 

 Il 12 ottobre il IX Btg. Pontieri ebbe l'ordine di trasferirsi a Werch Kruschling per costituire, col Battaglione Alpini Sciatori Monte Cervino (Tenente Colonnello D'Adda), la riserva del Corpo d'Armata.

 Il 16 ottobre il IX Battaglione Pontieri, pur continuando a costituire riserva di Corpo d'Armata, ricevette l'ordine di tra­sferirsi nella zona di Karjnowskaja per eseguirvi lavori vari stra­dali e per accantonamento.

 

 Nel periodo in cui le anzidette Compagnie Pontieri furono impiegate in linea, parteciparono più volte a combattimenti con­tro l'avversario che effettuò ripetuti, violenti attacchi.

 Le Compagnie Pontieri reagirono sempre con prontezza e coraggio, concorrendo efficacemente a respingere gli attacchi e ad assicurare la integrità delle posizioni loro affidate.

 Particolarmente violento fu l'attacco subito dalla 21ª Com­pagnia Pontieri nella notte del 25 settembre (nel quale 3 pon­tieri furono uccisi e 1 ferito) e i successivi ripetuti attacchi sferrati dai russi nelle notti del 12-13 ottobre, nei quali fu ucciso un pontiere e 5 furono feriti.

 

 Il 1° novembre 1942 il IX Battaglione Pontieri si trasferì a Kantemirowka, tornando alle dipendenze del Comando Genio dell'8ª Armata. Le sue Compagnie furono però così distaccate:

 

  • la 21ª Compagnia Pontieri fu nuovamente distaccata a rinforzo del I Battaglione Pontieri a Luganskaja;

  • la 22ª Compagnia Pontieri fu assegnata al XXXV Cor­po d'Armata (C.S.I.R.) e posta a disposizione della Divisione Pasubio, per eseguire lavori difensivi sulla linea del Don;

  • la 23ª Compagnia Pontieri fu posta a disposizione del II Corpo d'Armata per eseguire lavori di rafforzamento delle posizioni difensive sul Don, in quel settore.

 

 

Al ... novembre il Tenente Monacelli, della 21ª compagnia Pontieri, rimpatriò per assumere altro incarico essendo in corso la sua promozione al grado superiore.

 

 Il Comando del IX Battaglione Pontieri restò a Kantemi­rowka a disposizione del Comando Genio dell'8ª Armata.

Il 14 dicembre 1942 giunse a Kantemirowka, proveniente dall'Italia, il LVI Battaglione Pontieri, di formazione, al co­mando del Maggiore Raffaele Cavalli.

 Questo Battaglione era costituito con gli elementi che do­vevano sostituire quelli anziani del IX Battaglione che, per la loro lunga permanenza al Fronte Russo, dovevano essere rimpa­triati per avvicendamento.

 

 A Kantemirowka, dove era rimasto il Comando del IX Batta­glione, venne effettuata la sostituzione dei pontieri anziani delle Compagnie 22ª e 23ª che, come è stato detto, erano temporanea­mente distaccate: la 22ª presso la Divisione Pasubio, del XXXV Corpo d'Armata (ex C.S.I.R.) e la 23ª presso il II Corpo d'Armata.

Per la 21ª lo scambio fu effettuato presso la Compa­gnia stessa a Luganskaja dove il mattino del 16 dicembre af­fluirono, per ferrovia, i complementi che dovevano sostituire i pontieri da rimpatriare per avvicendamento.

 

 

 Avvenuto il cambio di tutti gli elementi avvicendando il 16 dicembre 1942, il Maggiore Cavalli assunse il Comando del IX Battaglione Pontieri, sostituendo il Maggiore Rinaldi che doveva rimpatriare per avvicendamento.

 A sua volta il maggiore Rinaldi assunse il Comando del Battaglione di formazione formato ora con i pontieri avvicendandi del IX Battaglione, che venne denominato LVI Batta­glione Pontieri BIS.

 

 

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101ª Compagnia Traghettamento (dal 23 luglio al 15 dicembre 1942).

 

 Venne inizialmente impiegata in lavori per sistemazioni stradali.

 Nel settembre 1942 venne posta a disposizione del II Corpo d'Armata e fu impiegata per la costruzione di ponti di circo­stanza in legno, raccordi stradali, sistemazione degli accessi ai ponti, ecc. ecc.


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I Battaglioni Pontieri (dal 16 dicembre 1942 al marzo 1943)

 

I Battaglione Pontieri

 

 

Il 16 ottobre 1942 il I Battaglione era dislocato a Luganskaja con le compagnie 1ª e 2ª e con la 21ª Compagnia avuta in rin­forzo, ai primi di novembre, dal IX Battaglione Pontieri.

