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Pronipote di Manissero Giovanni Battista, 4° Rgt. Art. Cuneense, Gruppo Mondovì

19/05/2021 11:02 #1 da Stella Varetto
Buongiorno a tutti,
eccomi qui, è un piacere, sono Stella. Ho iniziato a seguire con particolare attenzione le vicende della Campagna di Russia e nello specifico della divisione alpina Cuneense, da novembre, quando mia mamma mi chiese di fare qualche ricerca sul fratello di mio nonno, disperso.
Manissero Giovanni Battista detto "Tistui", nato a Fossano il 25/09/1913, ha svolto il servizio di leva nel distretto militare di Cuneo. Era un artigliere del 4 rgt artiglieria alpina, 11 batteria (ho scoperto successivamente, con il verbale di irreperibilità, che era effettivo nel Reparto Munizioni e Viveri). Ha partecipato alla campagna d'Africa (se ho capito bene con la 5° divisione Pusteria alla quale era stata ceduta proprio l'11batteria), alla campagna di Grecia-Albania, alle operazioni sul fronte occidentale ed infine alla Campagna di Russia, dove viene dato per disperso il 31/01/1943. Queste le informazioni che ho potuto reperire dal ruolo matricolare (se corrette). Purtroppo, non ho altro. Gli unici parenti in vita siamo noi, e un cugino di mia mamma. Sebbene non abbia un volto, ad oggi, però è necessario mantenere vivo il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita, di tanti giovani che non hanno più fatto ritorno. 29 anni. Non si può immaginare il dolore di una famiglia né di un figlio lontano da casa. L'unica cosa che ci è stata tramandata dai racconti di mio nonno, è che Giovanni, piangeva sempre al pensiero di partire per la Russia. Io ho solo un paio di anni in più, ma sono mamma di una bambina di 4. E vorrei che mia figlia conoscesse, che crescesse sapendo quella che è stata la nostra storia, oltre a quello che si legge sui libri scolastici. E mi rendo conto che, anche se in pochi mesi, per quello che mi riguarda, la sete di ricerca e di conoscenza, ha preso il sopravvento. Spero un giorno di poter ricostruire questo tassello della nostra famiglia.
Ringrazio tutti voi per l'immenso lavoro che svolgete.
Stella, dalla provincia di Torino
Allegati:

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22/05/2021 14:47 - 26/05/2021 14:20 #2 da presidenza
Buongiorno
Ho letto con molta attenzione e coinvolgimento quanto da lei scritto e le sarei grato se volesse far parte del nostro sodalizio e partecipare ai nostri progetti.
La terza domenica di settembre si terra’ presso il ns Tempio Sacrario di Cargnacco la cerimonia solenne nella giornata nazionale del Caduto e del Disperso in Russia. Per saperne di più potrebbe scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o contattare la Sezione di Torino.
A presto
Dott. Giovanni Soncelli

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26/05/2021 08:48 #3 da Stella Varetto
Buongiorno dott. Soncelli, nel ringraziarla per le sue parole, non posso che essere onorata di questo suo invito che accetto volentieri.
Contatterò con molto piacere la segreteria per maggiori informazioni sulla cerimonia.
A presto,
Stella.

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26/05/2021 14:28 #4 da Maurizio Comunello
Ben arrivata Stella.
Cliccando in home page su scritta Guida per le Ricerche leggi come richiedere la Copia del Foglio Matricolare ad Archivio di Stato di Cuneo ( se non lo hai ).
Poi clicca su scritta in alto alla pagina dove scritto Risorse e poi su Bibliografia .Da lì clicca parola gruppo mondovì e trovi i Libri scritti sul Reparto che potresti procurarti per leggerli tramite il prestito interbibliotecario .
Un caro saluto.
Maurizio Comunello

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28/05/2021 13:28 - 02/06/2021 21:41 #5 da Patrizia Marchesini
Buongiorno, Stella.

Leggere il suo post mi ha riportata indietro di oltre vent'anni, a quando - cioè - avevo iniziato ricerche sistematiche sul mio nonno materno, Ezio, artigliere del Reggimento Artiglieria a Cavallo, ufficialmente disperso (come Tistui) dal 31 gennaio 1943.
La stessa ansia di sapere, lo stesso desiderio di documentarsi il più possibile <3

Iniziamo con il dire che il 31 gennaio 1943, come forse saprà, è data che accomuna moltissimi del Corpo d'Armata alpino (o di reparti assegnati al suddetto Corpo d'Armata), in merito ai quali non si sono più avute notizie e di cui ancora oggi la sorte non è conosciuta.
Il 31 gennaio è stato scelto, diciamo d'ufficio dal Ministero della Difesa in quanto corrisponde al giorno in cui i resti del Corpo d'Armata alpino uscirono dall'accerchiamento ed ebbero inizio i primi conteggi ufficiali delle numerosissime perdite.
Quindi parlare del 31 gennaio 1943 è alquanto vago e condivido il suggerimento di Maurizio di provare a procurarsi copia del Foglio Matricolare (anche se temo non possa offrire dettagli ulteriori sulla scomparsa del suo congiunto, rispetto al Verbale di Irreperibilità, rimane in ogni caso un documento imprescindibile).

