Buonasera, signor Chiavinato...
La 103ª Compagnia Telegrafisti e Radio-Telegrafisti del Genio era assegnata - così come la 105ª Compagnia Artieri - alla Divisione Celere. Quest'ultima, partita per il Fronte Orientale nel luglio 1941 con il Corpo di Spedizione Italiano in Russia (C.S.I.R.), al 10 dicembre 1942 (cioè alla vigilia dell'attacco sovietico nel settore di fronte tenuto dalle Unità italiane) era una delle Divisioni del XXIX Corpo d'Armata germanico... le altre Divisioni di tale CdA erano la Torino e la Sforzesca, Grandi Unità italiane, quindi.
Potrebbe sembrare assurdo che un CdA germanico fosse costituito interamente da truppe italiane, ma occorre sottolineare che i reparti tedeschi del XXIX Corpo d'Armata erano stati trasferiti nella zona di Stalingrado.
Per dare un'idea dello schieramento delle nostre truppe al 10 dicembre 1942, incollo di seguito una cartina.
Non conosco il libro
Dall'Adige al Don che lei ha citato, ma sono lieta che abbia potuto trovarvi alcuni riferimenti a suo nonno.
In merito alla 103ª Compagnia, ho trovato due soli accenni nella relazione stesa dal generale De Blasio (comandante la Divisione Celere) in merito agli eventi dal 17 al 21 dicembre 1942.
Il documento porta la data del 5 gennaio 1943.
Alle ore 00.00 del 17 dicembre 1942, come scrisse il generale De Blasio, la Celere era schierata sul Don e suddivisa in due settori, il Settore Felici e il Settore Carloni (i colonnelli Felici e Carloni erano i comandanti, rispettivamente, del 3° e del 6° Reggimento Bersaglieri... anche se Felici - dopo essersi fratturato due costole, la mattina del 18 dicembre verrà sostituito dal colonnello Longo).
Qui
troverà due cartine in proposito. Le immagini che le interessano sono la A04 e la A05.
Alle otto e trenta del 17 dicembre 1942 i Sovietici attaccarono il VI Battaglione del 6° Reggimento Bersaglieri.
Nel Settore Carloni gli attacchi e i tentativi di contrattacco si susseguirono per tutta la giornata e alle 19.45 i resti del VI e del XIX Battaglione Bersaglieri (circa 700 uomini), supportati da una Compagnia Artieri germanica (alcuni piccoli reparti tedeschi stavano affluendo nel settore per contribuire alla difesa dello stesso) e dalla
103ª Compagnia T.R.T., si schierarono a cavallo della rotabile Meškov-Tihovskoj, a est di Birjukov, per fronteggiare i Sovietici.
Alle 24.00 del 17 dicembre 1942, la falla nel Settore Carloni aveva un'ampiezza di circa dodici chilometri e una profondità di dieci.
I reparti suddetti resistevano, comunque, sbarrando la valle del Tihaja, dislocati a nord-est di Birjukov.
Stop. Non ho trovato altro...
Come forse saprà, il 19 dicembre - alle 14.30 - il Comando del XXIX Corpo d'Armata diede un primo ordine di ripiegare sulla linea del fiume Tihaja.
L'ordine - causa l'interruzione delle comunicazioni - giungerà troppo tardi al Settore Felici e il 3° Reggimento Bersaglieri - informato dal Comando della Divisione Torino - verrà distrutto nel tentativo di superare lo sbarramento di Meškov.
Il Settore Carloni, invece, continuerà a ripiegare. Difficile riassumere, in questa sede... ma i resti della Colonna Carloni (che prese il nome dall'omonimo colonnello) furono coloro - fra le truppe italiane - che sostennero gli ultimi combattimenti al Fronte Russo (Pavlograd, 17 febbraio 1943).
Il generale De Blasio, a seguito del primo ordine di ripiegamento, non affronta nei dettagli i movimenti iniziali del Settore Carloni, ma sottolinea piuttosto i suoi stessi movimenti, nel tentativo di ristabilire i necessari collegamenti con i reparti che stavano arretrando.
Ovvio che l'ordine iniziale di ripiegare sul fiume Tihaja si rivelò ben presto impraticabile, e che ordini successivi indicarono di dirigersi a Kašary,
Tornando a suo nonno...
L'elenco caduti e scomparsi a disposizione nel sito U.N.I.R.R. - seppure non ufficiale - è desunto da dati del Ministero della Difesa.
La dicitura
noto in relazione al 20 dicembre 1942 fa pensare non tanto che il cadavere sia stato rinvenuto ed esumato (presumo che il Ministero della Difesa avrebbe avvisato la sua famiglia), quanto che qualcuno avesse, all'epoca, testimoniato le circostanze del decesso di suo nonno.
Può darsi che io mi sbagli, ma il fatto che in qualche modo fossero pervenuti alla vostra famiglia gli effetti personali del capitano mi porta a ipotizzarlo.
Se non ne è in possesso potrebbe procurarsi copia dello Stato di Servizio del capitano Chiavinato, nonché del Verbale di Irreperibilità.
Dia un'occhiata alla
Guida per le ricerche di militari
. Per lo Stato di Servizio consulti la sezione
Centri Documentali e Persomil.
Per il Verbale di Irreperibilità consulti, invece, la sezione
Albo d'Oro del file-guida.
All'Albo d'Oro richieda anche copia di eventuali testimonianze relative a suo nonno.
Per il momento mi fermo...
Cordiali saluti.
Patrizia