Buongiorno, Rosa.
Partiamo da letture riguardanti la Divisione Ravenna.
In primis, consiglierei il volume di Giulio De Giorgi -->
Con la Divisione Ravenna - Tutte le sue vicende fino al rientro dalla Russia: 1939-1943.
Non lo possiedo, ma mi è stato riferito che è un buon libro per chi fa ricerche su tale Grande Unità.
Ho verificato su
Maremagnum
e sembra che - al momento - vi siano tre copie disponibili presso altrettante librerie.
Per altri titoli di pubblicazioni inerenti alla Ravenna e, nello specifico, al 38° Reggimento, puoi consultare l'
elenco bibliografico
disponibile in questo sito (digita
Ravenna come parametro di ricerca).
Sul discorso-Millerovo e sugli itinerari di ripiegamento della Divisione, mi auguro davvero tu possa trovare qualcosa di utile, grazie a letture mirate.
Considera che aliquote della Ravenna finirono per unirsi al cosiddetto
Blocco Nord delle Divisioni di Fanteria, ma gran parte di essa fece un percorso che in tempi abbastanza brevi la portò verso il fiume Donec e Vorošilovgrad (l'odierna Lugans'k); reparti della Ravenna e altre unità - anche tedesche - vennero poi destinati alla difesa dei ponti sul Donec, per rallentare l'avanzata avversaria).
Più che possibile, se guardi una cartina, che elementi della Ravenna fossero passati anche per Millerovo.
La città, dal 26 dicembre 1942, rimase sotto assedio... il cerchio sovietico fu temporaneamente rotto il 17 gennaio 1943 (se non sbaglio) e i sopravvissuti, subendo poi uno stillicidio di perdite ulteriori dopo essersi sganciati, si diressero anch'essi a Vorošilovgrad.
Per approfondire questo aspetto, puoi provare a procurarti qualche libro scritto da Vittorio Luoni (digita
Luoni nell'elenco bibliografico suddetto e non considerare il suo volume sulla Divisione Pasubio che, ovvio, tratta di quest'ultima Grande Unità): Luoni era giovane ufficiale della Divisione Sforzesca... per circostanze su cui ora non mi dilungo, fu uno dei protagonisti dell'assedio di Millerovo.
In relazione a un possibile itinerario di ripiegamento di elementi della Divisione Ravenna, consiglio anche il volume scritto da Paolo Zanlucchi,
La milizia del Duce muore sul Don
, basato sui diari di due appartenenti al XLI Battaglione Armi Accompagnamento "Trento" (Gruppo Battaglioni CC.NN. Valle Scrivia); vi troverai anche accenni a Millerovo.
A proposito, invece, dei documenti inviati dal Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti e delle tue richieste...
Il numero 101, secondo un elenco in mio possesso, sembra fosse stato assegnato non solo a un campo di prigionia situato a Kirov (nella cui regione si trovavano i campi-ospedale n. 3007 e 3171) e a un campo con sede a Loyno (in cirillico --> Лойно), ma anche a un campo (designato dal numero 101/2) a Sozimskij (in cirillico --> Созимский).
Teniamo presente che le autorità sovietiche, all'epoca, aprirono e chiusero diversi campi e che lo stesso numero venne scelto per identificare in successione lager diversi, anche molto distanti fra loro.
In questo caso specifico, sia Loyno sia Sozimskij sono poco a nord di Rudničnyj; pertanto direi che il numero 101 ha grossa attinenza con il vissuto in prigionia di Orlando... Può essere che, in precedenza, vi fosse a Kirov un campo contrassegnato dal numero 101 e che in seguito - causa esigenze di manodopera nella regione - fossero stati aperti due campi nelle località suddette di Loyno e Sozimskij (chiudendo quello di Kirov? oppure nei due villaggi erano dislocati sotto-campi? Non sono in grado di riferirtelo).
Se vuoi localizzare con precisione i due paesi, ti basta fare copia-incolla della versione in cirillico dei due rispettivi nomi in Google Maps.
In base a ciò che è riportato nel documento spedito da Onorcaduti, possiamo ipotizzare che Orlando fosse finito al campo numero 101, nei dintorni di Rudničnyj (quando?) e che poi, per un qualche motivo legato alla sua salute, fosse stato trasferito al campo-ospedale di Fosforitnyj... dove, purtroppo, morì.
Leggo che hai richiesto copia del fascicolo di prigionia ai Memoriali Militari... pertanto aspetta con pazienza e, se passato un altro mese, tu non avessi ancora avuto risposta, prova a riscrivere; tieni presente che il Commissariato Generale non ha mai ricevuto copia di fascicoli o schede di prigionia... per quanto ne so, in Italia pervennero solo elenchi diversi e tabulati (in cirillico stampato, ma anche scritti a mano), con i nominativi dei prigionieri mescolati per nazionalità... non vi è distinzione neppure fra quelli deceduti e quelli che sopravvissero e vennero rimpatriati a conflitto finito.
Riguardo al dettaglio che specifica in quale riquadro e tomba venne inumato il caporal maggiore Torregiani, concordo sul fatto che lo scarabocchio sulla destra possa essere una firma relativa alla frase-timbro posta a fianco.
Ingrandendo la scansione, sono orientata in tal senso.
Sulle modalità di sepoltura, ne avevo parlato nella mia prima risposta: la prassi sovietica prevedeva la sistemazione dei prigionieri deceduti in fosse comuni, nudi, e senza nulla che potesse identificarli. Questa fu senza dubbio la regola nei primi mesi del 1943.
Negli anni successivi, quando la mortalità diminuì in modo sensibile, in alcuni campi e campi-ospedale vennero predisposte fosse multiple o anche fosse singole (in rari casi).
Siccome Orlando risulta deceduto nel 1946, il dubbio sul tipo di sepoltura in cui riposano i suoi resti è comprensibile.
Ma credo che solo i Memoriali Militari siano eventualmente in grado di fornirti info in proposito.
Sappiamo che per i campi-ospedale n. 3007 e 3171 era stata predisposta un'area cimiteriale (ricorda che ti avevo indicato un link per aprire la mappa relativa). Certo, né il Commissariato Generale né io siamo in grado di assicurarti che Orlando fosse stato sepolto proprio in tale area... ma a mio parere vi sono buone probabilità.
Buona domenica.
Patrizia