× Richieste di aiuto nelle ricerche

Ricerche su Umberto Panzieri (81° Reggimento Fanteria - Div. Torino)

24/05/2017 15:10 #1 da isabella
Ciao Patrizia,
sto aiutando mio marito ad avere notizie su suo nonno, e non sai con che amore stiamo facendo queste ricerche, leggere tutto ciò che riporta il sito (io non ho per fortuna parenti dispersi) mi ha fatto scoprire eventi, storie racconti, sentimenti e dolore di chi aspetta qualcuno che non torna più, e che prima ignoravo e non ero in grado di comprendere fino in fondo.. per questo davvero ringrazio chi come te in maniera instancabile si prodiga ogni giorno a dare qualche risposta, una piccola luce nel buio e che possa aiutare ad asciugare lacrime vecchie di 70 anni….
Ti scrivo per avere da te un parere ed alcune notizie da storica e studiosa, Maurizio ci ha già indirizzato per richiedere i vari certificati del nonno (matricolare, verbale di irreperibilità) e non abbiamo molte notizie se non che:
PANZIERI UMBERTO nato a Mondaino il 30/10/1911 e appartenente all’81 reggimento Torino div. Fanteria
Risulta disperso per eventi bellici in zona di operazioni di guerra dal 14/10/1942.
Ora stiamo cercando di visionare il fascicolo militare, e nel frattempo mi sorgono alcune domande…puoi aiutarmi?
- Maurizio mi raccontava che la data del 14/10 corrisponde alla data di un cambio del settore di competenza, se ho ben capito tra ansa di KRASNOGOROVKA e il Fiume Boguciar e Peseka…I soldati venivano “censiti” con una certa “regolarità”? Nel senso, potrebbe essere morto anche nelle battaglie di luglio agosto?
- Quando il certificato riporta “disperso per eventi bellici in zona di operazione” senza ulteriori informazioni immagino sia una dicitura “generica” giusto?
- Un conoscente dopo la guerra aveva riportato alla famiglia di Umberto di averlo incontrato, e che questo gli aveva riferito che stava poco bene e che voleva recarsi all’ospedale da campo…In questo caso, è possibile che da qualche parte ci siano prove che attestino il suo “passaggio” in ospedale?
- Trattandosi di ottobre 1942 la deportazione può essere esclusa?
- A Cargnacco sono riportati anche resti ritrovati in queste zone?
Grazie ancora e scusa le 1000 domande… se potrai aiutarci ad avere qualche chiarimento te ne saremmo immensamente grati..

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24/05/2017 16:58 - 24/05/2017 17:57 #2 da Patrizia Marchesini
Cara Isabella,

grazie per le tue parole... Purtroppo nella stra-grande maggioranza dei casi non sono in grado di fornire un grande aiuto, né di fare luce sulle circostanze della scomparsa di chi non fece ritorno alla propria casa e ai propri affetti.

Non sono una storica a tutti gli effetti (non sono laureata) e nemmeno una studiosa vera e propria... Sono solo una persona il cui nonno risulta tuttora disperso al Fronte Orientale.
Il desiderio di saperne il più possibile mi ha spinta a leggere tanto sull'argomento, in cerca di una traccia, di un dettaglio che potesse aiutarmi a comprendere cosa fosse accaduto a nonno Ezio.
Senza successo, devo dire.

Tali ricerche, però, mi hanno arricchita interiormente, e ho avuto il privilegio di incontrare alcuni reduci, nonché di ascoltarne la testimonianza, intensa e sofferta.
Con il passare del tempo, il mio coinvolgimento in ambito U.N.I.R.R. è divenuto sempre maggiore e per questo mi trovi qui, a dare risposte in questo forum... che tuttavia è aperto a tutti e che auspico possa divenire a poco a poco un coro fatto di tantissime voci.

Veniamo alle tue domande.

Non so con quanta regolarità i soldati venissero censiti nei vari reparti, né se vi fosse una regola valida per tutti i reparti indistintamente oppure se ognuno, in tal senso, decidesse per conto proprio.
Ma suppongo che, terminata la Prima Battaglia Difensiva del Don (20 agosto - 1° settembre 1942), vi fossero state occasioni di fare l'appello e, quindi, immagino che in fureria (a livello di Battaglione, prima ancora che a livello di Reggimento) vi fosse stata la possibilità di annotare in precedenza la scomparsa di Umberto, se riferibile al periodo luglio-agosto-primi di settembre.

