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Cap. Magg. Torregiani Orlando - 38° Rgt. Fanteria

01/06/2017 07:26 - 02/06/2017 09:28 #7 da Rosa
Buongiorno,
Dopo un mese di attesa ho ricevuto da l onorcaduti i documenti che tanto aspettavo...mi hanno inviato il verbale di irreperibilità da cui ho appreso che faceva parte del I battaglione 4ª compagnia (con questa informazione magari riesco a trovare qualche vicenda raccontata in qualche libro se ho fortuna) dopodiché comunicazioni fatte negli anni 90 ad un mio familiare dopo aver trovato il suo nominativo tra gli elenchi che i sovietici avevano inviato al governo italiano. Qui il mio dubbio:

Nel documento contenente i 'dati relativi al deceduto o disperso in guerra' (di cui ti allego la foto) ho evidenziato i punti:

10. Luogo di detenzione 101 una scritta in corsivo che non riesco a decifrare - osp 3007. A cosa si riferisce 101? Leggendo alcuni libri con le testimonianze dei reduci posso dedurre che venivano trasferiti spesso, può essere che sia staito lì per gran parte del suo tempo? Sul campo 101 ho trovato due diverse località Kirov e Loyno (la più probabile poiché vicina all'ospedale 3007) ma non ho trovato testimonianze di nessuno dei due campi...forse erano lo stesso campo indicato una volta col nome della regione e un'altra col nome della località...Esisterà traccia di come e dove abbia trascorso la prigionia?

13. Luogo di sepoltura: Sempre scritto in corsivo ' Cimit. Osp. 3007 quadr. 23 tomb 24 e uno scarabocchio incomprensibile' forse una firma posta sul timbro sopra? Mah non capisco proprio come si possa scrivere certi documenti importanti così, bastava un po' di buona volontà e batterlo a macchina eravamo nel 93 qui....

In tutte le successive comunicazioni viene indicato che il luogo della tumulazione e sconosciuto. Anche nell'atto di morte. È stato precisato più volte sia nelle comunicazioni fatte al mio familiare tramite i carabinieri che nella risposta data a me dall onorcaduti che non è impossibile rimpatriare i resti mortali in Italia in quanto il luogo della sepoltura è sconosciuto e i sovietici hanno sepolto i nostri caduti in fosse comuni unitamente a quelli di altre nazionalità rendendo così impossibile l'identificazione.
Sono convinta che sia vero, soprattutto i primi tempi morivano a centinaia al giorno, parliamo di prigionieri invasori in un paese in cui vigeva un regime di dittatura e ci credo si che siano stati sepolti in fosse comuni senza nessuna accortezza...ma nel 46 quanti ne erano rimasti? A me il dubbio resta. Il luogo indicato si riferisce ad un punto preciso non una località a caso...
Ho richiesto all onorcaduti di ricevere copia o anche solo visionare i documenti originali inviati dai russi riguardanti il mio prozio, provvederò per conto mio alla traduzione.
Ho già scritto ai memoriali russi, ma attendo ancora risposta continuo a chiedermi perché non fosse stato rimpatriato con gli altri, perché fosse stato inviato in siberia, per punizione? Perché gli hanno voluto così male? Non so nulla riguardo la causa della morte.

Un altro punto che mi ha incuriosito riguarda il luogo di cattura (Millerovo), che si trova a circa 140 km di distanza dal settore che ricopriva la divisione Ravenna a cui apparteneva il mio prozio (nei pressi di Filonovo sulle sponde del Don) si può risalire agli eventi storici e gli spostamenti che riguardano il 38 reggimento fanteria "Ravenna" durante la ritirata o a causa degli eventi bellici o non esiste alcuna traccia di quei tragici eventi? Se qualcuno ha ricostruito gli spostamenti fatti può aiutarmi?
Allegati:

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01/06/2017 09:49 - 03/06/2017 13:33 #8 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Cap. Magg. Torregiani Orlando - 38° Rgt. Fanteria
Salve, Rosa.

Temo che oggi non mi sarà possibile, ma a breve cercherò di dare risposta alle tue domande.

Cari saluti.


Patrizia
Ringraziano per il messaggio: Rosa

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03/06/2017 15:36 - 30/10/2017 10:24 #9 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Cap. Magg. Torregiani Orlando - 38° Rgt. Fanteria
Buongiorno, Rosa.

Partiamo da letture riguardanti la Divisione Ravenna.
In primis, consiglierei il volume di Giulio De Giorgi --> Con la Divisione Ravenna - Tutte le sue vicende fino al rientro dalla Russia: 1939-1943.
Non lo possiedo, ma mi è stato riferito che è un buon libro per chi fa ricerche su tale Grande Unità.
Ho verificato su Maremagnum e sembra che - al momento - vi siano tre copie disponibili presso altrettante librerie.