Nella zona, a metà dicembre 1942, era giunto un Battaglione Pontieri di formazione su due Compagnie al comando del Tenente Colonnello Zucchelli. Dette Compagnie erano state formate con personale che doveva sostituire gli elementi anziani della 1ª e 2ª Compa­gnia del I Battaglione Pontieri i quali, a causa della loro lunga permanenza al Fronte Russo, dovevano essere rimpatriati per av­vicendamento.

 

Effettuato lo scambio degli anzidetti elementi, il Tenente Colonnello Zucchelli assunse il comando del I Battaglione Pontieri in sosti­tuzione del Tenente Colonnello Biandrate che avrebbe dovuto anche egli essere rimpatriato per avvicendamento. Doveva inol­tre assumere altro incarico in Patria in dipendenza della sua promozione, in corso, al grado superiore.

Il Tenente Colonnello Biandrate, data la situazione determinatasi a causa dell'offensiva sferrata in quei giorni dai Russi, chiese ed ottenne di restare sul posto, a disposizione del Comando Genio 8ª Armata.

Il 18 il Tenente Colonnello Zucchelli, investito da un autocarro du­rante una manovra, dovette essere ricoverato in Ospedale e rimpatriato.

Il Comando del I Battaglione Pontieri fu allora assunto dal Capitano Angelo Crupi del quale era in corso la promozione a Maggiore.

Il Tenente Colonnello Biandrate, in base agli ordini ricevuti dal Co­mando dell'Armata, organizzò subito la difesa della linea del Donetz e del ponte di Luganskaja.

A tale scopo impiegò subito le anzidette due Compagnie 1ª e 2ª del I Btg. Pontieri e il Btg. di formazione costituito con i Pontieri rimpatriandi del Battaglione stesso, a sostituzione av­venuta.

Altrettanto avvenne per la 58ª Compagnia Pontieri Bis co­stituita dopo la sostituzione degli elementi rimpatriandi della 21ª Compagnia Pontieri del IX Battaglione. La detta 58ª Com­pagnia, della quale aveva assunto il comando il Capitano Fonte Basso (che doveva essere avvicendato), si preparava per la par­tenza quando ebbe l'ordine di riarmarsi per essere impiegata nella difesa della testa di ponte di Luganskaja.

 

 

Il Tenente Colonnello Biandrate provvide inoltre a fermare e raccogliere tutti i militari e reparti che, provenienti dalla linea, affluivano nella zona e a riorganizzare, per quanto possibile, i reparti con gli elementi giunti isolatamente; oppure a costituire reparti di formazione con personale di corpi diversi, nonché a utilizzare queste forze per consolidare la sistemazione difensiva del Donetz.

Fra i reparti affluiti nella zona vi fu anche il LVI Batta­glione Bis Pontieri, comandato dal Maggiore Rinaldi, costituito con i pontieri rimpatriandi provenienti dalle altre due Compa­gnie 22ª e 23ª del IX Battaglione Pontieri.

Anche il LVI Btg. Bis, che, iniziata la marcia per recarsi nelle retrovie, aveva dovuto deviare portandosi a Luganskaja, venne impiegato dal Tenente Colonnello Biandrate per la sistemazione difen­siva di quella testa di ponte.

Sia i reparti che avevano ripiegato, sia quelli formati con i militari di reparti e corpi diversi giunti isolatamente e, per l'urgenza riuniti anche in reparti misti, dopo il riordino e anche dopo un sia pur breve riposo, si ripresero subito. Impiegati con i Battaglioni Pontieri (nei quali vi erano i reduci delle ope­razioni sul Dnjeper nel 1941 e quelli dei «Pontieri Fanti» che avevano valorosamente combattuto col Gruppo Tattico «Musinu» a Sslawjanka e a Petrowka nel gennaio-febbraio 1942) col­laborarono efficacemente per il rafforzamento delle posizioni, con duro, estenuante lavoro a causa del terreno gelato e delle avverse condizioni del clima.

Dettero così prova che era ancora vivo in loro lo spirito da cui erano animati pochi giorni prima, quando avevano così valorosamente e tenacemente combattuto.

Furono perciò impiegati anch'essi per la difesa della testa di ponte, unitamente alle valorose compagnie dei pontieri che, come è stato accennato, si erano già precedentemente distinte, quando furono impiegate come reparti di linea.

