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Mio padre Bruno Merighi - 89° Reggimento Fanteria - Divisione Cosseria

05/03/2016 23:23 - 05/03/2016 23:30 #37 da Patrizia Marchesini
Ciao a tutti.

Innanzitutto devo ringraziare Ornella, Marco e Roberto per le loro parole.
E' bello rendersi conto che il nostro impegno è apprezzato.
Ora, tuttavia, stop ai complimenti :-) che - almeno per quanto mi riguarda - mi imbarazzano sempre un pochino, e torniamo al tema della discussione.

Sono grata anche a Bartolomeo: ben vengano i contributi di altri utenti del sito.
Del termine "parificato" (in relazione ai Fogli Matricolari) si era parlato in precedenza, e questo ulteriore chiarimento mi sembra molto efficace.

In quanto al nastrino bianco-azzurro, oltre al link fornito da Bartolomeo, mi sono permessa una semplice ricerca per immagini in google, inserendo come parametro Croce al Merito di Guerra, nastrino.
Come risultato sono emerse moltissime immagini di tale onorificenza e tutte presentano il medesimo nastrino.

Il XV Battaglione Artieri - composto dalle Compagnie 1ª, 2ª e 104ª - era alle dirette dipendenze del II Corpo d'Armata. L'ufficio di Posta Militare che Roberto indica (il numero 20) era quello che serviva il suddetto Corpo d'Armata che, come sappiamo, includeva - a livello di Grandi Unità - le Divisioni Cosseria, Ravenna e Sforzesca (quest'ultima venne poi assegnata ad altro Corparmata).

Possiamo ipotizzare, quindi, che i reparti del II Corpo d'Armata avessero seguito lo stesso itinerario, o comunque molto simile.

Il volume (a cura dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito) sulle operazioni delle Unità italiane al Fronte Orientale a pagina 196 parla del trasferimento dei reparti che avrebbero raggiunto il C.S.I.R., dando vita all'8ª Armata.

Tra gli Stati Maggiori centrali italiano e tedesco erano state convenute le modalità concernenti il trasporto ferroviario degli altri due Corpi d'Armata (nota di Patrizia --> i due Corparmata in questione erano il II e quello alpino), oltre che delle unità direttamente dipendenti dal Comando di Armata e di quelle dell'Intendenza, e regolata la composizione dei convogli e la loro successione nel tempo.
L'autorità germanica aveva, però, notificata a quella italiana l'itinerario ferroviario solo fino a Brest Litovsk. Il riserbo era motivato dal fatto che l'organizzazione ferroviaria dei territori occupati si riservava di determinare il successivo instradamento dei convogli a seconda della situazione del momento, tenuto ormai conto anche delle esigenze operative
.


Alcune note precisano il seguente itinerario:

Brennero, Innsbruck, Monaco di Baviera, Augusta, Norimberga, Halle, Kottbus, Sagan, Glogau, Lissa, Lietzmannstadt, Varsavia, Siedlce, Brest Litovsk.

E, dopo Brest Litovsk, in linea di massima questo fu il percorso:

Baranoviczi, Stolpcje, Minsk, Ossipovici, Shlobin, Gomel', Konotop, Sumy, Ahtyrka, Viri, e infine le stazioni a nord e a sud di Har'kov.

Un blocco di convogli ferroviari, che trasportarono Unità automobilistiche e motorizzate (in tutto circa 2.500 automezzi), raggiunse - invece -Troppau, in Slesia. Da lì i reparti avrebbero proseguito per via ordinaria - cioè su strada - per circa 1.500 chilometri, fino all'Ucraina.

Così continua il volume...

Soltanto quando i primi convogli erano partiti dall'Italia, all'inizio della seconda settimana di giugno [1942], su insistenti richieste dell'Intendenza che si stava preparando a funzionare a servizio dell'8ª Armata, i Comandi tedeschi comunicarono che il II Corpo d'Armata - con le truppe e i Servizi d'Armata - sarebbe stato scaricato nella zona a sud-ovest di Har'kov, situata a circa 240 chilometri in linea d'aria a nord di Stalino e - quindi - completamente staccata dalla zona di operazioni del C.S.I.R.. [...]

Tra il 17 giugno e il 7 luglio, frattanto, affluiva nella zona di Har'kov una rilevante frazione del II Corpo d'Armata: il Comando, con la quasi totalità dei reparti direttamente dipendenti (11.000 uomini su 13.000) --> (nota di Patrizia: fra questi, con ogni probabilità, anche Alfio Cavallini), l'intera Divisione Ravenna (13.000 uomini), circa metà della Divisione Sforzesca (6.000 uomini su 13.000). In complesso 30.000 uomini dei 52.000 costituenti il Corpo d'Armata.


