Salve, Matteo.
Ho dato uno sguardo al Verbale di Irreperibilità.
Nikitovka, in ambito-ripiegamento, viene citata anche da Carlo Vicentini... anche se mi sembra di ricordare che, al momento della cattura, il gruppetto del Plotone Comando (agli ordini dello stesso Vicentini) si trovasse più verso Varvarovka.
Allego una cartina, desunta da mappe dell'epoca in cirillico (e sottolineo che la Nikitovka in questione era ed è in territorio propriamente russo e non in Ucraina, dove a quanto pare vi era un'altra località omonima).
Segnalo, inoltre, che il Battaglione Monte Cervino non includeva una Compagnia Comando, ma solo un Plotone Comando... questo ci porta a ipotizzare che Lorenzo Scandella fosse proprio nel reparto comandato da Carlo Vicentini. Peccato che lui non ci sia più.
Avrebbe potuto, forse, dirci qualcosa... perché credo che il plotone suddetto includesse un numero abbastanza limitato di alpini e quindi penso che il comandante li conoscesse tutti.
Riguardo alla frase presente nella risposta fornitale (mi riferisco alla possibilità che i resti di Lorenzo - non identificati - si trovino a Cargnacco), è una formula un po' standard (mi spiace) che il Commissariato Generale utilizza nel relazionarsi con i congiunti dei dispersi al Fronte Russo.
Ciò non esclude che in effetti i resti di Lorenzo possano trovarsi nella cripta del Tempio Sacrario di Cargnacco.
In merito alle lapidi commemorative presenti sul piazzale antistante il Tempio Sacrario, ora non rammento se ve ne sia una specifica sul Battaglione Monte Cervino.
Di certo sono menzionate le dieci Divisioni, ma a livello di Battaglione temo proprio non si sia arrivati... altrimenti le lapidi sarebbero state molte, anche se è vero che il Monte Cervino era un'Unità particolare.
Cordiali saluti.
Patrizia
P.S.
Osvaldo Bartolomei ha qualche acciacco, visti i suoi 98 anni. Non lo sento da maggio.
Si emoziona abbastanza, riandando a quei giorni, e so che di recente - nel timore di non ricordare più bene come un tempo e di fare, a suo parere, brutta figura - è un po' restio a parlare con chi non conosce.
Proverò a sondarlo e le farò sapere.