Marino Pollero giunse al Fronte Orientale con il 104° Reggimento Alpini Complementi. Il reggimento comprendeva il I e il II Battaglione. Marino, come hai letto sulla cartolina, era assegnato alla 604ª Compagnia del I Battaglione.
Quest'ultimo reparto - secondo quanto riporta il libro La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943), di Catanoso/Uberti - era partito da Garessio il 27 dicembre ed era giunto a Rossoš' (sede del Comando di Corpo d'Armata alpino) il 10 gennaio 1943.
Il battaglione era stato sistemato temporaneamente a Babka (a poca distanza da Rossoš'), in attesa di essere inviato al 1° Reggimento della Cuneense, cui tali complementi erano destinati.
Il 15 gennaio, però, una ventina di carri sovietici (che trasportavano anche fanteria) irruppe di sorpresa a Rossoš', proveniente da Kantemirovka.
Il I Battaglione complementi, al comando del tenente colonnello Scippacercola, contribuì alla difesa della città sia il 15 gennaio, sia il giorno successivo, quando Rossoš' fu investita da una nuova puntata di mezzi corazzati.
Il battaglione non era provvisto di armi controcarro, ma solo dell'armamento individuale e di alcune bombe a mano recuperate in loco.
Secondo il libro citato, solo 46 alpini del I Battaglione Complementi rientrarono in Italia.
Sorte forse peggiore toccò al II Battaglione Complementi (che, ricordiamo, insieme al I costituiva il 104° Reggimento Complementi della Cuneense). Infatti tale battaglione arrivò a Rossoš' tra il 13 e il 14 gennaio, in pratica alla vigilia dei combattimenti in città.
Non ebbe materialmente il tempo di prendere contatto con il 2° Reggimento alpini cui era destinato. Armato come meglio si poteva, con armi automatiche, mortai e qualche pezzo controcarro presi dai magazzini della città, si organizzò a difesa nei pressi della stazione ferroviaria di Rossoš', e il giorno 16 gennaio fu completamente disperso durante gli attacchi sovietici.
Tornando al nostro Marino Pollero...
La data di scomparsa del 27 gennaio 1943 è assegnata a tanti scomparsi della Divisione Cuneense e coincide con la cattura dei resti della Divisione, a Valuiki (in quell'occasione fu fatto prigioniero anche il generale Emilio Battisti, comandante la Cuneense, insieme ai generali Ricagno e Pascolini, comandanti - rispettivamente - le Divisioni Julia e Vicenza).
Difficile sapere se Marino morì effettivamente a Rossoš', oppure se affrontò parte del ripiegamento, oppure se - prigioniero - morì in un lager sovietico.
Commuove vedere - ora - la cartolina di quel ragazzo di 22 anni. Risultando nato ad Altare (in provincia di Savona) se te la senti puoi verificare se vi abiti ancora qualche suo parente. Da una verifica veloce nelle pagine bianche on-line risultano solo cinque nominativi con il cognome Pollero... Sono tutte donne. Perché non provi?
Un abbraccio.
Patrizia