× Richieste di aiuto nelle ricerche

Quartier Generale del XXXV Corpo d'Armata

29/12/2013 10:52 #1 da dario
Buongiorno e buon lavoro
vi chiedo aiuto nella ricerca di qualsivoglia documentazione su mio nonno Capitano Antonio Borruto, nato a bagnara calabra nel 07/03/1901 e deceduto il 25/12/1942. Appartenza corpo: Q. G. di C. d'ARMATA. Io vivo a Milano, dove penso ci sia una vostra sede.
Vi puo' aiutare una notizia: mio nonno quando e' morto era in auto con il Generale Zingales.
Grazie

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29/12/2013 12:14 - 07/11/2017 17:07 #2 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Quartier Generale del XXXV Corpo d'Armata
Buongiorno, Dario.

Innanzitutto grazie per averci contattato. Confermo che a Milano esiste una Sezione U.N.I.R.R.; inoltre, presso lo stesso indirizzo di Via Monti n. 59, ha sede anche la Presidenza Nazionale.

Veniamo a nonno Antonio. Il dettaglio che fornisci è importante. Non sono riuscita a trovare molto, però.

Come probabilmente sai già, le prime a essere investite dall'attacco sovietico furono le Divisioni di Fanteria.
Siccome citi il generale ZIngales, significa che tuo nonno era assegnato al Quartier Generale del XXXV Corpo d'Armata che, al momento della ritirata, comprendeva la Divisione Pasubio e la 298ª Divisione tedesca.

Altra cosa da tenere presente sono i diversi itinerari di ripiegamento percorsi dalle Divisioni di Fanteria italiane: vennero a formarsi - anche di questo sarai di sicuro a conoscenza - due blocchi principali, denominati Blocco Nord e Blocco Sud.

Le informazioni che seguono sono tratte da Le operazioni delle Unità italiane al Fronte Russo (1941-1943), volume curato dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito.

Nel Blocco Sud venne a costituirsi un reggimento di formazione, il Reggimento Mazzocchi (dal nome del Comandante il 79° Reggimento Fanteria della Divisione Pasubio, che assunse il comando di tale reggimento di formazione).
Il Reggimento Mazzocchi era formato da tre Battaglioni:

il Battaglione Pasubio, comprendente elementi del 79° Rgt. Fanteria e altri reparti delle Divisioni Torino, Ravenna e Celere, nonché del Comando del XXXV Corpo d'Armata e di altre unità e servizi;

il II Battaglione Celere (eccetto il 6° Reggimento Bersaglieri, che andrà poi a formare la Colonna Carloni), formato da altri reparti delle Divisioni Torino, Celere e - di nuovo - del Comando del XXXV Corpo d'Armata, più altre unità e servizi;

il III Battaglione Sfozesca, con le truppe appiedate dell'omonima Divisione, che non erano riuscite a inquadrarsi negli originari reggimenti di appartenenza.

I tre battaglioni erano formati da Compagnie (ognuna suddivisa in tre plotoni) in cui si fece distinzione tra chi era ancora fornito dell'armamento individuale e chi invece ne era ormai sprovvisto.

L'itinerario seguito toccò Nižne Astachof (22 dicembre) e Annevskij (23 dicembre).
Alle cinque del 24 dicembre la colonna si mise in marcia verso Krasnojarovka, che venne occupata alle ore 20.00 dal 6° Reggimento Bersaglieri, dopo averne scacciato le forze avversarie.
La marcia della colonna terminò alle cinque della mattina di Natale.
Si sostò. Si incendiarono gli automezzi ormai inservibili, dopo avere recuperato dai serbatoi lo scarsissimo carburante, destinato ai mezzi che trainavano i pochi pezzi d'artiglieria o trasportavano feriti e congelati.

La tappa successiva sarebbe dovuta essere Nižne Patmos, ma giunse notizia che l'itinerario era sbarrato dai Sovietici. Era necessaria, quindi, una manovra aggirante a est.
Si riprese la marcia il 26 dicembre, alle tre del mattino.
Verso mezzogiorno aerei tedeschi bombardarono per sbaglio la colonna.
Alle 15.00, dopo due ore di combattimento, fu occupata Nižne Petrovskij.

