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LUIGI MANZI N. A SEZZE IL 18.12.1922 MORTAISTA 26° BTG MORTAI DIVISIONE TORINO

04/12/2014 23:06 #19 da Alessandro Manzi
Grazie a Riccardo per il suo contributo e l'interessamento, presumo che anche lui abbia avuto una persona cara nel BTG Mortai della Divisione Torino.
Volevo approfittare per confermare a Patrizia di aver provveduto a spedirle oggi il materiale documentativo.
Intendo sottoporre a Riccardo quanto emerge dalle relazioni che ho consultato circa le domande che egli si pone.
Confermo che il 17.12 il XXIX C.A. aveva ordinato di sostituire la Legione Croata con reparti di formazione da costituire con personale disponibile dei comandi di reggimento e della divisione.
Alle ore 14.00 del medesimo giorno iniziano i movimenti dei reparti che avrebbero dovuto sostituire la Legione Croata.
Alle ore 0.45 del 18.12 giunge, tramite DWK (ignoro il significato della sigla), l'ordine del XXIX C.A. di disimpegnare dalla linea la Legione Croata e tenerla raccolta a Konowaloff a disposizione del C.A. per la eventuale riconquista della quota 163,3.
Alle ore 3.00 si pronuncia un attacco di forze russe in corrispondenza del Settore Croato. Per questo motivo il Gen. De Blasio chiede ed ottiene dal comando del C.A. che la legione Croata conservi il proprio schieramento, meno una c.p. già sostituita dalla 1 c.p. del III Rgt Bersaglieri da tenere in riserva a WodianskoiJ.
Alle ore 07.10 tutti gli elementi disponibili del XXVI Btg Mortati da 81 della Divisione Torino sono comandati di schierarsi a tergo della Legione Croata.
Alle ore 10.00 tutti i reparti del settore Longo (già Felici) resistono in posto sulla linea del Don benchè fortemente premuti e minacciati a tergo (l'ordine del C.A. era stato quello di tenere a tutti i costi la linea del Don).
Fra le 12.00 e le 14.00 si interrompono le comunicazioni del comando di divisione con il settore Longo.
Tutto ciò emerge dalla relazione del gen. De Blasio, ove si legge che le truppe del settore di sinistra (col. Longo) hanno lasciato il Don solo in seguito all'ordine del comando del XXIX C.A. germanico e hanno ripiegato sulla zona di MensKhoff per tentare il passaggio del fiume Ticahja.
Dalla relazione del colonnello Longo arriva conferma che quando assunse il comando del settore alle ore 13.00 del 18.12, la Legione Croata era schierata sulla estrema sinistra del settore e in rinforzo al settore c'erano 2 c.p. mortai (quasi certamente quelle del XXVI BTG Mortai Div. Torino, a cui era giunto l'ordine di rinforzare la L.C. solo poche ore prima, ossia alle 07.00).
L'ordine di ripiegare dalle posizioni del Don arriva al Col. Longo tramite la Divisione Torino alle ore 19.00 del 19.12.
Longo prescrive ai reparti di incolonnarsi e dirigersi a Kalmikoff, ove arrivano in mattinata.
Quindi i reparti si dirigono a Menskhoff, con la legione Croata all'avanguardia, perchè "riposata e più fresca".
A Menskhoff la battaglia inizia fra le ore 12.00 e le ore 14.00 (secondo quanto affermano il ten. Smolcich e il col. Longo).
Il Col. Longo spiega di aver dovuto condurre il combattimento di Menskhoff senza artiglieria e con i soli mortai della Legione Croata.
Alle ore 19.00 vi è il ripiegamento a Kalmikoff per le proibitive condizioni atmosferiche.
Il Col. Longo calcola che le perdite della battaglia di Meskhoff siano almeno 500.
La mattina del 21.12 vi è la battaglia di Kalmikoff, perchè i reparti li riparati vengono attaccati dai Russi.
Il Ten. Smolcich nella sua relazione afferma che la sera del 19.12 la legione Croata era a Wodianskoij, da dove mosse per Kalmikoff alle ore 19.00. Ciò si incastra con precisione con quanto scritto dal gen. De Blasio (a proposito del luogo di raduno della Legione prima del 19.12) e dal Col. Longo ( a proposito delle circostanze di tempo del ripiegamento e della direzione di tale ripiegamento).
Il Gen. De Blasio conclude la sua relazione dicendo che del 3° Rgt. Bersaglieri non è tornato indietro nessuno, mentre della legione Croata unici superstiti sono un Ufficiale e un legionario ( si tratta del ten. Smolcich e di un soldato, come conferma il medesimo Ten. Smolcich nella propria relazione, quando racconta di aver rotto la sacca con un suo legionario incontrandosi con i resti della divisione Sforzesca ).
Ritengo che se vi fossero stati altri superstiti riunitisi alla Sforzesca ciò sarebbe emerso, anche indirettamente dalle testimonianze.
Non deve dimenticarsi che il Gen. De Blasio, inviando al Ministro della Guerra la relazione del Col. Longo redatta solo nel novembre del 1946 (ossia dopo la liberazione di questi dalla prigionia), ha affermato che essa colmava una lacuna storica.
Spero di aver offerto a Riccardo notizie utili.
Sono comunque a disposizione per qualsiasi ulteriore contributo che possa emergere dai documenti in mio possesso.
Circa la mia rapidità di accesso all'USSME, debbo deludere Riccardo in quanto dal mese di luglio sono riuscito ad effettuare le prenotazioni solo nel mese di novembre.
Un cordiale saluto.