Una ricerca specifica sui caduti dell'81° Reggimento Fanteria - effettuata grazie all'elenco caduti e dispersi disponibile in questo sito - mostra solo nove decessi nel mese di luglio 1942. Eccetto due dispersi, gli altri vennero sepolti regolarmente (e quindi si tratta di militari identificati) nei cimiteri campali predisposti dai nostri cappellani militari.

Poco più di cinquanta sono i decessi relativi al mese di agosto (anche in questo caso sono davvero pochissimi quelli classificati come dispersi... i più vennero inumati nei cimiteri.

Trentasei, se ho contato bene, i decessi relativi al mese di settembre. In questo caso, la percentuale di dispersi è un po' più alta.

Tutto questo può sembrare arido e impersonale, ma ci serve a capire che, nei mesi di luglio, agosto e settembre pare che le perdite fossero state registrate.

Cinquanta, sempre se ho contato bene, i decessi per il mese di ottobre, con una percentuale piuttosto alta di dispersi.
Per una ventina di essi, la data di dispersione indicata (scelta dal Ministero della Difesa o forse, prima ancora, dal Ministero della Guerra dell'epoca) è il 31 ottobre 1942.

Il 14 ottobre 1942 è riportato solo per Umberto.

La dicitura generica che la sua documentazione indica non ci dice molto... Forse fu coinvolto in un'azione di pattuglia (dall'autunno, esse divennero sempre più frequenti, da ambo le parti) e proprio a partire da tale azione si persero le sue tracce.

Considerando le suddette azioni di pattuglia, non possiamo assolutamente escludere la cattura e il successivo invio in un campo di prigionia; in tal caso, vorrebbe dire che Umberto morì prima che le autorità sovietiche avessero modo di registrarne il nominativo... o che il suo nominativo venne trascritto - causa le difficoltà connesse al trasporre in cirillico nome e cognome pronunciato in lingua italiana - in modo tale che il Ministero della Difesa (a partire dagli anni '90, quando il Governo russo fornì al nostro Governo elenchi di prigionieri, appunto in lingua russa) non sia mai riuscito a trovare una corrispondenza con il nominativo Panzieri Umberto.
Considera che in molti casi quegli elenchi non indicano dettagli fondamentali, tipo il luogo di nascita, o il patronimico, oppure il reparto, o ancora la data di cattura o di morte in un determinato campo.
Quindi negli elenchi vi sono nomi in cirillico che tradotti in italiano così come appaiono, sembrano riferirsi purtroppo a nostri militari inesistenti ed è impossibile abbinare certi nominativi a quelli di nostri militari ancora oggi ritenuti dispersi.
Non so se mi sono spiegata bene.

In merito all'eventuale ricovero in un Ospedale da Campo, esso dovrebbe comparire - in teoria - nel Foglio Matricolare.
Certo, questo presuppone che il dettaglio fosse stato comunicato e fosse giunto in Italia.
Possiamo supporre che ogni O.C. (Ospedale da Campo) stilasse propri elenchi di ricoverati e una sorta di diario storico (ogni reparto ne redigeva uno, di due mesi in due mesi), ma non so dirti cosa può essere rimasto di tale documentazione.
Se esistente credo si trovi presso l' Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito .

In merito ai resti (identificati e non) tumulati a Cargnacco, credo che la cosa migliore sia chiedere al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Io vi sono stata più volte, ma ammetto di non ricordare se vi siano lapidi che riportino nomi di località relative alla zona di schieramento della Divisione Torino (per il periodo autunno/inverno 1942).

Come vedi, non sono stata in grado di dirti granché.
Hai già dato uno sguardo all' elenco bibliografico disponibile nel sito?
Digitando un parametro di ricerca è possibile ottenere liste di pubblicazioni specifiche.
In questo caso, purtroppo, inserendo il parametro Torino vedrai che emergeranno sia i volumi relativi alla Divisione Torino, sia quelli stampati da una casa editrice con sede a Torino.

Inserendo solo 81°, a me risulta questo:





Mi fermo, non prima di chiederti - se tuo marito è d'accordo - una foto di Umberto, da inserire nella galleria-immagini del sito, dedicata ai caduti, ai dispersi e ai morti in prigionia.
(Se possibile, meglio un file .jpg in formato mezzobusto.)