 

Il Generale Dupont, già comandante della valorosa Divisione. «Ravenna» e in quel momento comandante della Piazza di Woroschilowgrad, allo scopo di potenziare la difesa della testa di ponte di Luganskaja, inviò a Luganskaja 4 mitragliere da 20 mm e un cannone tedesco da 152 ad affusto rigido, reperiti nella Piazza anzidetta, armi che vennero subito opportunamente piazzate.

Il Generale Dupont, inoltre, affidò il Comando della difesa della testa di ponte al Colonnello Biandrate.

Le truppe poste a difesa della testa di ponte di Luganskaja dettero prova di impegno e di operosità nell'organizzare e con­solidare con duro e tenace lavoro, a causa del terreno gelato e delle condizioni del clima, la difesa di quelle posizioni, presidiandole dal 19 al 30 dicembre, con elevato spirito com­battivo e fermezza.

Il loro comportamento fu esemplare, anche se non parteci­parono a fatti d'arme di rilievo. Queste truppe furono sempre disciplinate, serene, vigili e pronte a combattere il nemico se questi avesse attaccato per forzare il Donetz.

Difatti nella notte di Natale 1942, respinsero prontamente pattuglie russe che le avevano attaccate.

 

 

Il 30 dicembre 1942 la difesa della testa di ponte fu assunta dal Reggimento «Lupi di Toscana» [?] e da un Battaglione di Fan­teria germanico. I reparti Pontieri che dovevano rimpatriare ri­presero la marcia di ripiegamento verso Dniepropetrowsk.

Al Colonnello Biandrate per il suo comportamento, per l'ope­ra svolta nelle sopramenzionate circostanze, distinguendosi per valore e per illuminata iniziativa, venne concessa la Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia (ora O. M. d'Italia).

Al Capitano Angelo Crupi venne tributato l'encomio so­lenne dal Comandante dell'8ª Armata.

Al Capitano Ubaldo Fonte Basso per il suo comportamento e l'opera svolta per la difesa della testa di ponte venne tri­butato un encomio solenne.

 

 

Per il valoroso comportamento del II Battaglione Pontieri furono concesse sul campo ai militari del detto Battaglione le seguenti ricompense al Valor Militare:

 

 

. Ufficiali: 3 medaglie di bronzo, 2 croci di guerra;

. Sottufficiali: 2 medaglie di bronzo;

. Pontieri: 1 medaglia d'argento, 1 croce di guerra.

 

 

Altre proposte di concessioni di ricompense al valor mili­tare vennero successivamente inoltrate al Ministero.

Il II Battaglione Pontieri raggiunse Pantelejmonowka dove, con altri reparti, venne impiegato per caricare sui treni in par­tenza verso l'ovest i materiali più importanti dell'Intendenza dell'8ª Armata.

Potè così spedire in Patria i materiali di equipaggio o di dotazione che aveva potuto portare al seguito.

Terminate dette operazioni si trasferì con mezzi propri a Dnjepropetrowsk, trasportando anche i Pontieri della 2ª Com­pagnia del I Battaglione.

Proseguì poi per Gomel' dove giunse il 25 febbraio. Con gli autocarri di dotazione effettuò il trasporto a Gomel' di alcuni reparti della Divisione Ravenna, del Genio di Armata, del IX e del X Battaglione Ferrovieri, che dovevano essere rimpa­triati.

Espletato tale incarico venne rimpatriato, rientrando in Italia il 23 marzo 1943.

 

 

IX Battaglione Pontieri

 

Quando venne impartito l'ordine di ripiegamento, e cioè il 19 dicembre 1942, la situazione del IX Battaglione Pontieri, come si è visto, era la seguente:

 

 

  • Comando del Battaglione col maggiore Cavalli, nuovo giunto, a Kantemirowka a disposizione del Comando del­l'8ª Armata;

 

  • 21ª Compagnia Pontieri a Luganskaja, in servizio al II Battaglione Pontieri;

 

  • 22ª Compagnia Pontieri alle dipendenze della Divisione Pasubio presso il Don nella zona di Bogutschar;

 

  • 23ª Compagnia Pontieri a disposizione del II Corpo d'Ar­mata schierato sul Don.

 

 

Le Compagnie, come si è detto, avevano già effettuato lo scambio dei Pontieri che dovevano essere rimpatriati per av­vicendamento, con gli elementi giunti dall'Italia per sostituirli.

La dislocazione delle anzidette Compagnie, la loro dipenden­za da Grandi Unità differenti e il rapido succedersi degli avveni­menti, non consentirono alle Compagnie stesse di riunirsi al Comando di Battaglione. Pertanto esse iniziarono il ripiega­mento con le Grandi Unità cui erano assegnate.

