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Recensione I TOPI DELLA STEPPA
- alessandro gattamorta
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03/02/2022 19:07 - 05/02/2022 10:09 #1
da alessandro gattamorta
Recensione I TOPI DELLA STEPPA è stato creato da alessandro gattamorta
Apprendo solo ora..... e certamente per caso , di una recensione sul libro i TOPI DELLA STEPPA di Sirio Sintoni , dove viene definita la scrittura dello stesso per certi versi SACCENTE.... , orbene , di saccente in quel periodo storico c'è talmente tanto da riferire che essendo OVVIETA' non occorre nemmeno , ma che lo si possa decretare di una persona che ha vissuto sulla propria pelle la RITIRATA DEL DON ........Veda gentile Marchesini , per dare giudizi cosi importanti , serve avere grandi certezze.... che ne lei , ne io possiamo avere...... Buon lavoro in ogni caso , e grazie comunque del suo grande contributo.
Ultima Modifica 05/02/2022 10:09 da Maurizio Comunello.
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- Patrizia Marchesini
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06/02/2022 11:12 #2
da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Recensione I TOPI DELLA STEPPA
Buongiorno, Alessandro.
Mi spiace avere suscitato il suo disappunto con la mia recensione del libro di Sirio Sintoni.
Dopo avere letto tanto sulla Campagna di Russia, se c'è una cosa di cui sono certa è che riguardo a essa è molto difficile avere certezze (perdoni il gioco di parole), poiché vi è tantissimo che ancora non sappiamo e che, temo, non sapremo mai.
Proprio per questo, e credevo di averlo spiegato in maniera efficace all'inizio della recensione, avevo definito il volume un po'... saccente.
Il volume, non il reduce... è una sfumatura, ma a mio parere sono due cose diverse.
Ripeto, leggendo determinati passaggi si ha come la sensazione che Sirio avesse una piena consapevolezza di tutto quanto sarebbe poi accaduto al Fronte Russo e al nostro Paese.
E questo, per un ragazzo di ventun anni che si stava affacciando alla vita (militare e non), mi era parso non del tutto plausibile.
Anche tenendo presente che, all'epoca, si diventava grandi molto in fretta.
Purtroppo il libro mi era stato prestato e ora non ho la possibilità di consultarlo per citare alcuni dei passaggi cui ho accennato, ma una recensione non può non risentire delle sensazioni di chi ha deciso di scriverla.
Se lo desidera, è liberissimo di leggere il volume di Sirio Sintoni e di stilare una sua recensione.
Il sito U.N.I.R.R. - il cui lavoro di redazione non riesco più a portare avanti da due anni - sarebbe dovuto essere un alternarsi di voci... se, grazie al contributo di altre persone, lo diverrà da ora in avanti - nel rispetto di quanto storicamente assodato fino a oggi - ben venga.
Un saluto cordiale.
Patrizia
Mi spiace avere suscitato il suo disappunto con la mia recensione del libro di Sirio Sintoni.
Dopo avere letto tanto sulla Campagna di Russia, se c'è una cosa di cui sono certa è che riguardo a essa è molto difficile avere certezze (perdoni il gioco di parole), poiché vi è tantissimo che ancora non sappiamo e che, temo, non sapremo mai.
Proprio per questo, e credevo di averlo spiegato in maniera efficace all'inizio della recensione, avevo definito il volume un po'... saccente.
Il volume, non il reduce... è una sfumatura, ma a mio parere sono due cose diverse.
Ripeto, leggendo determinati passaggi si ha come la sensazione che Sirio avesse una piena consapevolezza di tutto quanto sarebbe poi accaduto al Fronte Russo e al nostro Paese.
E questo, per un ragazzo di ventun anni che si stava affacciando alla vita (militare e non), mi era parso non del tutto plausibile.
Anche tenendo presente che, all'epoca, si diventava grandi molto in fretta.
Purtroppo il libro mi era stato prestato e ora non ho la possibilità di consultarlo per citare alcuni dei passaggi cui ho accennato, ma una recensione non può non risentire delle sensazioni di chi ha deciso di scriverla.
Se lo desidera, è liberissimo di leggere il volume di Sirio Sintoni e di stilare una sua recensione.
Il sito U.N.I.R.R. - il cui lavoro di redazione non riesco più a portare avanti da due anni - sarebbe dovuto essere un alternarsi di voci... se, grazie al contributo di altre persone, lo diverrà da ora in avanti - nel rispetto di quanto storicamente assodato fino a oggi - ben venga.
Un saluto cordiale.
Patrizia
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