Salve, Paolo, e benvenuto nel forum.
Da quanto lei ci scrive e dalla cartolina allegata, non sono in grado di darle certezze su una possibile presenza di Luigi al Fronte Orientale. Mi spiego meglio.
La Divisione Cosseria partì per la Campagna di Russia nell'estate 1942, assegnata al II Corpo d'Armata dell'Armata Italiana in Russia.
Nell'autunno 1942 le furono destinati complementi dall'Italia (come conferma anche
Bruno Alquati
nella sua intervista) e, a questo punto, entra in gioco la cartolina scritta da Luigi e spedita mentre era a Spalato, nei Balcani.
L'ufficio di Posta Militare che suo zio indica è il n. 27 (mentre quello della Divisione Cosseria era il n. 42) e il
108 che compare in calce al testo credo possa riferirsi a una Infermeria Quadrupedi (e non al 108° Reggimento Artiglieria Motorizzato che - nel novembre 1942 - era già da mesi al Fronte Orientale e non credo avesse propri reparti su altri fronti di guerra).
Quindi... mentre si trovava a Spalato, Luigi menziona la 108ª Infermeria Quadrupedi, con ufficio di Posta Militare n. 27.
Dal
Quadro di Battaglia dell'8ª Armata italiana
al Fronte Orientale emergono cinque Infermerie Quadrupedi alle dipendenze dell'Ippica e Veterinaria dell'Intendenza d'Armata, e due Infermerie Quadrupedi nell'organico del Corpo d'Armata alpino, ma nessuna di esse era identificata dal n. 108.
Secondo i documenti ufficiali, perciò, alla Campagna di Russia non prese parte una 108ª Infermeria Quadrupedi.
Davanti al nome e cognome di Luigi, inoltre, possiamo leggere
Aut., che penso stia per
Autiere.
Di conseguenza è probabile che suo zio avesse il compito di guidare gli automezzi.
Nulla, ovvio, ci vieta di ipotizzare che nel novembre 1942 fosse partito per il Fronte Orientale con un altro reparto che non fosse la 108ª Infermeria Quadrupedi.
Ma, se prendiamo per buona tale ipotesi, allora dobbiamo anche ritenere che fosse sopravvissuto alla Campagna di Russia, rientrando in Italia nella primavera del 1943... per poi venire catturato dai Tedeschi dopo l'8 settembre 1943 e spegnersi in Westfalia, ad Hamm, nell'aprile 1944. Suo padre accennò mai a un rimpatrio del fratello dal Fronte Orientale?
Oltre al reparto, non dobbiamo dimenticarci il già menzionato ufficio di Posta Militare n. 27.
E qui ho scoperto qualcosa... Secondo quanto emerge da questa
pagina web
, l'ufficio P.M. 27 era riferito a reparti che si trovavano in Africa Settentrionale: dall'11 gennaio 1942 era assegnato all'Intendenza Africa Settentrionale (Centro Logistico di Sirte e Delegazione del Comando Supremo Africa Settentrionale) e - dal 17 gennaio 1943 - al Centro Logistico di Sfax (in Tunisia) e al Centro Logistico n. 2.
Sottolineo che la città di Sfax, nel '42-'43, era in mano alle potenze dell'Asse (Germania e Italia), ma
i reparti italo-tedeschi furono definitivamente sconfitti dalle forze alleate (Anglo-Americani e Unità di altri Paesi) nel maggio 1943
.
Luigi - nella cartolina - aveva forse voluto indicare il futuro reparto di destinazione?
Così sembra, visto che l'ufficio di Posta Militare n. 27 parrebbe non essere mai stato nei Balcani.
Ma - se anche fosse finito in Africa Settentrionale - cosa gli accadde dopo la resa del maggio 1943?
Riuscì a imbarcarsi e a tornare in Italia?
Immagino non fosse stato catturato dalle forze alleate, altrimenti non sarebbe finito prigioniero dei Tedeschi.
Non so se lei sia in possesso del Verbale di Irreperibilità... in caso può procurarsene copia scrivendo all'Albo d'Oro, a Roma (
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), allegando copia fronte/retro di un documento di identità valido.
Il Verbale di Irreperibilità potrebbe fornire qualche dettaglio significativo, per esempio l'ultimo reparto cui risultava assegnato Luigi al momento della cattura.
In merito a quest'ultimo triste aspetto, conosce il sito
Dimenticati di Stato
?
Nel sito suddetto vi è anche una sezione che spiega come procedere in caso si desideri l'esumazione e il
rimpatrio dei resti
dei propri congiunti.
Un altro tentativo potrebbe essere quello di rivolgersi all'Archivio Storico Centrale della Croce Rossa Italiana (info e dettagli nella
Guida per le ricerche
disponibile in questo sito) e all'
Archivio Segreto Vaticano
.
Sono consapevole di non avere contribuito a chiarire i suoi dubbi... mi spiace.
Un cordiale saluto.
Patrizia