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Fronte Russo- Arretramento div. Torino

07/12/2016 00:41 - 11/12/2016 22:03 #7 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Fronte Russo- Arretramento div. Torino
Eccomi.

Ho trovato alcuni accenni nel libro USSME sui Servizi Logistici delle Unità italiane al Fronte Russo.

Mal'čevskaja vi dice qualcosa?

Andiamo con ordine.
Il 1° agosto 1942 vennero costituiti due nuovi centri logistici avanzati, uno a Kantemirovka e uno a Millerovo. In quest'ultima città aveva sede anche la Tappa Speciale n. 303. (Pagina 174 del volume sui Servizi Logistici)
Altri centri importanti furono poi dislocati a Čertkovo e a Rossoš', rispettivamente a fine agosto e inizio settembre 1942.

Mal'čevskaja si trovava poco a nord di Millerovo (da cui dipendeva), sulla linea Millerovo - Starobel'sk, ed era "la sede più idonea per collegarsi con la città di Vorošilovgrad, sede dell'Intendenza e principale base logistica dell'8ª Armata. In quella stazione venivano scaricati i treni che trasportavano i feriti dagli stabilimenti sanitari avanzati alla base ospedaliera di Vorošilovgrad."
(Pagina 35)





A Mal'čevskaja si trovavano due depositi di munizioni, di cui uno era dislocato in tende e baracche (pagina 90), che vennero abbandonati (secondo quanto si legge a pagina 93) il 20 dicembre, su ordine del comandante stesso del centro logistico di Mal'čevskaja.
Nella medesima località, sin dall'estate precedente, erano stati impiantati uffici del Genio, che rifornivano le Grandi Unità del XXXV Corpo d'Armata con materiale che proveniva dalle retrovie. (Pagina 105).
Tali centri di distribuzione del Genio rimasero operativi - a pieno ritmo - sino all'inverno 1942. (Pagina 110).

A pagina 68 si evidenzia che il personale del Servizio di Commissariato di Mal'čevskaja dovette affrontare un lavoro molto pesante (lo stesso fu per Čertkovo), per gli attacchi terrestri e aerei dell'avversario.

A pagina 111 si dice che uffici di Millerovo e la frazione di Mal'čevskaja (sempre per quanto riguarda il Genio) ripiegarono il 24 dicembre.

Millerovo venne accerchiata il 27 dicembre e il presidio che vi si organizzò a difesa fu rifornito per via aerea.
Il 15 gennaio 1943 i reparti assediati a Millerovo riuscirono a spezzare il blocco (pagina 93).

Occorre sottolineare che, dall'estate 1942, l'Intendenza d'Armata ricevette dagli alleati tedeschi un certo numero di prigionieri, da adibire a lavori di manovalanza nelle basi arretrate.
Sembra che a Mal'čevskaja (pagina 192) funzionasse un vero e proprio campo che aveva disponibilità per un numero massimo di quattrocento prigionieri di guerra. Il volume parla di lavori di adattamento dei locali e di dotazione di servizi da fornire a tali prigionieri, ma non aggiunge altro.

A pagina 221, per quanto riguarda il Servizio Legnami, si menziona la località di Zusinovka (la trascrivo tale e quale... mai sentita nominare); era nei pressi di Millerovo e vi aveva sede un plotone della 91ª Compagnia Lavoratori Forestali (Milizia Nazionale Forestale).
Il compito del plotone era quello di rifornire di legname da lavoro e di legna da ardere il XXXV Corpo d'Armata --> taglio di boschi assegnati dalle autorità germaniche.
A pagina 223 si specifica che il Servizio Legnami fu poi costretto - ovvio - a interrompere la propria attività, causa l'evolversi della situazione sul Don...

Infine... in merito al dopo-Popovka, ecco un passaggio desunto da Porta la vacca al toro, di Vittore Querèl.

A tarda sera [del 20 dicembre] la Torino sa che deve ripiegare verso Posnjakov.
Ormai non si tratta più di raggiungere in armi un qualsiasi fiume su cui bloccare il nemico.
E' necessario portarsi il più possibile verso ovest, non farsi chiudere nelle sacche, raggiungere la zona di resistenza in cui i reparti germanici di seconda schiera stanno preparando una nuova linea di difesa.
Il movimento della Torino da Popovka verso Posnjakov si inizia con un preciso ordine. A Popovka la divisione si è praticamente ricostituita, anche se molti dei suoi uomini sono stati messi fuori combattimento.
Il I Battaglione dell'81° e il III Battaglione dell'82° sono stati tra i più provati.
Eppure da questi reparti escono i migliori uomini allorché il Comando divisionale decide di costituire una Compagnia di arditi sciatori. In attesa che giunga a prenderne il comando il capitano Vincenzo Mancini (che non arriverà in tempo), anche lui dell'82°, il tenente napoletano Emanuele Garzilli - che già a Suchoj Donez era a capo di un plotone di sciatori - prende il comando di questa nuova formazione.
Garzilli aveva coraggiosamente combattuto sul Don assieme al III Battaglione, per tre volte era andato all'assalto delle formazioni nemiche con bombe a mano e baionetta, poi aveva fatto da punta avanzata nel ripiegamento verso Popovka.


Non mi sembra che in seguito si faccia più menzione di tale reparto di sciatori, del quale - a essere sincera - non mi ricordavo proprio.
Tale dettaglio riportato da Querèl sembra non trovare conferma: secondo Mindifesa, il tenente Emanuele Garzilli morì il 6 dicembre 1942.
L'elenco caduti e dispersi del sito U.N.I.R.R. lo denomina come noto (e non disperso, quindi dovrebbero essere abbastanza chiare le circostanze del suo decesso).
Mah...

Saluti.


Patrizia
Allegati:
Ringraziano per il messaggio: Andrea Riva

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10/12/2016 21:29 - 02/01/2017 20:25 #8 da Riccardo
Risposta da Riccardo al topic Fronte Russo- Arretramento div. Torino
A "Malcevskaja" ( molto probabilmente la stessa località indicata da Patrizia) stava il Comando Artiglieria d'Armata della 8ª Armata .
L'ho trovato in " apriti dura terra" , diario del marconista Mario Rapelli , ove dice che la località stava a 25 km da Millerowo.
Il marconista, rientrato nel '43, si sposterà a Scheptuchowka dove si trovava il comando del 9° Rgpt. A.A.
Ringraziano per il messaggio: Patrizia Marchesini

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