Nei giorni successivi, altre tappe, altri combattimenti, altri attacchi in coda e sui fianchi della colonna, altri sacrifici obbligati dei pochi automezzi, per l'esaurirsi del carburante.

A mezzanotte del 28 dicembre 1942 i superstiti raggiunsero le linee tedesche, dopo una tappa terribile di 75 chilometri senza soste intermedie, fuori dalle piste, in condizioni climatiche drammatiche.

Raggiunta Forštadt il 3 gennaio 1943, località sul fiume Donez, i resti dei reparti vennero trasportati per ferrovia a Rikovo, dove si raccolsero il 5 gennaio.

La circostanza in cui tuo nonno morì è certamente singolare. Nella banca-dati risulta essere deceduto a Krasnojarovka, dove - come riferisce USSME - vi furono scontri per occupare la località. Anche la ripresa del movimento fu ostacolata da forze sovietiche.
Si può ipotizzare che nonno Antonio morì in quelle circostanze. Chissà...

Il consiglio, qualora non l'aveste già fatto, è di rivolgervi all'Albo d'Oro. Potrebbero esservi testimonianze verbalizzate riguardanti il nonno.
Clicca su Ricerche --> Guida per le ricerche di militari e troverai i riferimenti per mettersi in contatto con gli uffici dell'Albo d'Oro.
Se decidi di scrivere una mail, ti suggerisco di compilare il modulo apposito di richiesta e di allegarlo, unitamente alla scansione di un tuo documento di identità.

Rimaniamo a tua disposizione per qualsiasi altro chiarimento.
Con i migliori saluti.

Patrizia

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29/12/2013 13:04 #3 da dario
Risposta da dario al topic Quartier Generale del XXXV Corpo d'Armata
chiedo scusa non voglio stancarvi, ne ingolfare il forum, ma mi sovviene un'ulteriore dettaglio, come dicevo mio nonno Antonio Borruto - Bagnara Calabra era in auto con il Generale Zingales, quando un aereo prese di mira l'auto e' sventalgio con la propria mitragliatrice, mio nonno si accorse che un proiettile avrebbe colpito a morte il corpo del generale Zingales e eroicamente gli fece scudo con il propio corpo (io conosco questa versione dei fatti), ritengo che fu' data hai supersditi una medaglia, ma anche i superstiti non ci sono piu'. Ricerco articoli che parlano di questo, ho fatto una ricerca in proposito, ma niente, chissa se c'e' qualche annuncio radio (radio londra)?

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29/12/2013 13:32 #4 da Pierantonio Segato
Risposta da Pierantonio Segato al topic Quartier Generale del XXXV Corpo d'Armata
Ho verificato nel nostro datatbase, ed effettivamente risulta che a suo nonno Antonio Borruto fu conferita una medaglia d'argento al valore militare. Altro non so dirle.
Ringraziano per il messaggio: dario

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29/12/2013 19:53 #5 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Quartier Generale del XXXV Corpo d'Armata
Segnalo, da parte di Maurizio Comunello, che nel libro di Giuseppe Perin - Russia, 11 dicembre 1942 - In attesa della disfatta - Parlano i protagonisti - è inclusa la testimonianza dell'allora sottotenente Paolo Resta. In tale testimonianza viene citato anche l'episodio in cui morì il capitano Antonio Borruto.

Sono poche righe, ma è importante sottolineare che il sottotenente Resta fu testimone oculare dei fatti. Temo, però, che sia già deceduto (di questo chiedo conferma, se ne è al corrente, a Maurizio Comunello).
Resta racconta che il capitano Borruto fu da lui trasportato in un'isba, dove erano presenti un certo tenente Masini di Genova e i suoi uomini.

Il volume è di Gino Rossato Editore .

Altro non so aggiungere. Mi spiace.

Patrizia Marchesini

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29/12/2013 21:49 #6 da Maurizio Comunello
Risposta da Maurizio Comunello al topic Quartier Generale del XXXV Corpo d'Armata
Allora.
Confermo che il (Conte) Sottotenente Paolo RESTA è morto alcuni anni fa a Roma.
Lui era lì in Russia ed ha visto tutto l'accaduto.
Maurizio

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