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05/12/2014 00:35 #20 da Riccardo
il suo scritto, caro Manzi, è troppo denso di notizie e lungo per poterle rispondere , cosa che farò con piacere, a questa ora.
Devo leggerlo con la dovuta calma .
Tengo però a precisare gli ambiti della mia ricerca, che ho allargato per i motivi che seguono, anche nella speranza che pure lei possa contribuirvi: il fratello minore di mio Padre faceva parte del LXXIII artiglieria d'armata, schierato alle dirette dipendenze del XXIX CA alle spalle del 3° rgt di Felici/Longo . Vi facevano parte tre btr : la 176 con i 210/22 e le 90° e 93°con i 149/40 più il rep comando e il RMV.
Probabilmente copriva anche la Torino ma non ho note sicure.
Il 19 il gruppo si scisse nel ripiegamento ; una parte confluì su Makaroff da cui seguì la Torino e il "blocco nord" , altra (in modo particolare la 176° e gli osservatori ) confluì nella colonna Longo e si dissolse in Meskoff.
Purtroppo i dati ufficiali lo danno come Disperso (con verbale di Irreperibilità del 43) in Arbusow mentre una preziosissima pubblicazione sul LXXIII (del 1974) lo cita esplicitamente come "caduto sulla collina di Meskoff".
Lo Zio avrebbe potuto, d'altra parte, essere sia con il blocco nord che con la colonna Longo, per i motivi che le ho detto
Da queste basi la mia ricerca si è allargata in una direzione e nell'altra nella speranza di avere, almeno, indicazioni sulla presenza di elementi del gruppo artiglieria sia con il "blocco nord" che con la "colonna Longo" . Ma anche per la voglia di conoscenza che ne è derivata
Così come sono alla ricerca di note da biografie dei bersaglieri o dei fanti della Torino che citino i tiri dei cannoni delle batterie, ma di ciò non ho trovato nessuna traccia.
Per questo, oramai da anni, cerco avere un quadro dei reparti sia della Torino che della Celere presenti nell'area e nel periodo, per incasellare le note da essi ricavate.
Andare a "rovistare" tra le relazioni dell'USSME , di cui ne ho comunque alcune gentilmente ricevute da amici, è una delle mie
aspirazioni . Per questo la invidio .
A risentirci
Riccardo Bulgarelli

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06/12/2014 17:43 #21 da Alessandro Manzi
Caro Riccardo, adesso che ho gli obiettivi della tua ricerca (possiamo darci del tu?), ossia il LXXIII artiglieria, spero di poterti dare notizie in merito dopo aver esaminato i documenti in mio possesso.
Non posso farlo in questo fine settimana, ma ci risentiremo.
A presto.

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07/12/2014 16:34 #22 da Patrizia Marchesini
Ciao,

come promesso ho controllato i libri in mio possesso.
Non ho trovato riferimenti al XXVI Battaglione Mortai, ripiegamento durante.

Comunque allego la scansione di tre pagine del libro di Aldo Valori, nella speranza possano essere utili ad Alessandro, fatti i dovuti raffronti con la documentazione ufficiale reperita presso AUSSME, nonché con i dettagli forniti da Riccardo.

Saluti.

Patrizia

P.S.
Siccome è già la terza volta che provo ad allegare - senza successo - le tre pagine suddette, le inserirò una alla volta, nel timore siano troppo pesanti.
Ecco la prima:


Allegati:

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07/12/2014 16:36 #23 da Patrizia Marchesini
[Segue da post precedente... allego la seconda pagina]


Allegati:

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07/12/2014 16:49 #24 da Patrizia Marchesini
[Segue da post precedente... terza e ultima pagina]

Saluti.

Patrizia


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Moderatori: Maurizio ComunelloPatrizia Marchesini

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