Cari saluti.


Patrizia
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27/05/2017 18:22 #3 da isabella
carissima Patrizia,
innanzitutto permettimi di ringraziarti per il tempo che mi hai dedicato con i tuoi racconti e i tuoi chiarimenti... e credimi l'affetto che ti ha mosso in tutto questo tempo a dedicarti con passione a questi eventi traspare in maniera molto forte dalle tue parole..
Immagino che per la maggior parte delle persone tutto rimarrà fermo ad un grande punto interrogativo su quello che è successo ai loro cari, perchè so bene che a volte la vita ci insegna anche a convivere con questioni a cui non si saprà mai dare una risposta, ma sono comunque certa che Ezio, come Umberto e come tutte le migliaia di persone che da "lassù" hanno visto i loro cari cercarli disperatamente anche dopo decenni mossi da un amore inesauribile e senza tempo, sono comunque fieri e felicissimi di non essere stati dimenticati...e forse questa è la riconoscenza più grande e con più valore, al di là di ogni medaglia luccicante...
Detto questo...la chiacchierata con te è stata comunque "provvidenziale" perchè dopo il tuo invito a caricare sul sito la foto di Umberto oggi ci siamo recati a casa dei genitori di mio marito per fare una copia della foto e ci siamo imbattuti in alcune lettere consegnate a mio suocero pochi mesi fa da una parente, lettere che erano rivolte alla sorella di Umberto deceduta qualche anno fa.
Insomma..colpo di scena..l'ultima lettera è datata 16/11/1942.... più di un mese dopo la presunta morte riportata dal ministero....
Nella lettera Umberto racconta di essere sempre assieme ad un altro soldato, tale Bruscia (Silvio, come da vs archivio, compaesano di Umberto) che risulta disperso in data 30/11/1942 (1/12/1942 per il sito del ministero difesa).
Ho provato a fare una ricerca per data e reggimento e risultano almeno 13 i morti (Bruscia incrociando questa ricerca non risulta, ma credo sia un errore di database)
quindi mi chiedo....come mai la data 14/10/1942? era stato fatto un appello a cui Umberto non ha risposto?
Nella lettera del 16/11 Umberto scrive di essere stato cambiato di settore, ma di essere sempre sulla stessa linea...quindi si tratta solo di un'imprecisione dovuta al fatto che gli appelli ovviamente non potevano essere fatti con precisione strema?
Inoltre, su una busta delle lettere ( non so se l'ultima perchè c'è solo una busta senza data) compare scritto 81 reggimento fanteria, 3 battaglione, 9 divisione.... questo può dirci qualcosa?
Considerando che tutti i certificati militari di leva e irreperibilità in nostro possesso riportano la data del 14/10 credo che non andremo lontano con le ricerche... ma almeno sapere dove si trovasse il 16 novembre quando ha scritto quella lettera è senza dubbio l'informazione più certa che la famiglia di mio marito avrà avuto in 70 anni...
Attendiamo anche fiduciosi il fascicolo militare... sperando che magari..chissà...
tu che ne pensi?
ti abbraccio e grazie ancora per il tuo aiuto,
Isabella

PS caricheremo anche la foto di Umberto :) mio marito ha accettato con grande gioia

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28/05/2017 11:23 #4 da Marco
Gentile Isabella,
mi permetto di intervenire nella discussione solo per condividere con Lei una mia esperienza personale durante le ricerche sulla sorte di mio prozio Gino Tiburzi.
Leggendo l' articolo dedicato alla sua storia nella sezione Testimonianze del sito U.N.I.R.R., potrà rendersi conto che la sorte di mio prozio fu svelata, quando ormai avevamo quasi perso le speranze, grazie a un documento che non era nel suo fascicolo bensì in quello del suo compagno (nonchè cognato) Nicola Federici.
L'ufficio dell'Albo d'Oro, al quale spiegai chiaramente di non essere parente di Nicola, ritenne in quel caso di fornirmi ugualmente i documenti dello stesso Nicola.
Chissà che anche nel suo caso, magari citando la lettera in cui Umberto parla dell'amico Silvio Bruscia, non le mettano a disposizione i documenti di quest'ultimo?
Per arrendersi c'è sempre tempo...

