Buongiorno, Carla.
Per motivi familiari non riesco più a occuparmi di questo forum, ma stavolta farò un'eccezione poiché nel libro di Carmelo Catanoso e Agostino Uberti -
La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943) - ho trovato un accenno al capitano Amedeo Peirone, classe 1899 (che sembra poi essere morto in prigionia).
Facciamo un passo indietro.
Il 104° Reggimento di Marcia (con i complementi destinati alla Divisione Cuneense), secondo il volume suddetto era partito da Garessio il 27.12.42 ed era giunto a Rossoš' (sede del Comando di Corpo d'Armata alpino) il 10.01.43.
Il Reggimento comprendeva il I e il II Battaglione Complementi.
Del I Battaglione complementi (tenente colonnello Scippacercola) erano parte le Compagnie 601ª, 602ª, 604ª e la 401ª Compagnia Armi Accompagnamento di suo padre (agli ordini del capitano Peirone).
A seguito dell'attacco sovietico alla città di Rossoš' (15 gennaio '43), il I Battaglione fu subito messo a disposizione del Comando Piazza per concorrere alla difesa della città.
Nello specifico, la 604ª e la 401ª Compagnia vennero inviate in località Geflugelz per sostituirvi il personale delle salmerie del 1° Reggimento alpini.
Durante la giornata del 15 gennaio il tenente colonnello Scippacercola riuscì a mantenere i contatti con le due Compagnie summenzionate.
Ma all'alba del 16 gennaio gli scontri ripresero ancora più violenti.
L'ufficiale inviò pattuglie per sincerarsi della situazione a Geflugelz ma non ne ebbe più notizie e da quel momento non seppe quale destino era toccato agli alpini delle due Compagnie.
Da sottolineare che l'attacco sovietico era supportato da carri armati, mentre in città non erano disponibili artiglierie pesanti per contrastare l'azione avversaria.
Tutti gli uomini presenti combatterono come leoni, ma ogni sforzo fu inutile e la città - 16 gennaio '43 - cadde in mano sovietica, dopo che il Comando di Corpo d'Armata alpino era riuscito a ripiegare a Podgornoe.
Per completezza e correttezza aggiungo che anche il II Battaglione Complementi fu impiegato a Rossoš' e venne disperso dai ripetuti attacchi dell'Armata Rossa il 16 gennaio.
In riferimento, nello specifico, agli eventi che coinvolsero il I Battaglione Complementi (e la Compagnia di suo padre) un gruppetto di alpini - insieme al tenente colonnello Scippacercola - fu raccolto da don Rinaldo Trappo (cappellano militare del I Btg. complementi) e guidato verso Popovka-Podgornoe.
Da lì questi superstiti seguirono l'itinerario della Divisione Tridentina.
Secondo il volume Catanoso-Uberti uscirono dalla sacca 46 uomini del I Battaglione complementi (fra essi, dunque, suo padre Eugenio).
Immagino abbia già letto il libro relativo a Don Rinaldo Trappo. Scritto da Mario Tonini, si intitola
Don Rinaldo Trappo: uomo, alpino e prete.
In caso non conosca il volume, segnalo che è disponibile nel sito della casa editrice Susalibri:
www.susalibri.it/prodotto/rinaldo-trappo/
Cordiali saluti.
Patrizia
P.S.
La data di arrivo in territorio russo che lei menziona (23 gennaio 1943) immagino sia desunta dal Foglio Matricolare.
In merito non so fornirle spiegazioni, poiché il libro Catanoso/Uberti come abbiamo visto cita altre date (e cmq - in riferimento al 23 gennaio - gli uomini del I Battaglione Complementi avevano già lasciato Rossoš' da sette giorni, e l'intero Corpo d'Armata alpino era in marcia verso ovest dal 17 gennaio).