Per altri titoli di pubblicazioni inerenti alla Ravenna e, nello specifico, al 38° Reggimento, puoi consultare l' elenco bibliografico disponibile in questo sito (digita Ravenna come parametro di ricerca).

Sul discorso-Millerovo e sugli itinerari di ripiegamento della Divisione, mi auguro davvero tu possa trovare qualcosa di utile, grazie a letture mirate.
Considera che aliquote della Ravenna finirono per unirsi al cosiddetto Blocco Nord delle Divisioni di Fanteria, ma gran parte di essa fece un percorso che in tempi abbastanza brevi la portò verso il fiume Donec e Vorošilovgrad (l'odierna Lugans'k); reparti della Ravenna e altre unità - anche tedesche - vennero poi destinati alla difesa dei ponti sul Donec, per rallentare l'avanzata avversaria).
Più che possibile, se guardi una cartina, che elementi della Ravenna fossero passati anche per Millerovo.
La città, dal 26 dicembre 1942, rimase sotto assedio... il cerchio sovietico fu temporaneamente rotto il 17 gennaio 1943 (se non sbaglio) e i sopravvissuti, subendo poi uno stillicidio di perdite ulteriori dopo essersi sganciati, si diressero anch'essi a Vorošilovgrad.
Per approfondire questo aspetto, puoi provare a procurarti qualche libro scritto da Vittorio Luoni (digita Luoni nell'elenco bibliografico suddetto e non considerare il suo volume sulla Divisione Pasubio che, ovvio, tratta di quest'ultima Grande Unità): Luoni era giovane ufficiale della Divisione Sforzesca... per circostanze su cui ora non mi dilungo, fu uno dei protagonisti dell'assedio di Millerovo.

In relazione a un possibile itinerario di ripiegamento di elementi della Divisione Ravenna, consiglio anche il volume scritto da Paolo Zanlucchi, La milizia del Duce muore sul Don , basato sui diari di due appartenenti al XLI Battaglione Armi Accompagnamento "Trento" (Gruppo Battaglioni CC.NN. Valle Scrivia); vi troverai anche accenni a Millerovo.

A proposito, invece, dei documenti inviati dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti e delle tue richieste...

Il numero 101, secondo un elenco in mio possesso, sembra fosse stato assegnato non solo a un campo di prigionia situato a Kirov (nella cui regione si trovavano i campi-ospedale n. 3007 e 3171) e a un campo con sede a Loyno (in cirillico --> Лойно), ma anche a un campo (designato dal numero 101/2) a Sozimskij (in cirillico --> Созимский).
Teniamo presente che le autorità sovietiche, all'epoca, aprirono e chiusero diversi campi e che lo stesso numero venne scelto per identificare in successione lager diversi, anche molto distanti fra loro.
In questo caso specifico, sia Loyno sia Sozimskij sono poco a nord di Rudničnyj; pertanto direi che il numero 101 ha grossa attinenza con il vissuto in prigionia di Orlando... Può essere che, in precedenza, vi fosse a Kirov un campo contrassegnato dal numero 101 e che in seguito - causa esigenze di manodopera nella regione - fossero stati aperti due campi nelle località suddette di Loyno e Sozimskij (chiudendo quello di Kirov? oppure nei due villaggi erano dislocati sotto-campi? Non sono in grado di riferirtelo).
Se vuoi localizzare con precisione i due paesi, ti basta fare copia-incolla della versione in cirillico dei due rispettivi nomi in Google Maps.


In base a ciò che è riportato nel documento spedito da Onorcaduti, possiamo ipotizzare che Orlando fosse finito al campo numero 101, nei dintorni di Rudničnyj (quando?) e che poi, per un qualche motivo legato alla sua salute, fosse stato trasferito al campo-ospedale di Fosforitnyj... dove, purtroppo, morì.

Leggo che hai richiesto copia del fascicolo di prigionia ai Memoriali Militari... pertanto aspetta con pazienza e, se passato un altro mese, tu non avessi ancora avuto risposta, prova a riscrivere; tieni presente che il Commissariato Generale non ha mai ricevuto copia di fascicoli o schede di prigionia... per quanto ne so, in Italia pervennero solo elenchi diversi e tabulati (in cirillico stampato, ma anche scritti a mano), con i nominativi dei prigionieri mescolati per nazionalità... non vi è distinzione neppure fra quelli deceduti e quelli che sopravvissero e vennero rimpatriati a conflitto finito.

Riguardo al dettaglio che specifica in quale riquadro e tomba venne inumato il caporal maggiore Torregiani, concordo sul fatto che lo scarabocchio sulla destra possa essere una firma relativa alla frase-timbro posta a fianco.
Ingrandendo la scansione, sono orientata in tal senso.

