Di recente ci ha scritto Enos Mantoani, nipote di Giovanni Anacleto Mantoani (da tutti conosciuto come
Cleto), al Fronte Russo con la 18ª Batteria del Gruppo Udine (3° Reggimento Artiglieria alpina, Divisione Julia).
Cleto venne catturato durante il ripiegamento ma ebbe la fortuna di sopravvivere, forse grazie anche a tre Avemarie... come si può leggere nel libro a cura di Enos.
Ecco la copertina.
Mi è sembrato doveroso partire da un racconto. Il racconto di mia nonna Maria registrato dopo averlo sentito altre innumerevoli volte. Non è e non può essere un racconto storico.
Innanzitutto perché a sua volta è il racconto di un racconto, fatto a cinquant’anni di distanza e secondo una visione ben definita e coinvolta emotivamente. Però, in certi aspetti e in molti punti, è davvero significativo e indicativo della storia familiare e friulana [...].
[Dall'introduzione di Enos Mantoani]
Si tratta di una narrazione piena di tante cose e che tanto sottintende, seppure non vi siano molti dettagli di tipo storico, come lo stesso Enos ammette. Ma proprio e nonostante questo si tratta di lettura comunque di interesse. Che ci restituisce - in lingua friulana e italiana - uno spaccato autentico di quegli anni.
Storie di poveri contadini mandati a conquistare il mondo, ma anche di donne che intanto li aspettavano a casa[…]. Ricordi che sono sopravvissuti nelle parole dei protagonisti, per giungere a noi, che li abbiamo ascoltati e li ascolteremmo ancora mille volte.
[Dal commento di Alberto Guerra, storico - Ottobre 2013]
Sappiamo che Enos ha da poco richiesto il fascicolo di prigionia di nonno Cleto (ormai deceduto) ai Memoriali Militari di Mosca.
E che intende ristampare una nuova edizione, magari riveduta e ampliata (vi sono alcuni passaggi che forse andrebbero approfonditi e/o modificati).
Non mancheremo di dare notizia di eventuali presentazioni future del libro...
Un saluto.
Patrizia