Da La fame dei vinti, Luigi Venturini, Paolo Gaspari Editore, Udine, 2003

 

La fame dei vinti copertinaIn queste condizioni si pensa solo al cibo, si sogna, si parla solo di questo, mentre tutta l’intelligenza e la furbizia sono impiegate per procurarselo.

Non sono possibili tra noi discorsi di alcun impegno al di fuori di ciò che lo riguarda. La nostra volontà è dominata dai crampi allo stomaco e basta una razione di pane per distruggere il nostro orgoglio e per infrangere ogni tentativo di ribellione.

È per questo che alcuni di noi si sono venduti per una gavetta di miglio, trasformandosi in diligenti delatori!

Credo che il sistema instaurato in questi campi sia uno dei più sofisticati per tenere a bada facilmente masse di uomini in cattività, poiché distrugge ogni personalità ed è adatto anche a ottenere dei consensi politici. [...]

 

Durante il mese di luglio continuo a lavorare di notte alla centrale elettrica. I miei colloqui con Piotr s’interrompono solo all’apparire di qualcuno; in quel momento egli finge di sgridarmi per il lavoro mal fatto ma, passata la presenza importuna, ritorna calmo riprendendo a parlare sorridendo.

Quest’anziano lavoratore è preoccupato che io non sappia mantenere il segreto delle sue confidenze. Infatti alcune volte, durante le rivelazioni più scottanti, non manca di ammonirmi: “Luigi, se tu parli io vado in Siberia, ma tu vieni con me!”

 

Non tutti i giorni Piotr è in vena di confidenze, ma a volte mi parla a lungo.

Un giorno di fine giugno mi racconta che i commissari politici eseguono frequenti controlli nelle case, per sequestrare illecite acquisizioni di vestiario o di suppellettili oltre la dotazione base; le idee politiche sono controllate persino dentro la famiglia.

Alcuni racconti incredibili riguardano le fotografie di Stalin pubblicate dai giornali. Quelli più diffusi in Russia sono la Pravda e l’Istvestia.

Bisogna però stare attenti che quel ritratto non finisca come carta da pacco, o a terra in una latrina: il responsabile prenderebbe subito la strada dei lager...

 

 


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