Salve Ezio, intanto grazie della foto, che ho provveduto ad inserire nella scheda del tuo zio. Immagino tu abbia già preso visione di questa , alla voce "Ricerche-ricerca nell'elenco dei caduti- , dove appunto è confermata l'appartenenza alla divisione di Fanteria Vicenza e la successiva scomparsa al 31 gennaio 1943. Purtroppo lo zio Ezio era, e rimane un disperso, come migliaia della stessa divisione, chiamata anche "divisione fantasma" per le ingenti perdite subite. Puoi trovare su internet diversi link che trattano della Vicenza, e del suo percorso in Russia, in modo più dettagliato , anche qui nel sito, se clicchi alla voce bibliografia e impostando il nome della divisione, puoi trovare diversi libri e memorie che ne parlano. Considera che era una divisione di Fanteria e che fu inviata al Fronte orientale priva di artiglieria in quanto destinata a protezione delle retrovie, a ridosso delle divisioni del Corpo d'Armata Alpino. Quindi inizialmente fu impegnata in azioni anti-partigiane e di ordine, poi verso la metà di dicembre, in seguito allo scoppio della controffensiva russa, operazione "Piccolo Saturno", fu spostata sulla linea del fronte, lungo il Don, al posto della divisione Julia, a sua volta spostata nel settore delle Fanterie, oltre il Kalitva, affluente del Don, a sostituire la Cosseria, in condizioni disperate, dopo gli attacchi dei giorni precedenti. Quando ebbe inizio la ritirata nel settore del Corpo Alpino, dal 19 gennaio 1943, anche lo zio Ezio avrà intrapreso il percorso verso ovest, superando ulteriori e cruenti combattimenti. La data di dispersione, 31 gennaio, ci fa pensare che lui sia rimasto colpito proprio prima di uscire dalla sacca, o nel punto dello sfondamento , in zona Valuiki, dove il 27 gennaio 1943 , le truppe supestiti giunsero inconsapevoli che già i russi li stavano aspettando. Ci fu una carneficina, fra caduti e catturati. Si sa che alcuni elementi confluirono nel percorso della Tridentina, verso Nikolajevka, ma noi non sapremo mai quale abbia intrapreso lo zio Ezio. Comunque farebbe poca differenza, le due località non sono molto distanti, anche pensando che lo zio abbia avuto sepoltura in una fossa comune, da parte della popolazione locale. Anche la data di dispersione è molto probabilmente una data simbolica, assegnata dal Ministero, probabilmente riferita al giorno in cui fu effettuato un appello, al quale Ezio, come centinaia di altri, non ha risposto.