Eccomi.
Mi scuso, ma il già pochissimo tempo che ormai riesco a dedicare a questo forum si è ulteriormente ridotto, causa problemi di salute di mio suocero.
Come prima cosa, bravissimo, Andrea!
L'errore nel cognome deriva non da un'erronea trascrizione a livello dell'elenco caduti e dispersi del sito U.N.I.R.R., ma è a monte... infatti la banca dati del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti - da cui è desunto l'elenco di questo sito - indica
Trozzo Aldo, nato il 13.02.1910 a Chioggia, disperso il 2 gennaio 1943.
Vittoria può controllare, se lo desidera, cliccando sul link seguente:
www.difesa.it/Il_Ministro/ONORCADUTI/Pagine/Amministrativo.aspx
Intanto mi è sembrato importante correggere la grafia del cognome nell'elenco U.N.I.R.R., ma presumo che Vittoria dovrà segnalare la cosa agli enti preposti. Non sono ferratissima a livello burocratico, ma suppongo che un certificato/atto di nascita a nome di Aldo sarà necessario per comprovare la richiesta di modifiche.
A questo punto, se secondo Mindifesa il prozio Aldo si chiamava
Trozzo, può essere che esista un Verbale di Irreperibilità con il cognome sbagliato. Suggerisco di rivolgersi al già menzionato Commissariato Generale (nel link che ho indicato poche righe sopra vi sono le modalità per contattare tale ente del Ministero della Difesa).
Lo stesso ragionamento può essere applicato per interpellare (come avevo scritto) l'Archivio di Stato di Verona al fine di ottenere copia del Foglio Matricolare: meglio specificare bene questo aspetto del cognome errato.
A dire il vero, poiché Aldo era un ufficiale, dovrebbe esistere anche uno Stato di Servizio a suo nome.
So che per ottenerne copia le attese possono essere molto lunghe.
Nella
Guida per le ricerche disponibile in questo sito legga comunque la sezione dedicata a
Uffici Documentali e Persomil.
Ora veniamo all'aspetto più delicato e sofferto: Aldo risulta disperso e l'esperienza ci insegna che, purtroppo, è molto difficile - per non dire impossibile - recuperare i resti di un disperso al Fronte Russo, affinché possano riposare in Italia.
Tuttavia lei ha citato una testimonianza importante, nel suo primo commento: qualcuno ha riferito alla vostra famiglia dettagli significativi sulle cause che potrebbero avere portato alla morte di Aldo.
Nel rivolgersi al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti chieda espressamente se presso l'Albo d'Oro è conservata una dichiarazione testimoniale relativa al capitano Aldo Tiozzo/Trozzo.
Purtroppo non è detto che chi all'epoca parlò con la vostra famiglia avesse verbalizzato in modo ufficiale tale dichiarazione, quindi può essere che non ne sia rimasta traccia alcuna.
Prima dei saluti, due parole sull'8° Reggimento Artiglieria: era in organico alla Divisione Pasubio, e al Fronte Russo sin dall'estate 1941 (ricordiamo che la Pasubio - insieme alle Divisioni Celere e Torino, più svariati altri reparti - era una delle Grandi Unità del Corpo di Spedizione Italiano in Russia, C.S.I.R.).
Sintetizzare l'operato del Reggimento al Fronte Orientale non è semplice, ma forse le farà piacere leggere l'intervista a Enzo Luongo, allora giovane ufficiale dell'8° Reggimento. Ecco il link per aprire la pagina:
www.unirr.it/testimonianze/185-intervista-a-enzo-luongo
Purtroppo l'ingegner Luongo è deceduto l'estate scorsa.
Patrizia