Sulle modalità di sepoltura, ne avevo parlato nella mia prima risposta: la prassi sovietica prevedeva la sistemazione dei prigionieri deceduti in fosse comuni, nudi, e senza nulla che potesse identificarli. Questa fu senza dubbio la regola nei primi mesi del 1943.
Negli anni successivi, quando la mortalità diminuì in modo sensibile, in alcuni campi e campi-ospedale vennero predisposte fosse multiple o anche fosse singole (in rari casi).
Siccome Orlando risulta deceduto nel 1946, il dubbio sul tipo di sepoltura in cui riposano i suoi resti è comprensibile.
Ma credo che solo i Memoriali Militari siano eventualmente in grado di fornirti info in proposito.

Sappiamo che per i campi-ospedale n. 3007 e 3171 era stata predisposta un'area cimiteriale (ricorda che ti avevo indicato un link per aprire la mappa relativa). Certo, né il Commissariato Generale né io siamo in grado di assicurarti che Orlando fosse stato sepolto proprio in tale area... ma a mio parere vi sono buone probabilità.

Buona domenica.


Patrizia

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20/07/2017 14:11 #10 da Rosa
Buongiorno,
Sta mattina ho finalmente ricevuto la risposta che tanto aspettavo dai memoriali russi...19 fogli...tra i quali un questionario di 40 domande per lo più di carattere personale/familiare firmato dal mio prozio, alcuni documenti che riguardano i suoi spostamenti in 3 diversi campi, quella che penso essere una cartella clinica e in fine l'atto di morte con luogo di sepoltura e numero della tomba. Il tutto scritto in cirillico corsivo...spero di trovare una persona di buon cuore che mi aiuti a decifrarli perché pur mettendomi di buona volontà sarà difficile per me riuscire a capirne il contenuto soprattutto per il corsivo trascritto a mano...colgo l'occasione per chiedervi se avete qualche contatto (sono disponibile anche a pagare).
So che è un argomento delicato ma volevo ugualmente chiedere un parere... avendo alla mano l'atto di morte con il luogo di sepoltura indicato, esiste la possibilità di chiedere all onorcaduti di rimpatriare i resti? Esiste un caso analogo al mio? La russia concede la possibilità recuperare i caduti?

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20/07/2017 15:39 - 25/09/2017 11:48 #11 da Patrizia Marchesini
Risposta da Patrizia Marchesini al topic Cap. Magg. Torregiani Orlando - 38° Rgt. Fanteria
Salve, Rosa.

Mi fa piacere che tu abbia ricevuto in tempi tutto sommato abbastanza brevi il fascicolo di prigionia di Orlando.

Il questionario è una delle cose spesso incluse nel fascicolo; tali domande venivano rivolte a tutti i prigionieri, durante la fase di registrazione da parte delle autorità sovietiche dell'epoca.

Purtroppo, siccome molti prigionieri rimasero in vita ben poco dopo essere stati registrati, tali questionari risultano spesso scarni e compilati solo in minima parte.
Il fascicolo di Orlando, poiché il suo decesso risale al 1946, dovrebbe presentarsi più esaustivo e completo.

Nella solita Guida per le ricerche (nella Sezione dedicata ai Memoriali Militari) troverai l'indirizzo e-mail del signor Marco Picone, che si era reso disponibile per tradurre in modo gratuito i documenti inviati dall'ente russo.
Non lo sento da molto, però... e non so dire se questo suo impegno volontario sia proseguito.
So che, per motivi di lavoro, avrebbe dovuto trascorrere un certo periodo all'estero... in tale circostanza sarebbe stato costretto a interrompere il servizio-traduzioni.
Cmq prova.

Altrimenti non conosco nessuno.
Se - per qualche motivo - riesci a metterti in contatto con una signora che fa la badante, potresti risolvere il problema in tempi brevi. Considera che, causa le vicende storiche dell'est Europa, anche una signora ucraina o bielorussa o moldava dovrebbe conoscere la lingua russa.

In merito all'esumazione e rimpatrio dei resti dei deceduti in prigionia, che io sappia non è mai capitato (e infatti la risposta dal Commissariato Generale è abbastanza chiara in proposito).
Noi ci siamo dette che, essendo Orlando morto nel 1946, vi era la possibilità che fosse stato inumato in una sepoltura singola.
Occorre capire, dai documenti dei Memoriali, se il numero di tomba corrisponde a una sepoltura singola o meno.

Quindi, in primis, bisogna che tu abbia la traduzione del fascicolo, in tutte le sue parti.
I Memoriali non hanno accennato a questo dettaglio?
Il rimpatrio - poiché esiste un accordo tra i Governi italiano e russo - non dovrebbe essere un problema.
Tuttavia credo che il Commissariato Generale si muova solo se vi sono grosse possibilità di identificare i resti... e questo - ovvio - non sarebbe possibile né in caso la sepoltura fosse avvenuta in una fossa comune, né in caso di sepoltura multipla, che prevedeva comunque un certo numero di corpi tutti insieme, sebbene in numero molto molto minore rispetto a quello di una fossa comune.

Certezze non so dartene, purtroppo.

Un caro saluto.


Patrizia

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