Quest'ultimo brano si trova a pagina 197.
Non viene menzionata, come avrete notato, la Divisione Cosseria, che ritengo fosse ancora in viaggio... così come altri reparti del II Corpo d'Armata.

Mi fermo qui.

Un saluto cordiale.

Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Ornella Mattarini, robro

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06/03/2016 07:38 #38 da Ornella Mattarini
Cio Patrizia

La Cosseria non é nominata perchè partita il 4 Luglio da Ventimiglia, perciò ancora in viaggio. Arrivano a Nova Gorlovka verso la fine di Luglio. Non ho trovato date precise dell'arrivo.
Quanto ai percorsi sono tutti simili per quanto riguarda le grandi città...per esempio passano tutti da Varsavia.
Il percorso scritto nel foglietto somiglia un po a quello di Marchese (Quelli del mulino del Don) partito da Ventimiglia il 4 Luglio.
In Italia é completamente diverso,, ma differisce anche da quello di Scarpel, pur essendo partiti entrambi lo stesso giorno e dalla stessa stazione.
Dal Brennero in poi cita Insbruch, Monaco, Augusta, Lipsia, Lodz, Varsavia, Minsk, Gomel, Karkov, ma tutti gli altri paesi tra una località e l'altra sono diversi. Ma tutti i percorsi che ho trovato io differiscono in qualche località.
Penso che la differenza sia dovuta intanto alla data di partenza, che è in giugno invece che luglio, e anche e soprattutto dal fatto che le linee ferroviarie subivano bombardamenti e, in ultimo, saranno state intasate dai convogli diretti in Russia, perciò costrette a scegliere percorsi leggermente diversi a seconda della loro velocità, per esempio. Una tradotta più leggera sarà stata più veloce e in qualche punto, dove possibile, superava un'altro convoglio più lento e pesante, facendo delle deviazioni.
Ringraziano per il messaggio: robro

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06/03/2016 17:38 #39 da Patrizia Marchesini

Cio Patrizia

[...]
Quanto ai percorsi sono tutti simili per quanto riguarda le grandi città...per esempio passano tutti da Varsavia.
[...] Ma tutti i percorsi che ho trovato io differiscono in qualche località.
Penso che la differenza sia dovuta [...] anche e soprattutto dal fatto che le linee ferroviarie subivano bombardamenti e, in ultimo, saranno state intasate dai convogli diretti in Russia, perciò costrette a scegliere percorsi leggermente diversi a seconda della loro velocità, per esempio. Una tradotta più leggera sarà stata più veloce e in qualche punto, dove possibile, superava un'altro convoglio più lento e pesante, facendo delle deviazioni.


Ciao, Ornella.

Quanto scrivi trova sostanziale conferma nelle righe che avevo riportato, prese dal libro a cura USSME.
Senza dubbio gli itinerari seguiti furono piuttosto simili e - per quanto riguarda la sosta nelle città principali - credo non vi furono grosse differenze.
Ma come tu dici - e come lasciano intuire i curatori del volume dell'Ufficio Storico - è evidente che piccole modifiche contingenti si verificarono. Un attacco partigiano, i binari divelti, stazioni intasate per il passaggio dei convogli furono di certo motivo di percorsi leggermente diversificati.

La località di Merefa, a sud-ovest di Har'kov (che troviamo nella scansione proposta da Roberto), è menzionata anche nel libro La milizia del Duce muore sul Don, di Paolo Zanlucchi. Vi giunse, il 1° luglio 1942, il Gruppo Battaglioni Valle Scrivia, che insieme al Gruppo Battaglioni Leonessa costituiva il Raggruppamento CC.NN. 23 Marzo, alle dipendenze dirette del II Corpo d'Armata.

Buona serata.


Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Ornella Mattarini, robro

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07/03/2016 06:42 #40 da Ornella Mattarini
Sì. Da Merefa sono passati sia il gruppo di Marchese che quello di Nevio Rosso durante la ritirata.
Ringraziano per il messaggio: Patrizia Marchesini, robro

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09/03/2016 13:39 #41 da robro
Salve posto nel FORUM un altro accessorio trovato sempre tra le lettere ed i materiali di mio papà Bruno. Non so come descriverlo né associarlo a qualche evento passato ai fini della mia mostra. Grazie Rob


Allegati:

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10/03/2016 07:34 #42 da Maurizio Comunello
Allora.
Direi che questo NON ha a che vedere col Fronte Russo.E' una Coccarda Tricolore da mettere ad occhiello della giacca.
NON è un accessorio del corredo militare.
Maurizio
Ringraziano per il messaggio: robro

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