× Richieste di aiuto nelle ricerche

Buona Sera - Giovanni Piervitali 82° Reggimento Fanteria Torino - Disperso

13/12/2015 21:00 #1 da Anna Maria Marche
Buona sera,
Mi presento sono Anna Maria e sto cercando notizie relative al Mio prozio ( fratello di mia nonna materna ) disperso in Russia data presunta della morte 23/12/1942.
Mia nonna mi ha sempre raccontato del suo dolore di non aver mai saputo più nulla di suo fratello. Ora mia nonna non c'è più purtroppo, ma i suoi racconti mi sono rimasti nel cuore.
Visto che con l'era di internet e visto la documentazione nuova relativa ai reduci di Russia volevo chiedere il vs. aiuto, ossia se per caso in questi anni sono uscite nuove notizie.
Da quello che so mio zio nato negli USA il 14/01/1921 faceva parte del 82°reggimento fanteria Torino(fante).
Grazie per la vs. collaborazione e aiuto
Anna Maria

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15/12/2015 10:48 - 15/12/2015 11:01 #2 da Patrizia Marchesini
Salve, Anna Maria.

Benvenuta nel forum del sito U.N.I.R.R..

L'82° Reggimento Fanteria - insieme all'81° Reggimento Fanteria, al 52° Reggimento Artiglieria e ad altri reparti - costituiva l'organico della Divisione Torino, al Fronte Orientale sin dal luglio 1941 (con il C.S.I.R., Corpo di Spedizione Italiano in Russia).

Alla vigilia dell'attacco sovietico alle Divisioni di Fanteria italiane (dicembre 1942), la Torino era assegnata - con le Divisioni Celere e Sforzesca - al XXIX Corpo d'Armata germanico, che in quel periodo comprendeva solo Divisioni italiane.
Tale Corpo d'Armata ricevette ordine di ripiegamento il 19 dicembre 1942.

La data di scomparsa di Giovanni Piervitali riconduce al breve - ma sanguinoso - assedio di Arbuzovka, località in cui la Torino (insieme a parte delle Divisioni Pasubio e Ravenna, alla 298ª Divisione tedesca e ad altri reparti, per esempio di Camicie Nere) lottò subendo gravi perdite per rompere l'accerchiamento.

I superstiti di Arbuzovka raggiunsero Čertkovo la sera di Natale 1942 (altri continuarono ad arrivare durante la giornata successiva); in tale città venne costituito un caposaldo, a sua volta rimasto sotto assedio sino al 15 gennaio 1943, quando una colonna composta da Italiani e Tedeschi ne uscì, raggiungendo - il 17 gennaio 1943 - posizioni più sicure.

Se lo desidera può dare uno sguardo alla cronologia degli eventi al Fronte Russo , a disposizione nel sito.

Due bei libri che raccontano in modo piuttosto dettagliato l'assedio di Arbuzovka (ricordata dai sopravvissuti come la valle della morte) sono I più non ritornano, di Eugenio Corti, e L'aurora a Occidente, di Mario Bellini.
Gli autori erano entrambi ufficiali del 30° Raggruppamento Artiglieria di Corpo d'Armata che, durante l'attacco sovietico del dicembre 1942, supportò in modo particolare la Divisione Pasubio.
I più non ritornano è pubblicazione molto nota e non dovrebbe avere difficoltà a procurarsela.
Reperire il secondo libro, invece, sarà arduo (in proposito, se vuole, può leggere i consigli presenti in Libro cercasi ), altra sezione di questo forum).

Qualora non ne fosse in possesso, sarebbe opportuno procurarsi copia del Foglio Matricolare e del Verbale di Irreperibilità del suo prozio.
Per il primo documento occorre rivolgersi all'Archivio di Stato o al Centro documentale competenti per territorio (la competenza è da riferirsi al Comune presso cui Giovanni risiedeva al momento della chiamata al servizio di leva).
Per il secondo può contattare l'Albo d'Oro (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), cui può chiedere anche se esistano testimonianze specifiche sul suo congiunto (rilasciate da commilitoni sopravvissuti al ripiegamento e/o alla prigionia... testimonianze che forse potrebbero chiarire quale fu il destino di Giovanni).

