Buonasera, Rosa.
Partiamo dal Foglio Matricolare.
Con ogni probabilità, per quelli che furono gli eventi nel settore di fronte della Divisione Ravenna (che compì un primo arretramento proprio il 17 dicembre 1942), Orlando fu in un primo tempo dichiarato disperso a partire da quella data.
In seguito, anni e anni dopo - grazie ai tabulati in cirillico pervenuti negli anni '90 al nostro Governo e forniti dal Governo russo, e mediante traslitterazione dei nominativi presenti nei tabulati stessi - immagino sia stato possibile accertare la cattura del suo prozio, e il successivo decesso nel campo-ospedale n. 3007 di Fosforitnyj.
Colpisce la data di decesso, nel 1946... La maggior parte dei prigionieri di guerra italiani - caduti in mano sovietica - morì infatti nei primi mesi del 1943... ma è indubbio che qualcuno - purtroppo - continuò a morire anche in seguito.
Sono comprensibili dolore e amarezza per un destino così sfortunato... perdere la vita a conflitto finito da mesi, quando ormai tra i prigionieri sopravvissuti la truppa era stata rimpatriata, pare una beffa atroce.
Per saperne di più, contatti il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti (
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), cui può chiedere anche copia del Verbale di Irreperibilità.
In merito ai Memoriali Militari, a Mosca, certamente può scrivere (la rimando all'apposita sezione della
Guida per le ricerche
disponibile in questo sito), al fine di procurarsi copia della documentazione in loro possesso, relativa a Orlando.
La stazione di arrivo per i prigionieri destinati a Fosforitnyj era quella di Rudnik (o Rudničnyj); in quest'ultima località era situato un altro campo-ospedale, il n. 3171.
Ecco una cartina desunta da Google Maps:
All'ente russo potrà porre, con frasi semplici, i quesiti che ha indirizzato a questo forum; i suoi dubbi, infatti, sono legittimi: di solito i prigionieri di guerra venivano inumati in fosse comuni, privi di qualsiasi elemento che potesse consentirne non solo l'identificazione, ma anche la nazionalità di appartenenza.
Ma per un prigioniero deceduto nell'aprile 1946... chissà.
Finora - che io sappia - per i motivi sopra esposti il Commissariato Generale suddetto non ha effettuato esumazioni nelle aree cimiteriali (se identificate) dei vari campi di prigionia e campi-ospedale.
In merito a Fosforitnyj, segnalo una
mappa dell'epoca e alcune foto
(pubblicate in questo sito).
Le foto, come potrà vedere, sono state fornite dal signor Luciano Arduini, con cui sono in contatto da qualche tempo e che vorrebbe tanto andare a visitare quei luoghi.
Se lo desidera, posso inoltrarle - tramite un messaggio privato - l'indirizzo di posta elettronica del signor Arduini.
Cmq, per organizzare un eventuale viaggio può rivolgersi al sito
www.sulleormedellastoria.it.
Al signor Arduini ho fornito il link di un
e-book
che tratta anche dei campi-ospedale n. 3007-3171. Le pagine di interesse sono quelle dalla 209 alla 231.
Non conosco, purtroppo, la lingua russa (anche se conosco i caratteri in cirillico), pertanto non riesco a tradurre il testo (ma spero che lei possa trovare una persona in grado di farlo).
Avevo, inoltre, consigliato al signor Arduini di contattare l'Archivio di Kirov (in tale regione erano dislocati i due campi-ospedale suddetti) e, dalla Russia, gli hanno mandato diverso materiale (di cui mi auguro sia riuscito ad avere la traduzione).
Infine... dei campi-ospedale n. 3007-3171 si era già parlato, in questo forum.
Può cliccare
qui
.
Un'altra
discussione
su Fosforitnyj era stata iniziata proprio dal signor Arduini (anche se poi abbiamo avuto contatti ulteriori via mail); gliela segnalo, in quanto vi troverà alcune indicazioni bibliografiche che ritengo possano interessarle.
Rimango a disposizione...
Buona domenica, e un abbraccio.
Patrizia
P.S.
Se le fa piacere, mi mandi una foto del suo prozio, in modo che io possa pubblicarla nella galleria-immagini del sito U.N.I.R.R. dedicata ai caduti, ai dispersi e ai morti in prigionia.
Può inviare un file .jpg (meglio in formato mezzo-busto) all'indirizzo
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e la inserirò in tempi brevi.