Salve, Ornella.
Innanzitutto grazie per avere condiviso con questo forum il materiale in tuo possesso.
In merito alle ricerche sul tuo papà, tu e io ci siamo già sentite su Facebook a inizio maggio...
Per quanto riguarda il ripiegamento, indicativamente il II Corpo d'Armata (Divisioni Cosseria e Ravenna) iniziò a ripiegare tra il 17 e il 19 dicembre 1942, sebbene alcuni elementi avessero cominciato ad arretrare forse già il 16 e altri rimanessero sulle posizioni assegnate sino al 20 dicembre.
Nel presente sito troverai l'
intervista a Bruno Alquati
(deceduto lo scorso autunno): apparteneva al 90° Reggimento Fanteria e ripiegò in circostante particolari, almeno all'inizio (come potrai constatare tu stessa se avrai voglia di leggere).
In ogni caso l'itinerario di massima dopo Kantemirovka (dove, il 19 dicembre 1942, arrivarono i Sovietici) ricalca quello di gran parte della Divisione.
Ho dato un'occhiata anche a un libro che non amo moltissimo -
La mia guerra in Russia, scritto da Giuseppe Tabacchi, reduce del 108° Reggimento Artiglieria della Divisione Cosseria - e vi ho trovato molti dettagli non sempre cronologicamente ordinati, poche date e pochi nomi di località.
Parla di Kusmenkov, di arrivo a Vorošilovgrad e di ripartenza in direzione di Gomel'.
Cita (li trascrivo così come li ha scritti l'autore) Rulowich, paesino vicino a Novosipkovo, da dove ripartì diretto - infine - in Italia.
Tabacchi trascorse il periodo contumaciale - lui lo chiama
quarantena, ma presumo sia la stessa cosa - a Senigallia, nelle Marche.
Dopo questa premessa... Aggiungo quanto ho trovato nel volume
La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943), di Carmelo Catanoso e Agostino Uberti.
E questo dovrebbe interessarti di più.
L'89° Reggimento era - prima che la Divisione Cosseria ripiegasse - a contatto con la Divisione alpina Cuneense (dislocata a nord del fiume Kalitva e a sinistra della Cosseria).
Nello specifico, il II Battaglione dell'89° Reggimento aveva alla sua sinistra il Battaglione Saluzzo della Cuneense (punto di giunzione tra i due reparti era Novo Kalitva).
I Sovietici, come sappiamo, iniziarono ad attaccare il II Corpo d'Armata l'11 dicembre 1942 e dopo alcuni giorni la Cosseria aveva subito perdite molto gravi. Nel suo settore la responsabilità fu presa dal Comando della 385ª Divisione tedesca.
Il II Battaglione dell'89° Reggimento, tuttavia, rimase sulle proprie posizioni fino al 19 dicembre, coadiuvato dall'artiglieria della Cuneense.
Ti copio quanto è riportato a pagina 38. Il generale Battisti, comandante la Divisione Cuneense, "dal giorno 16 dicembre prese praticamente alle proprie dipendenze i reparti italiani viciniori, rifornendoli di viveri e di munizioni. Inoltre, disponeva che il II/89° [cioè il II Btg. dell'89° Reggimento], ormai isolato, in caso di cedimento ripiegasse sui più vicini caposaldi del [Battaglione] Saluzzo e che il 2° Reggimento alpini (col. Scrimin) fosse pronto a estendere il suo schieramento fino a Novaja Melnica (poche isbe, circa due chilometri a ovest di Novaja Kalitva) nell'ormai quasi certa possibilità che i Sovietici riuscissero a impossessarsi delle posizioni tenacemente difese dal II/89° e a dilagare verso ovest."
Nei giorni successivi, 17 e 18 dicembre, la 22ª Compagnia del Battaglione Saluzzo venne portata in linea, a contatto con i resti del II/89°, per dare tempo al gruppo d'intervento della Divisione Julia di giungere in loco e posizionarsi. Insieme a quel gruppo d'intervento operò anche il Battaglione Monte Cervino. Osvaldo Bartolomei, reduce del Battaglione, a Ivanovka vide passare passare alcune decine di fanti della Cosseria (presumibilmente dell'89°). Era l'alba del 18 dicembre 1942, come racconta nella sua
intervista
.
Cmq, tornando al volume sulla Divisione Cuneense, sappiamo che al gruppo d'intervento della Julia sarebbe poi seguita l'intera Divisione che, unitamente a reparti tedeschi, protesse l'ala destra dello schieramento alpino a seguito del ripiegamento del II Corpo d'Armata italiano.
Il libro, dopo avere dedicato poche righe alla breve fraternità d'armi tra gli alpini della 22ª Compagnia del Battaglione Saluzzo e i fanti del II Battaglione dell'89° Reggimento, non menziona più la Divisione Cosseria.
Da quanto esposto (scusa se mi sono dilungata, ma credo fosse importante sottolineare alcuni dettagli) si desume che fanti del II Battaglione dell'89° Reggimento abbiano ripiegato verso le retrovie del Corpo d'Armata alpino, e non con il resto della Divisione.
In
Fronte Russo: c'ero anch'io, volume 1° (a cura di Giulio Bedeschi), edito da Mursia), vi sono alcune testimonianze di reduci dell'89° Reggimento.
Una, scritta dal sottotenente medico Luigi Farina (II Btg., 89° Rgt.) menziona l'arrivo a Rossoš' (dove era situato il Comando del Corpo d'Armata alpino) e il raggiungimento del paese di Lisinovka (22 dicembre 1942).
Forse, per te, la testimonianza più significativa è quella del capitano Cherubino Fiorenzi, comandante il II Battaglione dell'89° Reggimento. Suggerisco di procurarti il libro... Il capitano Fiorenzi cita le località da lui toccate durante il ripiegamento:
Belokurakino (sera del 20 dicembre)
Nisi Duvanka
Novo Yekaterinoslavl
Svatovo
A Svatovo una tradotta stava ripartendo per l'Italia (dopo avere scaricato soldati italiani di complemento, destinati al fronte) e Fiorenzi riuscì a caricarvi una trentina di congelati, feriti e ammalati, tutti intrasportabili.
La tradotta, come ebbe modo di appurare una volta rimpatriato, riuscì a rientrare nel nostro Paese.
Poi...
Borovaya, Gorokhoyatka (23-24 gennaio), Krasni Oskol (31 gennaio).
A Krasni Oskol Cherubini incontrò finalmente il comandante della Divisione Cosseria (generale Gazzale) e il comandante dell'89° Reggimento (tenente colonnello Cherchi).
Tutti pensavano che il II Battaglione dell'89° fosse andato perduto...
In seguito, si proseguì a piedi verso Kiev e, in tradotta, verso Gomel'.
La Cosseria venne dislocata prima del rimpatrio a Klimovo, nei dintorni di Gomel'... dettaglio confermato anche da Bruno Alquati, il reduce del 90° Reggimento citato all'inizio di questa ormai lunghissima risposta.
Mi fermo qui.
Patrizia