Può anche scrivere ai Memoriali Militari Russi, a Mosca, chiedendo se siano in possesso di documenti relativi a un'eventuale prigionia del suo prozio (che, a quel punto, sarebbe da considerare deceduto in prigionia e non scomparso).
In teoria se il nominativo di Giovanni fosse emerso dai tabulati ed elenchi in cirillico (forniti negli anni '90 dal Governo russo al nostro Governo), la vostra famiglia avrebbe ricevuto una comunicazione da parte del nostro Ministero della Difesa.
Tuttavia, poiché personale del Ministero è ancora al lavoro nel tentativo di traslitterare altri nominativi da quegli elenchi (nominativi per i quali sono necessari riscontri pazienti), un tentativo presso i Memoriali Russi lo farei.

Scriva pure in italiano, ma usi un account gmail, se possibile, e si limiti a frasi semplici e ai dati essenziali del prozio (nome, cognome, luogo e data di nascita, reparto di appartenenza).

Nel file-guida per le ricerche a disposizione in questo sito troverà ogni info utile a contattare enti e uffici già menzionati (può accedervi dalla pagina iniziale).

Infine, se desidera inserire una foto di Giovanni nella nostra galleria-immagini dedicata ai caduti, agli scomparsi e ai morti in prigionia, può inviarmi un file .jpg all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Un caro saluto.


Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Anna Maria Marche

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15/12/2015 22:32 #3 da Anna Maria Marche
Patrizia,
Grazie 1000 per la sua risposta!
Ho già scritto a Mosca e all'albo d'oro, mentre domani mattina chiamerò il cedoc di Roma.
Già in passato sia mia nonna che la cognata di mia nonna hanno fatto delle ricerche che non sono andate a buon fine.
Con mia mamma stiamo cercando di risalire a vecchie lettere e documenti che aveva mia nonna.
Una domanda, secondo lei ci sono speranze di reperire informazioni? È Possibile, se effettivamente mio zio fosse morto il 23/12, che il suo corpo sia in qualche fossa comune? Ci sono speranze di trovare le spoglie? È successo ad altri dispersi?
Ho scaricato il libro I PIÙ NON TORNANO, e da stasera lo comincerò a leggere.
Appena mia mamma mi farà avere la foto sarà mia premura inviargliela.
La ringrazio ancora
La saluto
Anna Maria marche

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16/12/2015 14:36 #4 da Patrizia Marchesini
Cara Anna Maria,

può essere che i resti di Giovanni riposino in una fossa comune (se effettivamente morì ad Arbuzovka).
Ma può anche essere che la data di scomparsa sia da riferirsi al'ultimo giorno in cui il suo familiare risultava ancora vivente, così come può essere che - in seguito agli eventi di Arbuzovka - il suo prozio sia stato catturato e sia poi deceduto in prigionia.

Può essere che sia riuscito a uscire dall'accerchiamento ad Arbuzovka, sia poi morto durante gli eventi successivi (prima di giungere a Čertkovo), e che nessuno abbia preso nota di tale decesso. Il che è comprensibile se si pensa a quanto vissero i nostri reparti in quei giorni.

Le ipotesi sono tante, ma purtroppo non sono in grado di darle nessuna certezza.
Il recupero dei resti dai territori dell'ex Unione Sovietica è competenza del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti.
Tale ente (che fa capo al Ministero della Difesa) ha provveduto in passato al recupero di resti da alcune fosse comuni (dove i nostri militari caduti nel corso del ripiegamento furono poi sepolti - con il disgelo, nel 1943 - a opera della popolazione civile).

Che io sappia, nessuna esumazione è stata possibile invece dalle fosse comuni dei lager sovietici dove - soprattutto se si considerano i primi mesi del 1943, quando si verificò il maggior numero di decessi di prigionieri - i corpi venivano inumati solitamente nudi, senza alcun segno che potesse consentirne l'identificazione, e mescolati per nazionalità.

I più non ritornano è un libro scritto molto bene. Sono certa che ne apprezzerà la lettura...

Rimango in attesa, a suo comodo, della foto di Giovanni da inserire nella galleria-immagini.


A risentirci.


Patrizia

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26/01/2016 16:57 - 02/11/2017 16:03 #5 da Patrizia Marchesini
Buona sera, Anna Maria.

Ho appena inserito la foto del suo prozio Giovanni nella galleria-immagini dedicata ai caduti, agli scomparsi e ai morti in prigionia.

Può visualizzarla - nella galleria-immagini suddetta - seguendo l'ordine alfabetico per cognome.

Un caro saluto.

Patrizia

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