Riguardo al reparto... al link che segue potrà dare uno sguardo al Quadro di Battaglia specifico del Gruppo Mondovì:

www.unirr.it/attachments/article/103/02-L_Gruppo_Mondovì.pdf

[Spero che il link funzioni... in ogni caso può trovare il link cliccabile (che rimanda a un .pdf) nel Quadro di Battaglia dell'8ª Armata - Sezione Storia del menù... Una volta aperto il Quadro di Battaglia troverà tante etichette: clicchi prima su quella relativa alla Divisione Cuneense e poi su quella inerente all'artiglieria della suddetta Divisione.]

Per meglio contestualizzare gli eventi in cui potrebbe essere stato coinvolto Tistui, segnalo - come sempre faccio a chi fa ricerche su reparti della Cuneense - che esiste un volume riguardante tale Grande Unità, con tanti episodi specifici.
Il titolo è La Divisione alpina Cuneense al Fronte Russo (1942-1943) (scritto da Carmelo Catanoso e Agostino Uberti).
Il libro è ormai di difficilissima reperibilità, ma può leggerlo rivolgendosi alla sua biblioteca e chiedendo di usufruire eventualmente del prestito inter-bibliotecario.

[segue]

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28/05/2021 14:40 - 28/05/2021 14:56 #6 da Patrizia Marchesini
Il libro cui ho accennato poc'anzi ci dice che furono ben cento i caduti e dispersi di Fossano, appartenenti alla Divisione Cuneense, che non fecero ritorno dal Fronte Orientale.

L'elenco caduti e dispersi disponibile in questo sito riporta 129 nominativi di militari nati a Fossano (di questi una ventina, se ho contato bene, non era assegnata a reparti della Cuneense, quindi ciò che riferisce il volume corrisponde numericamente - più o meno - a quanto emerge dall'elenco)...
[Colgo l'occasione, già che ci sono, per segnalare che l'elenco menziona - come nome di battesimo del suo prozio - soltanto Giovanni, e non Giovanni Battista. Anche il data-base online del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti indica solo il nome Giovanni... e siccome l'elenco U.N.I.R.R. è stato desunto dal suddetto data-base, immagino che la mancanza della seconda parte del nome (Battista) nell'elenco U.N.I.R.R. sia riconducibile a ciò.]

Il volume già menzionato descrive inoltre la composizione delle due colonne principali di ripiegamento della Divisione Cuneense (alla data del 17 gennaio 1943, quando - appunto - l'intero Corpo d'Armata alpino iniziò ad arretrare verso ovest).
Il Gruppo Mondovì mosse con la colonna di destra (quella, cioè, che immaginando di avere alle spalle il fiume Don procedette più a settentrione rispetto alla colonna di sinistra). Tale colonna includeva il Comando del 1° Reggimento alpini e altri reparti (per esempio i Battaglioni Ceva e Mondovì, quest'ultimo di fanteria alpina e omonimo del Gruppo Artiglieria di Testui).

Se si parla di Divisione Cuneense non si può non prendere in esame la battaglia di Novopostojalovka (20 gennaio 1943), che provocò perdite gravissime ai reparti coinvolti, nel tentativo di aprirsi la strada verso la salvezza.
Il libro descrive in dettaglio gli scontri susseguitisi per ben trenta ore.
Di seguito alcuni stralci...

"L'attacco guidato personalmente dal ten. col. Avenanti aveva inizio verso le cinque del mattino [del 20 gennaio] nel buio più profondo, senza preparazione di artiglieria per agire di sorpresa ed anche perché i pezzi del Conegliano [gruppo artiglieria della Divisione Julia] già schierati e orientati, avrebbero dovuto agire contro carri armati nemici eventualmente svelatisi nel corso dell'attacco, mentre il Gruppo Mondovì non aveva ancora potuto prendere posizione."