Un caro saluto
Marco

P.S.
Mi associo al 100% ai suoi ringraziamenti alla sig. Marchesini e, in generale, a tutti gli amici dell'U.N.I.R.R. per il loro prezioso lavoro. Meritano tutto il nostro sostegno.
Ringraziano per il messaggio: Patrizia Marchesini

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29/05/2017 12:33 #5 da isabella
Ciao Marco,
ho appena letto la storia del tuo prozio Gino....wow!!!
abbiamo seguito il tuo consiglio, stamattina abbiamo inviato una mail a Onorcaduti....
speriamo bene!!!
hai ragione tu, ad arrendersi c'è sempre tempo.... :)
grazie ancora

isabella
Ringraziano per il messaggio: Marco

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29/05/2017 18:05 - 29/05/2017 20:59 #6 da Patrizia Marchesini
Cara Isabella,

pure io sono convinta del fatto che - nonostante non abbia mai scoperto cosa accadde a nonno Ezio - lui sia contento di sapere che penso a lui, e che lo penso (in certo qual modo) anche cercando di dare un piccolo supporto a quanti fanno ricerche su un proprio familiare.

Percorsi del genere, in ogni caso, arricchiscono sempre e - come è capitato a voi - possono riservare sorprese notevoli, come l'avere ritrovato le lettere di Umberto indirizzate alla sorella.

Per molti militari scomparsi al Fronte Russo, il Ministero della Difesa ha scelto date di dispersione un po'... così.
Non potendo fare altro, immagino.
Possiamo ipotizzare che - per Mindifesa - quel 14 ottobre sia l'ultima data ufficiale in cui il nonno di tuo marito risultava vivo con certezza. A me sembra strano che da, quel momento e sino al 19 dicembre 1942 (giorno in cui la Divisione Torino iniziò a ripiegare), non siano più stati fatti appelli.

Purtroppo qui la questione si fa molto vaga.
Tuttavia è evidente che alla data del 16 novembre era ancora presente in reparto, visto che scrisse quella lettera!
Il suggerimento di Marco è ottimo; mi auguro che presso l'Albo d'Oro siano comprensivi e che tu riesca a ottenere qualcosa (nonché a scoprire qualche dettaglio in più)...
Al tuo posto, tenterei anche di rintracciare i familiari di Silvio Bruscia, a questo punto: visto che era compaesano di Umberto, magari potrebbe a sua volta avere parlato dell'amico, in una lettera indirizzata a casa. Chissà.

Sempre a proposito di Silvio Bruscia, nel sito ho trovato diverse schermate di caduti e dispersi dell'81° Reggimento Fanteria, la cui data di decesso/scomparsa è il 30 novembre 1942. Parliamo di oltre un centinaio di nominativi (ammetto che dopo un certo numero di schermate ho desistito, con sgomento). Fra essi vi è anche Silvio. Allego uno screen-shot di parte della schermata in cui compare il suo nome.





Per arrivare a tale risultato, ho inserito - come parametro di ricerca - solo il reparto (digitando esattamente 81 RGT. FTR.).
Visualizzati, in questo modo, tutti i nominativi di tale reparto (che risultano nell'elenco caduti e dispersi disponibile in questo sito), ho cliccato in alto, sulla colonna contrassegnata con Data di decesso e ho ottenuto una lista dei caduti e dispersi di tale Reggimento in ordine cronologico (considerando, appunto, la data di dispersione o di morte accertata).
A quel punto, con pazienza, mi sono spostata avanti fino a trovare i fanti dell'81° che risultano caduti o dispersi dal 30 novembre.
Sono consapevole che il procedimento possa sembrare, a parole, un tantino complesso, ma in realtà è molto semplice.

L'avere scoperto - grazie al mittente riportato su una busta - che il nonno di tuo marito era nel III Battaglione dell'81° può aiutarci a contestualizzare gli eventi in cui potrebbe essere stato coinvolto. Vedrò se riesco a trovare qualcosa.
Unica perplessità: quel numero 9, abbinato a Divisione. Sono propensa a credere che il 9 indicasse il numero di Compagnia del III Battaglione. Anche perché la Torino era identificata, come Divisione, dal numero 52.

Un caro saluto e a risentirci.



Patrizia
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