 

La 21ª Compagnia, dislocata a Luganskaja in rinforzo al I Btg. Pontieri, il mattino del 16 dicembre (come è stato prima accennato parlando del detto I Btg.), ricevuti i complementi provvide subito alla sostituzione dei pontieri anziani con i quali venne costituita la 58ª Compagnia Bis, della quale assunse il comando il Capitano Fonte Basso che pure doveva essere av­vicendato.

Il Comando della 21ª Compagnia Pontieri fu quindi assunto dal Capitano Ferdinando Tempesti, che comandava la Compagnia complementi.

La sera dello stesso giorno 16, la 21ª Compagnia ebbe l'ordine di trasferirsi a Millerowo per essere impiegata nella difesa di quella località e iniziò il movimento unendosi a reparti di altre armi (fra i quali anche alcuni di complementi giunti dall'Italia per sostituire i militari che dovevano essere avvicendati).

 

 

Vi era pure il II Battaglione Ferrovieri giunto da pochi giorni dal­l'Italia. La colonna fu spezzata dall'attacco di carri armati russi e di conseguenza parte di essa non potè raggiungere Millerowo.

Fra i reparti che non poterono raggiungere tale località vi era la 21ª Compagnia Pontieri.

I carri armati russi effettuarono continue puntate contro i reparti dell'anzidetta colonna cagionando sacche che cercavano poi di eliminare, producendo perdite e il frammischiamento fra i reparti stessi.

Il Capitano Tempesti, con gli elementi della propria Com­pagnia che aveva potuto raccogliere e col resto della colonna ripiegò su Luganskaja, dove giunsero il 19 dicembre.

Il 23 furono fatti proseguire per Woroschilowgrad dove vennero anche inviati militari di varie armi giunti isolatamente dalla zona di Millerowo.

A Woroschilowgrad il Capitano Tempesti, con gli elementi della 21ª Compagnia rimastigli, si unì al Comando del IX Btg. Pontieri, retto dal Maggiore Cavalli.

 

 

La 22ª Compagnia Pontieri assegnata, come si è visto, al XXXV Corpo d'Armata e da questo posta alle dipendenze della Divisione Pasubio, venne impiegata in linea, dove combatté valorosamente. Ripiegò poi con la Divisione stessa.

Alla colonna si affiancarono poi anche il XXVI Battaglione Artieri e il X Battaglione Ferrovieri.

La Divisione ripiegò sostenendo duri combattimenti e dopo otto giorni rimase accerchiata nella sacca di Certkowo.

Resistette ai bombardamenti e ai ripetuti attacchi nemici e partecipò, combattendo valorosamente, all'attacco che le forze rimaste chiuse nella sacca sferrarono riuscendo, dopo 13 giorni, a rompere l'accerchiamento.

La 22ª Compagnia Pontieri si distinse per il suo spiccato valore e spirito di sacrificio.

 

 

Per il valoroso comportamento tenuto dalla Compagnia, che subì perdite rilevanti, fra le quali tutti gli ufficiali, venne concessa, la Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione...

 

 

ALLA BANDIERA DEL I REGGIMENTO GENIO PONTIERI [per la 22ª Compagnia Pontieri]

 

Ha partecipato alla Campagna al Fronte Orientale (Russia) col Corpo di Spedizione (C.S.I.R.) e, poi, con l'8ª Armata.

Ha efficacemente contribuito all'avanzata con la costruzione di varie ed importanti opere d'arte. Durante la battaglia difen­siva invernale ha difeso strenuamente, sulla prima linea, le po­sizioni affidatele, resistendo fino all'estremo limite del sacrificio finché, accerchiata da preponderanti forze nemiche, venne, dopo strenua e disperata resistenza, quasi completamente distrutta.

Fronte del Don, 17-19 dicembre 1942. B.U. 1948, disp. 5 pag. 549.

 

 

La 23ª Compagnia Pontieri, per ordine del Comando del II Corpo d'Armata, cui era assegnata, la sera del 16 dicembre, fu inviata a Wessely, a disposizione del XV Battaglione Artieri, già in linea. Nelle prime ore del giorno seguente raggiunse Krosny, ma non riuscì a proseguire a causa dell'intenso movimento e del frammischiamento dei reparti che ripiegavano dal Don.

Si appoggiò quindi al Comando della Divisione Ravenna, a Taly, partecipando per due giorni ai combattimenti per la difesa di quell'abitato. Ripiegò poi con le truppe di quel presidio, dopo aver assolto, con esse, il compito di arrestare temporaneamente l'avversario.

 

 

 


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