[...] "presto i russi in forze scatenavano un consistente concentramento di fuoco di artiglieria e mortai sulle basi di partenza del [Battaglione] Ceva e sulle posizioni del Gruppo Mondovì; e gli alpini erano costretti alla più strenua difensiva: consci che nella lotta è in gioco la possibilità di proseguire il ripiegamento e di far ritorno all'amore dei propri cari [...], resistono rabbiosamente in posto.
E' ormai un continuo susseguirsi di attacchi da parte dei russi che, più forti, sono ormai certi di potere piombare su tutta la colonna che intravedono distintamente dietro lo strenuo velo difensivo del [Battaglione] Ceva e del Gruppo Mondovì."

[...] "Gli artiglieri del Gruppo Mondovì, nell'ansia di agevolare l'azione dei commilitoni, trasportano a braccia i pezzi avanti agli alpini e sparano a zero sulle ondate nemiche fino a quando qualche carro non giunge a schiacciarli."

[...] Poi, verso le 9.30-10.00 [del 20 gennaio] il collegamento radio cessò improvvisamente e non fu più possibile riprenderlo per tutta la durata del ripiegamento. Giudicando a posteriori e senza l'ausilio di una inoppugnabile documentazione è però da rilevare che proprio nel momento del collegamento radio le Divisioni Vicenza e Tridentina erano in saldo possesso delle posizioni che, per brevità, definiamo di Postojalyj.
E' ora fuori discussione che queste due Divisioni avevano avuto agevolato il loro compito proprio perché a Novopostojalovka i resti della Julia e la Divisione Cuneense avevano inchiodato le truppe mobili avversarie, non consentendo loro di accorrere verso nord.
Ma è altrettanto evidente che a quell'ora Vicenza e Tridentina potevano a loro volta convergere a prò della Cuneense.
Mancò allora, causa il deficiente collegamento radio, la possibilità di coordinare le sanguinose azioni in atto, cosa che indubbiamente avrebbe evitato tra l'altro l'inutile sacrificio di gran parte della Cuneense e dei resti della Julia davanti a Novopostojalovka."

[...] "Cade accanto ai suoi pezzi il capitano Alessandro Calanchi (Medaglia d'Argento) del Gruppo Mondovì; lo segue nell'estremo sacrificio il capitano Giuseppe Cassone (Medaglia d'Argento) dello stesso Gruppo, così come il capitano Silvio Sibona (Medaglia d'Oro), che visti distrutti i suoi obici e mortai, o feriti gran parte dei suoi artiglieri, benché ferito a sua volta cercava di immobilizzare un carro armato avversario lanciandoglisi contro armato di bombe a mano e gridando 'L'11ª Batteria muore sui pezzi ma non si arrende...'
Il suo esempio viene seguito dal sottocomandante, tenente Giulio Siracusa (Medaglia d'Oro) e dal sergente maggiore Michele Filippini (Medaglia d'Oro)."

[...] "Nelle mischie furibonde che fin verso le ore 11.00 si susseguono senza tregua si distinguono ancora il sottotenente G.B. Orlando della 101ª Compagnia Armi Accompagnamento, il tenente Cocito e il sergente Franco Siccardi del Gruppo Mondovì [...] E poi tanti e tanti altri umili eroi che è impossibile ricordare!"

[...] "In oltre trenta ore di lotta accanita erano rimasti pressoché distrutti (oltre all'8° [Reggimento] alpini della Julia), i Battaglioni Ceva, Mondovì, Saluzzo, Borgo San Dalmazzo e il Gruppo [Artiglieria] Val Po della Cuneense. [...] E' stato giustamente rilevato (cfr. Storia delle truppe alpine, pagina 1529 e pagina 1543) che la battaglia di Novopostojalovka, durata pressoché ininterrottamente per circa trenta ore, per quanto sia stata la più dura, la più lunga e cruenta di quelle combattute dalle quattro Divisioni del Corpo d'Armata alpino in terra di Russia - quindi, assai più lunga di quella di Nikolajevka - non ha avuto la giusta risonanza che invece merita [...]."

In seguito il volume descrive lo sganciamento dei resti dei reparti e il proseguire del ripiegamento, fino al tragico epilogo di Valujki, dove moltissimi della Divisione Cuneense vennero catturati.

Spero riesca a procurarsi tale volume che - sebbene in toni a volte retorici, secondo l'uso dell'epoca - offre un quadro alquanto esaustivo degli eventi in cui fu coinvolta la Divisione... Poi, come le ha consigliato Maurizio, una verifica all'elenco bibliografico disponibile nel sito U.N.I.R.R. le consentirà magari di reperire titoli specifici sul Gruppo Mondovì.

Cari saluti.


Patrizia

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Moderatori: Patrizia MarchesiniMaurizio Comunello

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