Salve, Marco.
Il libro cui lei fa riferimento -
La fame dei vinti - è di Luigi Venturini, non di Carlo Vicentini :-)
Vicentini, reduce tuttora vivente del Battaglione Monte Cervino, ha scritto a sua volta un bellissimo volume incentrato soprattutto sulla prigionia nei lager sovietici. Si intitola
Noi soli vivi, ed è reperibile con una certa facilità.
Il documento sulla prigionia a firma Vicentini che noi abbiamo inserito nella
Sezione Ricerche del sito U.N.I.R.R. è a sé stante, compare in altro sito (
www.campagnadirussia.info) e l'abbiamo pubblicato dopo avere chiesto il permesso all'amministratore del sito suddetto.
Se però lei intende riferirsi al volume
Rapporto sui prigionieri di guerra italiani in Russia, di Vicentini-Resta, mi informo se è possibile ordinarlo presso la Presidenza U.N.I.R.R..
In merito al 31 gennaio 1943, come forse saprà fu assegnato
d'ufficio dal Ministero della Difesa come data di scomparsa a moltissimi del Corpo d'Armata alpino che non fecero ritorno.
Coincide con il giorno in cui il Corpo d'Armata uscì dalla sacca e si iniziarono a conteggiare in modo ufficiale le perdite subite dai vari reparti.
Purtroppo è difficile, oggi, scoprire le esatte circostanze della morte del suo congiunto, a meno di una testimonianza specifica su suo zio, rilasciata da un commilitone sopravvissuto al ripiegamento o alla prigionia ed eventualmente conservata presso il Ministero della Difesa.
Lei non ha fornito nome e cognome completi. Nel data-base del sito U.N.I.R.R. risulta il caporal maggiore Carlo Pancani, classe 1921, nato a Cuneo, appartenente al 2° Reggimento alpini (Divisione Cuneense).
La Divisione subì molte perdite durante la ritirata, ma moltissimi furono catturati e morirono poi in prigionia.
Se volesse fare una ricerca ulteriore, la rimando alla
Guida per le ricerche di militari
a disposizione nel sito. Può rivolgersi a Onorcaduti, per sapere se vi siano aggiornamenti sulla sorte dello zio Carlo (ma presumo vi avrebbero avvertito); oppure può contattare i Memoriali Militari Russi, a Mosca (meglio utilizzare un account gmail).
Se Carlo fosse stato catturato e registrato prima del suo decesso in uno dei lager sovietici, potrebbe esistere un fascicolo di prigionia (o almeno una scheda) a suo nome, di cui è possibile chiedere copia.
Nel file-guida suddetto troverà info e riferimenti utili a mettersi in contatto con gli enti menzionati.
Con i migliori saluti.
Patrizia Marchesini